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Cuba festeggia l’anniversario della

prima Legge di Riforma Agraria

 

 

17 maggio 2011 - Lianet Arias Sosa www.granma.cu

 

I cubani hanno festeggiato oggi, 17 maggio, il Giorno del Contadino, a 52 anni dalla prima Legge di Riforma Agraria, fatto che significò per questo paese un cambio totale nella struttura della proprietà delle terre.

 

Negli anni ‘50 le campagne dell’Isola erano concentrate in poche mani e la maggioranza di coloro che le coltivavano non era proprietaria, otteneva bassi salari, mancava di contratti di lavoro e viveva in condizioni miserabili.

 

Una delle prime misure del processo rivoluzionario iniziato nel gennaio del 1959, fu l’approvazione di quella legge, che eliminò il latifondo con la nazionalizzazione di tutte le proprietà di più di 402 ettari e consegnò le terre a decine di migliaia di contadini.

 

L’azione accentuò l’ostilità degli Stati Uniti verso Cuba, perchè le compagnie yankee erano grandi proprietarie in questo e in molti altri settori.

 

Dal trionfo della Rivoluzione, l’amministrazione nordamericana tracciò strategie per distruggerla, e offensive come l’aggressione mercenaria di Playa Girón, organizzata da Washington nell’aprile del 1961.

 

Il 17 maggio, l’Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori, organizzazione dei contadini cubani, ha compiuto mezzo secolo dalla sua fondazione e vive oggi tempi che esigono una maggior produttività ed efficienza.

 

Questo settore della società svolge un ruolo fondamentale nell’attuazione del modello economico cubano, partendo dagli accordi del VI Congresso del Partito Comunista che si è svolto dal 16 al 19 aprile ultimo.