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Cultura - filosofia

 

Hervé Fischer in conversazione

con i giovani cubani

 

7.12.2011 - www.granma.cu

 

Pochi minuti prima delle dieci di mattina, l’entrata del Centro d’Investigazione della Cultura cubana, Juan Marinalo, era zeppo di giovani che aspettavano l’inizio d’una conferenza del prestigioso filosofo Hervé Fischer, che si trova a L’Avana in questi giorni.

 

Il professore di Tecnologie Digitali e Belle Arti della canadese Università Concordia di Montreal, in Québec, ha fatto una pausa nel suo periplo per diversi spazi del Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano, per incontrare i giovani cubani e parlare con loro delle sfide attuali che impongono le conquiste tecnologiche.

 

“L’impatto dei media digitali sulla nostra società, le sfide, le virtù e le carenze”: con questo titolo Fisher ha iniziato una lunga conversazione nella quale ha fatto riflessioni sulla nuova era digitale in cui tocca vivere alla nuova generazione.

 

“Siamo in presenza di una crisi dei media tradizionali, che necessitano grandi tecno-strutture commerciali per potere esistere”, ha affermato il professore, mentre menzionava diversi esempi di giornalisti che hanno abbandonato i loro media abituali per creare spazi d’informazione alternativa on line.

 

Canadese d’origine francese, il professore ha sottolineato l’uso eccessivo della tecnologia cellulare. “Oggi il telefono cellulare si usa per vendere deodoranti e creme da barba, tutto attorno ad una marca, a un disegno, tutto attorno ad un mercato” ha detto.

 

Hervé Fischer ha ottenuto, tra i molti riconoscimenti, il Premio Leonardo Makepeace Tsao per il suo impegno in arte e scienza, MIT Press, degli Stati Uniti nel 1998, il Premio della Società degli scrittori canadesi nel 2003, e la Distinzione della Cultura cubana nel 2009.