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José Martí e la spiritualità

 

14.12.2011 - Raquel Marrero Yanes www.granma.cu

 

Si sta svolgendo nella capitale il Seminario “José Martí e la spiritualità”, nel Centro di Studi Martiani (CEM), che ha l’obiettivo di scambiare da differenti posizioni cosmo-visive sulla spiritualità in José Martí e rende omaggio a Cintio Vitier, ispiratore di questi incontri.

 

Fina García (la sua vedova), nota studiosa di Martí, ha ricordato con sagge parole il ruolo che assume la chiesa nel reclamo di giustizia per i Cinque.

 

È risultato opportuno il messaggio inviato dal dottor Armando Hart Dávalos, direttore dell’Ufficio del Programma Martiano e membro del Comitato Centrale del Partito, nel quale ratifica quanto segnalato nella Relazione Centrale al Sesto Congresso del Partito: "Continuare eliminando qualsiasi pregiudizio che impedisca di fraternizzare nella virtù e nella difesa della nostra Rivoluzione, tutte e tutti i cubani, credenti o meno...".

 

Durante l’incontro i partecipanti hanno coinciso sul fatto che Cuba è stata benedetta con l’avere un Martí e che oggi come mai siamo chiamati all’unità e alla ricerca del miglioramento umano, e all’utilità della virtù.

 

Alla giornata inaugurale presieduta dalla dottoressa Ana Sánchez Collazo, direttrice del CEM, hanno partecipato Isidro Gómez Santos e Enit Arleen, funzionari del Comitato Centrale del Partito e del Consiglio di Stato, rispettivamente, con investigatori, dirigenti di organizzazioni e rappresentanti di gruppi religiosi del paese.