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Cultura

 

Il Museo nazionale della

Rotta dello Schiavo

 

10.02.11 - B.Vasallo www.granma.cu

 

Il Museo Nazionale della Rotta dello Schiavo, nella città di Matanzas, estende programmi di carattere socio-culturale verso la comunità,  indirizzandoli ai bambini e convocandoli allo studio della storia e delle radici.

 

Diana González Alonso, sociologa e specialista dell’installazione, ha spiegato alla AIN che il progetto consiste nel avvicinare gli studenti delle elementari e delle medie alla conoscenza del  fenomeno della schiavitù, sottolineando la disumanità della tratta negriera nel continente.

 

Tecnici ed esperti dell’antico  Castello di San Severino, luogo della fondazione della città dei fiumi e dei ponti, organizzano visite a centri docenti e di scambio, e con professori e alunni programmano visite nell’istituzione culturale, convocano a concorsi e incentivano l’interesse per la storia locali.

 

I bambini tra 4 e 11 anni  partecipano ad una giornata settimanale dedicata al riscatto dei giochi tradizionali, che includono gli indovinelli, la narrazione orale, i giochi da tavolo ed altro, che sono passati di generazione in generazione nel tempo, ha commentato Diana González Alonso.

 

Nel Museo suscitano interesse la sala d’archeologia, che mostra oggetti trovati nei fossi  e nelle latrine dell’antica fortezza, che fu anche la residenza del governatore della città di  San Carlos e San Severino di Matanzas.

 

La costruzione del Castello  fu eseguita dagli schiavi e nella sala dedicata a quella tappa, appaiono fotocopie di documenti che testimoniano gli sbarchi negrieri nel porto vicino alla fortezza, praticando il contrabbando di schiavi prigionieri, portati dall’Africa.