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USA: circa 12000

omicidi nel 2010

 

23 giugno 2011 - Randy Saborit Mora  www.granma.cu

 

Obama non ha cambiato niente per negri e latinoamericani

 

23.06 - L’ attore statunitense Danny Glover ha affermato a L’Avana che ‘l’arrivo al potere di Barack Obama non ha cambiato l’emarginazione che soffrono e negri e i latino-americani negli Stati Uniti, aggravata dalla crisi.

Il fatto d’avere un presidente negro non ha portato vantaggi di sorta agli afro-americani e sicuramente quelli dei negri e dei latini sono i settori della popolazione che soffrono con maggior rigore l’impatto della crisi, ha dichiarato il noto attore intervistato dal quotidiano Granma.

Si dice che stiamo superando i peggiori momenti e le statistiche parlano della fine della  recessione e dell’inizio del recupero, ma queste statistiche non giungono sino ai negri e ai latini, sempre più impoveriti...” ha sottolineato.

L’attore nero, di 64 anni, ha stimato che il problema sta nello stesso sistema, che è disegnato su basi distruttive non solo negli Stati Uniti, ma in buona parte del pianeta.

“Viviamo nel mezzo di una distruzione materiale che confonde il consumo con il benessere, l’accumulo delle risorse con il successo, senza pensare al danno che ci facciamo. Dobbiamo prendere coscienza di questo, perchè se continuiamo a credere che il sistema si aggiusta da solo e risolve questi problemi, ci stiamo ingannando e stiamo cadendo in una trappola.

Glover, rivelato dal film Il color porpora (1985) di Steven Spielberg, e celebre per suo duo con Mel Gibson in Arma letale (1987), ha visitato l’Isola come Ambasciatore di Buona Volontà UNICEF per partecipare al seminario “Cuba e i popoli afro-discendenti d’America”.

Circa 12000 persone sono state uccise nel 2010 negli Stati Uniti, paese che autorizza il possesso di armi da fuoco, ha denunciato alcuni giorni fa il quotidiano della California, La Opinión.

 

Durante il primo semestre dell’anno scorso , 373 individui sono stati uccisi nella contea di Los Angeles e 464 a New York nello stesso periodo.

 

Su 72 massacri avvenuti nel mondo tra il 1966 e il 2088, 52 sono avvenuti negli Stati Uniti, ha informato ancora il giornale La Opinión ha ricordato che l’8 gennaio di quest’anno, Jared Lee Loughner ha ammazzato a Tucson, in Arizona, sei persone e ne ha ferito gravemente altre 14 durante un comizio della congressista Gabrielle Giffords, anche lei ferita gravemente alla testa.

 

Nel 2011 il numero degli assassinati a New Orleans (Louisiana) ha raggiunto il 60, quasi la metà del totale dei morti ammazzati nella contea di Los Ángeles, (California) nello stesso periodo con una popolazione 10 volte maggiore.

 

New Orleans ha il tasso di assassinii più alto con armi da fuoco di tutto il paese.

 

“La violenza nelle strade di New Orleans è divenuta incredibile e inaccettabile”, ha ammesso il sindaco della città, Mitch Landrieu, durante una conferenza stampa molto recente.

 

Amy Rivera, immigrante honduregna residente a New Orleans, ha detto che la stessa polizia ammette che “visto come stanno le cose, è meglio avere un’arma, e nessuno potrà dire niente, perchè spareranno per difesa personale!”

 

L’ondata di piombo e di fuoco non è però esclusiva di questa città: l’anno scorso più di 70 crimini di massa sono avvenuti in questo stesso paese, ha terminato La Opinión.