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Sempre più poveri negli USA

13 gennaio 2011 - www.granma.cu

Il numero dei poveri negli Stati Uniti è superiore di vari milioni di quanto si pensava, già che una persona su sei con più di 65 anni vive in povertà per via del costo dei medicinali e di altre voci, dicono le cifre preliminari di un censimento, recentemente diffuse.

 

I crediti, i sussidi alimentari e altri programmi ufficiali hanno aiutato a far sì che il tasso di povertà non sia aumentato durante la recessione del 2009, nel primo anno di presidenza di Barack Obama.

 

Una nuova formula di censimento dice che la povertà totale nel 2009 era del 15,7%, equivalente a 47,8 milioni di persone. Il tasso ufficiale diffuso dall’Ufficio del Censimento nel settembre, era del 14,3%, ossia 43,6 milioni.

 

La formula non indica che gli statunitensi con più di  65 anni in tutti i gruppi demografici hanno  sperimentato un maggior aumento nella povertà, che è raddoppiata al 16,1%.

 

La povertà è aumentata anche tra gli adulti  in età lavorativa tra 18 e 64 anni, come tra i bianchi e gli ispanici. I bambini, i negri e le coppie non sposate mostrano meno probabilità di povertà, dice la nuova misura.

 

I nuovi calcoli alle variazioni geografiche del costo della vita, nelle regioni ovest e nordovest mostrano una maggior percentuale di poveri, quasi uno su cinque nell’ovest.

 

Il nuovo censimento non rimpiazza il tasso ufficiale di povertà, ma sarà pubblicato assieme alla cifra addizionale, come complemento, per  far sì che gli organismi federali e statali elaborino politiche contro la povertà. 

 

Gli economisti da molto tempo criticano le misurazioni ufficiali, perchè includono solo le entrate prima del pagamento delle imposte e non considerano le spese mediche, di trasporto e di lavoro.