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Cuba ha denunciato i tentativi di

manipolazione del tema dei diritti umani

1 novembre 2011 - www.granma.cu

Cuba ha denunciato nelle Nazioni Unite le pretese di alcuni governi di trasformarsi nei giudici di tutto il mondo, globalizzando un modello unico d’organizzazione sociale.

 

I principi di universalità, obiettività, imparzialità, senza selezioni nella messa a fuoco dei diritti umani sono assenti dei loro discorsi e dalla pratica stessa di alcuni paesi sviluppati.

 

Parlando nella Terza Commissione dell’Assemblea Generale, il rappresentante permanente di Cuba presso la ONU, Pedro Núñez Mosquera, ha richiamato ad affrontare i problemi urgenti che ha davanti a sè l’umanità, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

 

“Un futuro di pace, sviluppo e piena realizzazione di tutti i diritti umani per tutti, si potrà costruire solo attraverso la cooperazione, la solidarietà e il rispetto mutuo".

 

Il diplomatico cubano ha criticato con forza le politiche che impediscono la cooperazione efficace e il dialogo sincero sugli ostacoli che limitano l’esercizio di tutti i diritti umani.

 

“Alcuni governi continuano a pretendere di trasformarsi nei giudici di tutto il mondo e a globalizzare un modello unico di organizzazione sociale”, ha insistito.

 

Inoltre ha detto che alcune capitali del nord opulento e borioso, continuano a vedere il sud con arroganza e superbia ed ha domandato di rispettare e difendere il diritto alla libera determinazione dei popoli come fondamenta delle nostre azioni.

 

Poi ha sottolineato il valore della diversità delle culture, delle religioni, dei sistemi politici, economici e sociali, ed ha avvertito che qualsiasi tentativo di soggiogare questo patrimonio imponendo modelli dei centri del potere del nord, costituisce una grave violazione dell’ essenza stessa dei diritti umani.

 

“Va respinta la selezione praticata da questi paesi nella materia e vanno denunciate tutte le violazioni che vengono commesse in queste nazioni e nei territori sotto la loro giurisdizione. La libertà e la democrazia non sono patrimonio esclusivo degli Stati sviluppati, ai quali nessuno ha assegnato le facoltà di giudicare e di determinare il destino politico e sociale del resto dei paesi”, ha sottolineato ancora l’ambasciatore cubano, invitando ad un vero dialogo tra le distinte civiltà, sulla giustizia sociale, l’equità e la solidarietà internazionale, proteggendo e promuovendo i diritti umani e il pieno rispetto dei propositi e dei principi della Carta della ONU, di fronte al tentativo di eliminarli, riscriverli o interpretarli per legittimare un ordine unipolare e interessi egemonici di alcune potenze.

 

“Cuba continuerà la sua ferma lotta contro la manipolazione e a favore della cooperazione internazionale in materia di diritti umani”, ha concluso.