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Cuba reitera il suo impegno
contro il terrorismo

17 novembre 2011 - www.granma.cu

Pedro Núñez Mosquera, rappresentante permanente di Cuba presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), ha reiterato, martedì 15, nel Consiglio di Sicurezza, l’impegno dell’Isola nella lotta contro il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni.

 

Il rappresentante cubano ha condannato le azioni, i metodi e le pratiche di questa natura, al di sopra delle motivazioni, ed in particolare del terrorismo di Stato, come una delle varianti più orrende di queste azioni.

 

Il diplomatico di Cuba ha insistito che le misure per eliminare il terrorismo internazionale si devono basare nello stretto rispetto della Carta delle Nazioni Unite e i principi del Diritto Internazionale.

 

Durante la sessione del Consiglio di Sicurezza della ONU, il rappresentante permanente di Cuba presso l’organizzazione ha sostenuto la posizione del Movimento dei Paesi Non Allineati contraria alla confezione unilaterale delle liste che accusano gli Stati di un presunto appoggio al terrorismo.

 

Ginevra: Cuba reitera la sua

energica condanna al terrorismo

13 settembre 2011 - www.granma.cu

Cuba ha reiterato la sua energica condanna al terrorismo in tutte le sue forme ed ha reso omaggio alle vittime di questo flagello, ricordando le migliaia di cubani assassinati o resi invalidi per quelle azioni criminali.

 

L'ambasciatore cubano presso la ONU, a Ginevra, Rodolfo Reyes, intervenendo nel dibattito generale con la Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navy Pillay, ha anche reclamato la liberazione dei Cinque, sottolineando il caso di Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e René González, i Cinque antiterroristi cubani detenuti ingiustamente nelle prigioni degli Stati Uniti da 13 anni.

 

Il diplomatico inoltre ha anche ricordato la crisi alimentare che si soffre nel Corno dell'Africa e “l'aggressività militarista delle potenze che manifestano pretese imperiali”, come i più gravi problemi dell'attualità.

 

“Ci sono potenze che dilapidano enormi risorse per le loro guerre di conquista, e non si mobilitano nemmeno minime risorse per combattere il flagello della fame”, ha dichiarato.

 

Reyes ha denunciato anche il fatto che gli Stati Uniti e la NATO invece di costruire infinte armi potrebbero occuparsi della distribuzione solidale di alimenti, per salvare la vita di centinaia di migliaia, forse milioni di esseri umani ed ha esortato l’Alta Commissaria a rivelare la statistica sulla quantità di migliaia di persone assassinate dai bombardamenti e nelle operazioni degli Stati Uniti e dell'Alleanza Atlantica in Libia, Afghanistan e in Iraq.

 

L'ambasciatore cubano ha sottolineato anche che la fame, la povertà, la mancanza di equità e l'ingiustizia, hanno fondamenta strutturali locali ma che esiste una causa comune: l'ingiusta ed insostenibile governabilità mondiale che è stata imposta dall’impero e dai suoi alleati.

 

“Cuba, con molti altri governi di vari paesi del mondo, lavora per lo stabilimento di un ordine internazionale democratico ed equo”, ha concluso.