HOME GUANTANAMO

IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

GUANTANAMO

Protestano i  prigionieri per la permanenza
della prigione

 

31 gennaio 2011 - www.granma.cu (AFP)

 

“I detenuti di  Guantánamo realizzano proteste pacifiche quotidiane contro  l’esistenza della prigione, che continua a funzionare  nonostante l’impegno del presidente statunitense Barack Obama di chiudere questa prigione”, ha detto un avvocato di un centro per i diritti costituzionali.

 

“Le proteste si realizzano da tempo”, ha annunciato l’avvocato Ramzi Kassem, che è stato informato da un cliente recluso a Guantánamo.

 

L’informazione di Kassem, un giurista del Centro per i Diritti Costituzionali (CCR, in inglese), non è stata confermata all’agenzia dalle autorità della prigione.

 

“La maggioranza dei prigionieri che restano nei campi  5 e 6 di Guantánamo, si è unita per  protestare pacificamente per la loro reclusione  indefinita con sit-in e cartelloni ” ha detto al CCR in un comunicato.

 

“I prigionieri rifiutano di ritornare  nelle celle di notte e hanno dormito nel cortile di ricreazione e nelle aree comuni” ha affermato dal centro  il recluso che ha informato.

 

Said Abdulhaddi, che è prigioniero da nove anni nella prigione situata in una base navale degli USA,  che occupa illegalmente il territorio di Cuba.

 

“Speriamo che le guardie, gli ufficiali militari e le delegazioni dei visitatori della Croce Rossa, congressisti e giornalisti, ascoltino il nostro richiamo di libertà”, avrebbe detto Abdulhaddi a Kassem.

 

Secondo l’avvocato i cartelli dicono: Dove sono le corti?Che succede con i nostri diritti? Dov’è la democrazia? 

 

“Le opere di costruzione che si realizzano qui, danno l’impressione che ci resteremo per sempre”  avrebbe detto un altro prigioniero.

 

La prigione di Guantánamo è stata aperta l’11 gennaio del 2002, per alloggiare i detenuti sospettati nella guerra contro il terrorismo degli, USA sferrata dopo gli attentati dell’11 settembre del 2001.

 

Attualmente 173 uomini sono detenuti nelle installazioni ed anche se Obama ha promesso di chiudere la prigione, Washington ha incontrato una serie di ostacoli e la data per la chiusura è stata definitivamente rimandata.