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Cuba deplora l’ingerenza

degli Stati Uniti in Egitto

 

3 febbraio 2011 - www.granma.cu

 

Il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez, ha condannato l’ingerenza che realizza Washington nel conflitto sociale e politico che vive l’Egitto, secondo il suo criterio, ed ha chiesto che la soluzione sia “pacifica e sovrana”.

 

In una conferenza stampa tenuta a La Paz dove ha iniziato una visita ufficiale di due giorni, Bruno Rodríguez ha espresso “ una profonda ammirazione per il popolo egiziano”  con il desiderio che i risultati delle proteste “si aggiustino agli interessi di questo popolo e della nazione egiziana”.

 

“Respingiamo però ogni forma d’ingerenza straniera in questo processo, come quella che realizza oggi  il governo degli Stati Uniti d’America”, ha sostenuto.

 

Il suo omologo boliviano, David Choquehuanca, a sua volta ha mostrato preoccupazione per la situazione in Egitto ed ha sostenuto la posizione di Cuba su questo conflitto.

 

“Respingiamo ogni genere d’ingerenza in Egitto e vogliamo sollecitare che s’incontri una soluzione attraverso il dialogo e chiediamo che si ascolti il popolo, che si faccia quello che chiede il popolo, in maniera sovrana”, ha sottolineato.

 

Una persona è morta e 403 sono state ferite nei disturbi avvenuti  nella centrale Piazza  Tahrir a El Cairo, nella continuazione delle proteste che dal 25 gennaio reclamano  le dimissioni del presidente del paese, Hosni Mubarak.