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Il traduttore si scusa per gli errori

 

La Terza Riunione generale del

 

Comitato Centrale del Partito

 

23 dicembre 2011 - Lázaro Barredo Medina - Yaima Puig Meneses  www.granma.cu

 

La terza riunione generale del Comitato Centrale del Partito si è svolta nel pomeriggio di mercoledì 21, con la presidenza del suo Primo Segretario, il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz.

 

Foto: Estudios RevoluciónCommentando l’agenda del lavoro da analizzare nel Plenum, il compagno Raúl ha parlato ai membri del Comitato Centrale della necessità d’affrontare con fermezza le negligenze e le irresponsabilità che danneggiano l’economia nazionale, come conseguenza della passività con cui agiscono alcuni dirigenti e la mancanza di funzionamento integrale di non poche organizzazioni del Partito.

 

Inoltre ha sottolineato che non si possono ammettere debolezze che propiziano il lavoro di delinquenti e corrotti, che se ne approfittano.

 

“Si deve passare dalle parole ai fatti”, ha detto, e ha dato l’esempio che provocano le irregolarità nelle entrate e nei pagamenti come cause sfruttate da coloro che, con doppia morale e simulazione, attentano alle spalle delle necessità del popolo.

 

La battaglia contro il delitto e la corruzione non ammette più di stare a guardare, ha reiterato.

 

José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale, ha offerto un dettagliato aggiornamento sui preparativi della Prima Conferenza Nazionale del Partito.

Ha segnalato che la discussione è avvenuta in circa 65.000 riunioni dei nuclei del Partito e dei Comitati di Base dell’Unione dei Giovani Comunisti, sul progetto del documento base della Conferenza, sul quale la militanza ha emesso più di un milione d’opinioni che risultano nelle modifiche di 78 dei 96 obiettivi e nell’incorporazione di altri cinque.

 

In una valutazione generale, Machado Ventura ha sottolineato che questo processo ha contribuito a dimostrare la nostra forza e vulnerabilità, ma ha anche riflesso la disciplina e l’unità nel seno del Partito, in coincidenza della necessità di cambiare metodi e stile di lavoro, oltre ad elevare il rigore e l’esigenza in tutti gli ambiti della nostra società.

 

Durante il Plenum, è stato presentato un rapporto della Commissione Permanente d’ Implementazione e Sviluppo sui passi iniziali avvenuti nel compimento delle Linee approvate nel VI Congresso del Partito.

 

Molto preciso sul tema, il Secondo Segretario del Comitato Centrale, ha fatto una spiegazione del lavoro del Partito per l’attenzione e la continuità di questi compiti, e inoltre ha rinforzato il concetto che: “La battaglia dell’economia si vince o si perde nei centri di lavoro, perchè l’essenziale è provare sul terreno tutte le misure che stanno adottando la direzione del Partito e del Governo”.

 

Per il compimento degli accordi del VI Congresso, il Terzo plenum ha analizzato prioritariamente i temi essenziali dell’economia.

 

Una speciale attenzione è stata dedicata alla proposta degli indici fondamentali del Piano e del Bilancio dello Stato per il 2012, che sarà proposto ai deputati durante l’VIII Periodo ordinario di Sessioni dell’Assemblea Nazionale.

 

Successivamente, analizzando alcuni fatti di corruzione che hanno implicato funzionari di istituzioni e imprese statali, come conseguenza della mancanza di controllo delle organizzazioni del Partito e dell’Amministrazione, Raúl ha ricordato l’impostazione di Fidel, nel suo discorso del 17 novembre del 2005 nell’Aula Magna dell’Università de L’Avana su come questi fenomeni possono portarci all’autodistruzione della Rivoluzione, e per questo ha reiterato che la corruzione oggi è equivalente alla controrivoluzione.

 

Durante la riunione alla quale hanno partecipato come invitati i membri dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha affermato che: “Dal Governo Centrale dobbiamo essere implacabili contro questi fenomeni, nella cornice della legge. Non si può stare con le braccia incrociate! Non si deve tralasciare la minima irregolarità, si devono esigere ed adottare le misure corrispondenti e il Partito, senza sostituire l’amministrazione, deve disimpegnare un ruolo più protagonista in questa battaglia di controllo e fiscalizzazione.

Ogni militante è chiamato ad avvisare sui problemi nello spazio in cui si svolge la sua vita, e a combattere tutte le manifestazioni che propiziano le violazioni della legalità.

 

Raúl ha detto: “Il compito è pensare e ritornare a pensare cosa possiamo fare in ogni luogo per evitarle ed agire”, ha concluso.