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Dichiarazione del MINREX sulle sanzioni

imposte dagli USA alla compagnia Petróleos

de Venezuela S.A.

 

28.05.11 - www.granma.cu

 

Il Governo e il Popolo cubani esprimono un’energica condanna contro questa aggressione al popolo venezuelano, alla Rivoluzione Bolivariana, e alla PDVSA bolivariana.

 

Il governo di Cuba, tutto il nostro popolo, č solidale con il Presidente Hugo Chávez Frías e con il popolo venezuelano, e appoggia in maniera totale la risoluzione dell’Assemblea Nazionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela su questo tema.

 

Condividiamo la dichiarazione del Comandante Chávez, che le grandi riserve del Venezuela non sono solo di petrolio, ma si trovano nel suo popolo: riserve politiche, riserve morali, riserve bolivariane.

 

Gli Stati Uniti violano il Diritto Internazionale, e applicano leggi unilaterali in maniera extraterritoriale.

 

Questa aggressione va denunciata e ci si deve chiedere se gli Stati Uniti stanno iniziando una nuova scalata contro la Rivoluzione Bolivariana. Il tema essenziale non č l’aspetto economico delle misure applicate contro la PDVSA, ma il rischio che questo significa una decisione degli Stati Uniti di provocare nuovi conflitti nella regione, nuovi tentativi per dividere l’America Latina e i Caraibi, in un momento culminante per la sua unitŕ e la sua indipendenza.

 

Quando si aggredisce il Venezuela, si aggredisce Cuba. Il Comandante Chávez, il Popolo venezuelano, potranno contare con la nostra completa solidarietŕ, con tutto il nostro sostegno. Agiremo negli organismi internazionali, e lavoreremo uniti, perchč si ristabilisca il Diritto Internazionale, per impedire che gli Stati Uniti violino in questo modo le leggi internazionali e aggrediscano i nostri popoli.

 

Cuba condivide totalmente la dichiarazione dell’ALBA su questo tema, ed č pronta per attuare nei fori e negli incontri internazionali, con un’energica denuncia e nell’adozione di misure internazionali contro questa nuova e brutale aggressione contro il Venezuela e contro Nuestra América.

 

L’Avana. 28 maggio del 2011