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Approvata la Dichiarazione dell’

Incontro di Solidarietà con Cuba

 

10 ottobre '11 - Jacinto Granda de Laserna  www.granma.cu

 

La Dichiarazione del VI Incontro Continentale di Solidarietà con Cuba è stata approvata durante la sua chiusura nella capitale messicana.

 

Il documento, che presenta 16 punti relativi ai principi della solidarietà con l’Isola, è stato approvato dai delegati dei 25 paesi partecipanti.

 

Durante la sessione di chiusura della riunione sono stati ratificati anche gli accordi delle quattro commissioni di lavoro che si sono riunite sabato 8, incamminati a rinforzare i lavori delle Associazioni di questo movimento.

 

Le parole della presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia con i popoli, Kenia Serrano, e dell’ambasciatore di Cuba in Messico, Manuel Aguilera, hanno concluso la riunione.

 

Alla giornata finale hanno partecipato Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento cubano; invitati speciali e Jesús Escamilla, della direzione del Movimento Messicano di Solidarietà con Cuba.

 

Tra i punti della Dichiarazione c’è la riaffermazione dell’assoluta solidarietà con Cuba la condanna del blocco statunitense contro l’Isola e la denuncia della politica d’ingerenza che mantiene la nuova Amministrazione nordamericana.

 

Liberato il combattente antiterrorista cubano René González

Si aggiunge di perseverare nel reclamo dell’immediata libertà dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti e condanna la decisione che obbliga uno di loro, René González, a rimanere a Miami per tre anni anche se ha scontato tutta la sua condanna.

 

La sua vita è in pericolo e di questo si responsabilizza il governo degli Stati Uniti.

 

Un altro punto della Dichiarazione esige che l’amministrazione nordamericana giudichi i terroristi che protegge, espressione di una doppia morale in questo tema.

 

L’incontro ha anche deciso di chiedere al governo nordamericano l’eliminazione della Legge de Ajuste Cubano, che promuove la pericolosa emigrazione illegale dei cubani verso questo paese.

 

Denuncia la campagna mediatica di calunnie e distorsioni della realtà cubana, appoggia la politica economica tracciata dalla direzione di Cuba ed è solidale con la creazione della comunità degli Stati latinoamericani e dei Carabi.

 

Reclama che sia reso a Cuba il territorio della base statunitense di Guantánamo, che usurpa e va contro la volontà del popolo cubano.

 

La dichiarazione include la firma degli accordi del VI Incontro Continentale, evento che ha successo, e felicita il Movimento messicano di Solidarietà per la sua organizzazione.

Poi i delegati hanno realizzato una marcia sino al monumento alla Rivoluzione messicana dove si è svolto il Concerto della Solidarietà.

 

Alarcon:‘La sicurezza di René

 

è in pericolo negli USA’

 

 

8 ottobre '11 - www.granma.cu

 

 

Ricardo Alarcón de Quesada, presidente dell’Assemblea Nazionale di Cuba, ha affermato che la sicurezza dell’antiterrorista René González, al quale s’impedisce il ritorno nell’Isola, è in pericolo in territorio statunitense.

 


Alarcón saluta Antonio del Conde ‘el Cuate’, collaboratore di Fidel durante il suo soggiorno in México, e nei preparativi della spedizione dello yacth Granma

Parlando nella prima giornata del VI Incontro Continentale di Solidarietà con Cuba, che si sta svolgendo nella capitale messicana, Alarcón ha denunciato le recenti dichiarazioni della congressista statunitense Ileana Ross-Lehtinen che incitano alla violenza contro l’Eroe cubano ed ha commentato che questa legislatrice è sempre stata alleata dei terroristi nemici di Cuba che, come Luis Posada Carriles, ancora oggi continuano a godere del favore dei governanti nordamericani.

 

“Se a René succedesse qualcosa, la responsabilità sarà del Governo degli Stati Uniti”, ha affermato.

 

“Dobbiamo chiedere al presidente Obama se continuerà a proteggere i terroristi o cambierà questa politica. Lui può permettere che René lasci questo luogo ostile e torni nel suo paese”, ha continuato. “Inoltre tra le limitazioni gli si proibisce di avvicinarsi ai terroristi, in un chiaro riconoscimento dell’esistenza di costoro in suolo statunitense.

 

Durante il suo intervento, Alarcón ha anche parlato delle tante arbitrarietà commesse nel processo giudiziario e nelle prigioni, contro i Cinque ed ha criticato la forma in cui le autorità nordamericane li hanno trattati senza rispettare il loro diritti di esseri umani, impedendo i contatti con l’esterno per 17 mesi in cui lo posero in isolamento.

 

“L’assenza di prove per incolparli, a questo punto, dopo 13 anni, quando stiamo all’ ultimo capitolo possibile del sistema anche se si continua ad impedire alla difesa la possibilità d’accedere ai documenti, perchè gli Stati Uniti negano di offrirli, fa dichiarare nulla e senza valore la farsa giudiziaria realizzata a Miami dove sono stati condannati”.

 

Il politico cubano ha spiegato che: “I Cinque sono colpevoli solo di non aver dichiarato alle autorità nordamericane che in realtà erano rivoluzionari cubani e che erano là per compiere la difficilissima missione di vigilare i gruppi di terroristi e cercare di scoprire i loro piani contro il nostro, i nostri popoli o contro gli USA, com’è avvenuto in varie occasioni”.

 

“La forma in cui sono stati trattati i compagni per far sì che non possano agire contro i terroristi, è la prova migliore che Cuba ha avuto la Necessità di Difendersi, di fronte a un terrorismo che non è mai terminato”, ha sottolineato, in relazione al diritti alla pace, la vita e la sicurezza personale.

 

Poi ha ricordato che il 16 settembre del 2011: “La stessa giudice federale di Miami, accedendo alla petizione governativa ha deciso di negare la richiesta di René di poter tornare a Cuba immediatamente e non dover passare a Miami il periodo di libertà vigilata di tre anni”.

 

“Per ognuno dei Cinque la Procura ha chiesto la condanna più lunga e tutte le misure dopo la loro uscita dal carcere per far sì che queste persone non possano mettere in pericolo le attività dei gruppi di terroristi nella Florida2, ha detto Alarcón risaltando che esiste un elemento comune, la campagna sferrata dai mezzi d’informazione di Miami, che fece sì che la Corte d’Appello la descrivesse come ‘una tormenta perfetta’ di pregiudizi e ostilità, che rendevano impossibile un processo imparziale per i Cinque e che per questo aveva dichiarato nullo il processo, ordinandone uno da svolgere in un altro luogo.

 

Le irregolarità del processo giudiziario ai Cinque sono avvenute perchè il Governo le ha accompagnate sempre all’obbedienza dei detti mezzi d’informazione, per i quali non è stato motivo di scandalo quella vera degradazione della stampa di Miami con i terroristi, ed inoltre e al colmo, con il Governo del loro paese” ha denunciato.

 

Nelle sue parole finali ha chiesto ai delegati dell’incontro di solidarietà di perseverare nella lotta per la causa dei Cinque antiterroristi che simbolizzano l’essenza della resistenza cubana contro la politica d’ingerenza dei governo degli Stati Uniti.

 

La Premio Nobel Rigoberta Menchú saluta

 

l’incontro di solidarietà con Cuba

 

 

7 ottobre '11 - www.granma.cu

 

La Premio Nobel della Pace, la guatemalteca Rigoberta Menchú, ha elogiato in Guatemala l’organizzazione in Messico del VI Incontro Continentale di Solidarietà con Cuba.

 

“Non ho dubbi che questo incontro ratifica l’enorme affetto, l’ammirazione e la solidarietà con il fraterno ed eroico popolo cubano, esempio di dignità, lotta e di umanesimo”, ha segnalato Rigoberta Menchú in un messaggio inviato all’incontro, riporta Prensa Latina.

 

“Vi saluto e vi abbraccio fraternamente, dice la nota a coloro che partecipano a questo Foro nel quale lamenta di non poter stare perchè deve svolgere altri compiti.

 

“I popoli del mondo sono stati testimoni dell’irrazionalità e della barbarie con cui si pretendeva di distruggere una Rivoluzione che per la sua grandezza ha sfidato le politiche di dominio e soggiogamento dei poteri imperiali”, afferma Rigoberta, e continua: “È stato in diverse forme con le quali si pretendeva di sbaragliare la Rivoluzione, azioni di terrorismo, pretese d’invasione, blocco economico e assedio di menzogne, tra le tante cose!

 

Tutto è fallito grazie all’eroismo di un popolo che è stato capace di resistere e di vincere e anche di questo i popoli del mondo sono testimoni”.

 

Rigoberta Menchù condanna le azioni criminali delle quali nel tempo Cuba è stata oggetto ed è solidale con le vittime che, con il loro fermo atteggiamento, hanno toccato l’eroismo.

 

“Rendo omaggio ai morti e a coloro che hanno difeso e difendono la Rivoluzione, così come i popoli solidali del mondo e soprattutto il popolo del Messico e quelli della Abya Yala (America)”, conclude il messaggio, diffuso da Prensa Latina.

 

La Premio Nobel del 1992 guida il gruppo politico di radici indigene Winaq, integrato dal Fronte Amplio che l’ha presentata per le elezioni presidenziali dell’11 settembre scorso, la sua seconda candidatura dopo quella del 2007.

 

Una grande marcia di solidarietà con

Cuba nella capitale messicana

 

5 ottobre '11 - Jacinto Granda www.granma.cu

 

Una marcia percorrerà domenica 9 la capitale messicana, Città del Messico, come parte del VI Incontro Continentale di Solidarietà con Cuba, che inizierà domani giovedì 6.

 

La grande manifestazione comincerà alle 15.00 (ora locale), e partirà dalla sede dell’incontro, percorrerà le strade più centrali della città e giungerà sino al Monumento alla Rivoluzione Messicana.

 

A continuazione si terrà un concerto per la solidarietà continentale, con la partecipazione di artisti cubani e messicani, e quindi ci sarà la chiusura dell’incontro.

 

José Prieto, dirigente dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, e Jesús Escamilla, della direzione del Movimento Messicano di Solidarietà con Cuba, hanno offerto dettagli sull’incontro in una conferenza stampa.

 

La grande manifestazione di solidarietà si svolgerà da giovedì 6 a domenica 9, e vi parteciperanno circa 1000 delegati rappresentanti di 24 paesi del continente americano.

 

Tra loro 700 messicani.

 

L’inaugurazione avverrà il 6 alle 19.00 nel teatro Esperanza Iris.

 

Il programma prevede conferenze magistrali, tavole rotonde ed altri interventi; inoltre ci saranno una festa Latinoamericana e dei Caraibi ed una veglia culturale dedicata a Che Guevara, sabato 8.

 

La delegazione cubana è integrata dal presidente dell’Assemblea Nazionale, Ricardo Alarcón, da Kenia Serrano, titolare dell’ICAP, Aleida Guevara, figlia del Che; familiari dei Cinque Eroi prigionieri dell’impero di vittime del terrorismo contro Cuba, Giustino di Celmo e Acela Caner, tra gli altri.

 

Numerosa partecipazione all’incontro

di solidarietà con Cuba

 

28 settembre '11 - www.granma.cu

 

I Coordinatori del VI Incontro Continentale di Solidarietà con Cuba, che si svolgerà in Messico nell’ottobre prossimo, prevedono la partecipazione di almeno mille delegati di 18 nazioni.

 

L’incontro, che sarà un grande avvenimento politico e culturale, s’inaugurerà il 6 ottobre, giornata che sarà dedicata a rendere omaggio alle vittime del criminale sabotaggio ad un aereo civile cubano, avvenuto nel cielo di Barbados.

 

La seconda giornata, in coincidenza con la data in cui René González terminerà la sua prigionia negli Stati Uniti, il movimento solidale reclamerà che gli permettano di ritornare in Patria.

 

René, Gerardo, Ramón, Fernando e Antonio furono reclusi a Miami e condannati a pene che vanno dai 15 anni anni a due ergastoli - per la stessa persona - per aver controllato i gruppi di terroristi anticubani nel sud della Florida.

 

Tra i partecipanti all’incontro di solidarietà ci saranno Giustino di Celmo e la scrittrice e intellettuale Acela Caner.