Chi ha paura di Internet?

 

 

21/12/11 - http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/ Iroel Sanchez

 

 

Tra le costanti mediatiche su Cuba c'è l'affermazione che il governo cubano teme Internet e in particolare le reti sociali  stabilite attraverso di esso.

Tuttavia, una petizione circolante nella rete delle reti, dalla scorsa settimana, dovrebbe far riconsiderare questo punto di vista a coloro che lo pensano. Si tratta di una richiesta a congressisti cubano americani - gli stessi che continuano a proporre misure per inasprire il
blocco contro l'Isola - e a Jack Dorsey, creatore del social network Twitter, perché prendano misure contro l'accesso, dall'isola, a questo servizio.

Gli argomenti dei richiedenti sono il presunto utilizzo che attribuiscono al governo cubano di Twitter ma che sono esattamente le pratiche che ogni giorno i nemici della Rivoluzione cubana eseguono utilizzando questo servizio: "il comportamento di una banda organizzata, non di individui casuale" che svolgono "campagne di incitamento alla estrema violenza fisica" oltre a "la creazione massiccia di troll e cloni, account in serie che fanno spam" ... "con i loro slogan, insulti e apologia della violazione dei diritti umani fondamentali". Questo è esattamente ciò che apprezziamo sempre contro di noi che, da Cuba, facciamo uso di Twitter quando ci minacciano di morte e ci insultano per diffondere alcune verità scomode per coloro che desiderano avere il monopolio dell'informazioni sull'isola.

Ma cosa è successo a coloro che, fino a poco tempo fa,  aleggiavano l'uso delle reti sociali come un modo per rovesciare la rivoluzione ma che ora vogliono limitarne l'uso a Cuba?
È ciò che è successo con twitter il
9 e 10 dicembre, che ha posto in ridicolo una mossa concertata tra terroristi  procedenti da Miami e controrivoluzionari organizzati da diplomatici USA all'Avana che voleva creare le condizioni per dichiarare una "no-fly zone" sull'isola?

Gli stessi congressisti a cui si rivolgono questi cyberterroristi con il risentimento di chi sa di aver fatto una brutta figura, hanno appena dichiarato nel bilancio militare degli USA per il 2012 che "il Dipartimento della Difesa ha la capacità, e sotto la guida del Presidente può effettuare operazioni offensive nel cyberspazio".

 

Cuba, nel frattempo, utilizza l'accesso a Internet che gli permettono le limitate risorse di cui dispone - nonostante il blocco degli Stati Uniti - in funzione dell'istruzione e la salute dei suoi cittadini, oltre che contare sulla simpatia di molti nel mondo per divulgare le sue verità.

Come abbiamo detto altre volte, la borghesia mentre vince accetta le regole della democrazia liberale, quando si vede a rischio di perdere fa un colpo di stato. Questa "petizione", non è che un sintomo che, per quanto riguarda Cuba e Internet, che già si vedono sulla strada della sconfitta, ma attenzione é quando sono più pericolosi.