Crimine delle Barbados


Frankenstein continua a

 

passeggiare impunito

 

 

 

 

6 ottobre 2011 -  J.G.Allard www.granma.cubaweb.cu

 

 

 

 

"La CIA ha addestrato e liberato un Frankenstein" dichiarò Peter Kornbluh, direttore del National Security Archive della Università di Washington, intervistato dal New York Times, all'inizio di quest'anno. E di questo si tratta. Dietro le "quattro o cinque negrette", come Orlando Bosch chiamò le vittime della distruzione di un aereo civile  della Cubana, che ordinò nel 1976,  e del "dormo come un bebé" che espresse il suo complice Luis Posada Carriles, parlando degli attentati dell'Avana, nel 1997, si esprime tutto il disprezzo e l'arroganza imperiale verso la vita di coloro che cerca di dominare.

Commesso quando George Bush padre era capo della CIA, l'attentato all'aereo cubano al largo delle coste delle Barbados ha ricevuto una copertura mediatica infinitamente minore, da parte della "grande" stampa commerciale, in relazione ad un altro crimine simile, quello di Lockerbie, contro una compagnia aerea statunitense, verificatosi quando lo stesso Bush era vicepresidente, incaricato degli affari della sicurezza. Un crimine che, anch'esso, alcuni analisti legarono ai servizi yankee.

Il governo degli Stati Uniti ha, in vari archivi del suo gigantesco apparato di intelligence e repressione, una grande quantità di prove che dimostrano l'assoluta responsabilità di Posada, Bosch e di altri sicari della CIA sul Crimine delle Barbados, che costò la vita a 73 innocenti.
 


L'AGENTE VOLMAN ESEGUE

LE INDICAZIONI DI BUSH

 

 

Il complotto per distruggere IK DC-10 della cubana  nasce in una riunione a Bonao, Repubblica Dominicana, diretta da George Bush padre, e la sua logistica incombe a uno dei più fedeli servitori della CIA nell'isola caraibica, il veterano agente Sacha Volman.

 

Uno dei partecipanti, il cubano Ricardo Morales Navarrete, alias "El Mono", della DISIP - la polizia politica venezuelana - confermerà poi, formalmente, l'ex direttore della estinta Direzione di Intelligence Nazionale (DINA), di Pinochet, il generale a riposo Manuel Contreras che l'incontro ha avuto luogo "su istruzioni della CIA" con "i massimi dirigenti o gerarchi  dei gruppi anticastristi che esistevano, in particolare, negli Stati Uniti".


Morales, che era commissario generale, direttore dell'intelligence e controspionaggio della DISIP, ha precisato che a Bonao si é pianificato l'assassinio dell'ex ministro degli Esteri Orlando Letelier e la "distruzione di un aereo cubano".

Lì si è creato il
Coordinamento delle Organizzazioni Rivoluzionarie Unite, l'11 giugno 1976, nella sala executive della compagnia mineraria canadese Falconbridge, dove c'erano circa 20 capi terroristi di Miami. E lì apparvero coloro  che poi si riunirono all'Anauco
a Hilton de Caracas per precisare i dettagli dell'attentato.
 


BOSCH, POSADA, "EL COJO",

EL "MONO" E FRANK CASTRO
 


Si tratta di Bosch e Posada, naturalmente, ma anche di altri terroristi di grande esperienza: Frank Castro, che guidava il vertice di assassini, Gustavo "El Cojo" Castillo e Ricardo Morales Navarrete.

Un rapporto dell'FBI del 2 novembre 1976 situa il gruppo a Caracas, solo "pochi giorni" prima del sabotaggio che distrusse l'aereo civile cubano. "I piani relativi all'attentato con una bomba contro un aereo cubano si discussero in un bar dell'hotel
Anauco Hilton" precisa il documento all'identificare i partecipanti.

Castro, Castillo e Morales mai hanno dovuto affrontare la giustizia, benché tutti abbiano le mani sporche del sangue delle vittime del crimine nello stesso modo che Posada Carriles e Bosch.

Castillo è stato uno dei sicari più attivi del chiamato Fronte di Liberazione Nazionale di Cuba (FLNC). Tra altri crimini, ha partecipato con
Gaspar Jiménez Escobedo e Oreste Ruiz all'assassinio di un funzionario cubano Artagnan Díaz Díaz, a Merida, Messico, 24 luglio 1974.

Al momento della riunione a Caracas, Castillo era latitante, per omicidio,  dalla giustizia messicana e lavorava a tempo pieno con il CORU, sotto Frank Castro ed Orlando Bosch.
 


LA CIA FA TACERE IL "MONO"
 


Terrorista "autorizzato" dalla CIA, "El Cojo" è morto esattamente un anno fa, nella sua casa a Hialeah, in Florida, sotto la protezione dell'FBI e i "patrocinatori del terrorismo" di Langley.

Ricardo Morales Navarrete è stato ucciso in un bar di Miami, senza che nessuno abbia visto poi il suo cadavere. Un lavoro "pulito" di coloro che avevano interesse a far tacere definitivamente chi aveva la reputazione di pappagallo. Lo stesso Contreras lo ha confermato.

Orlando Bosch è morto lo scorso aprile in un ospedale di Miami all'età di 83 anni. Nelle sue ultime apparizioni pubbliche ha ribadito il suo appello all'insurrezione violenta per abbattere la Rivoluzione cubana.

Posada è diventato una "primadonna" della fauna terrorista di Miami che fa apparizioni pubbliche applaudito dai nostalgici della dittatura di Fulgencio Batista.
Roger Noriega si é incaricato, per conto della stessa macchina occulta che ha guidato la catastrofe delle Barbados, di neutralizzare l'apparato giudiziale attraverso il processo-farsa di El Paso.

Frank Castro rimane, anch'egli, impunito, nella Repubblica Dominicana, dove nessuno ha preso l'iniziativa, fino ad oggi, di ricordare il suo ampio passato terrorista.

E rimane un enigma. Scandaloso.
 


L'FBI SI AFFRETTA A FAR SPARIRE LA

"CONFESSIONE" DI CARLOS ANDRES PEREZ
 

 

VecianaIl noto agente della CIA, Antonio Veciana, leader terrorista, fondatore di Alpha 66, ha dichiarato nel 2007, a Miami, che il presidente venezuelano Carlos Andres Perez, coinvolto nel caso, gli aveva raccontato come aveva ordinato al suo capo della sicurezza, il cubano Orlando Garcia Vazquez, di mantenere il silenzio ("chiudi la bocca e non parlare di questo fatto") sul caso dell'aereo cubano.

"Il governo degli Stati Uniti ha una copia della relazione che Orlando Garcia fece a Carlos Andres Perez su quello che è successo" disse, allora, testualmente Veciana.

Perez non ha mai voluto rivelare il contenuto del rapporto segreto "per non danneggiare Posada", ha detto, ma ha assicurato che "il governo" conservava il rapporto.

L'ex mandatario é morto il 25 dicembre scorso di un attacco di cuore a Miami. Nei giorni successivi fu rivelato l'esistenza di diverse casse di documenti segretamente portati da Caracas. "L'FBI è stata informata del contenuto" di queste e il Federal Bureau of Investigation "era interessato a controllarle", ha detto, senza ulteriori dettagli, Cecilia Victoria Matos Perez, una delle figlie di Perez.

Del tema non si é più tornato a parlare. Come nel caso de
La Coubre, e delle sue centinaia di vittime, il governo degli Stati Uniti -  quello della "Lista dei patrocinatori del terrorismo" - lascia cadere una cappa di piombo.

Nel frattempo, la CIA e l'intero apparato di ingerenza e di morte dell'impero USA non ha mai smesso di crescere. I suoi tentacoli si sono moltiplicati e la sua macchina di aggressione, percepibile o no, non ha mai smesso di generare più piani per infliggere danni a Cuba, il paese che Washington ha sempre sognato di annettersi.