HOME CUBA-USA

Il traduttore si scusa per gli errori

 

USAID:dal 1990 150 milioni

di $ per azioni a Cuba
 

 

 

 

3.11.11 - José Steinleger http://wordpress.jovenclub.cu/

 

 

Tra le osservazioni che le destre segnalano alle sinistre, figurano le ricorrenti e faticose ripetizioni circa il ruolo dell'imperialismo yankee in America Latina. In effetti: alcune sinistre da quasi 200 anni ripetono la stessa cosa, e sembra che sia il momento di cambiare discorso.

In realtà, le sinistre che sono governate dai loro sciamani ideologici d'Europa e degli Stati Uniti lo hanno cambiato. Per dire che cosa? Non è chiaro. Ma quando incorrono nella 'scivolata' di essere obiettive, hanno difficoltà ad ammettere che il loro discorso è funzionale alle ingiustizie che denunciano.

Suggerimento: conviene insistere. Perché anche l'imperialismo yankee ripete la stessa cosa da 200 anni: "I problemi dell'America Latina non possono essere risolti senza gli Stati Uniti: democrazia, sviluppo e un ampio dialogo tra partner sono i pilastri della nostra politica estera" (Hillary Clinton, 2009). La Segretaria di Stato ha aggiunto: "Siamo preoccupati per leader che sono eletti  in modo imparziale, liberi e legittimamente, ma che poi cominciano a minare l'ordine costituzionale e democratico, il settore privato, i diritti dei popoli ad essere liberi dalle molestie, repressione e partecipare pienamente nelle loro società".

Vedete: dal 1776 i gringo non muovono il dito dalla linea. E organismi, come l'Agenzia Internazionale per lo Sviluppo  (USAID), sono tra i molti meccanismi che dispongono per piagare "l'America di miserie in nome della libertà".

Fortunatamente, giornalisti instancabili come il canadese Jean Guy Allard  o la statunitense Eva Golinger, si sono votati a sezionare e spiegarci come funziona l'USAID in 80 paesi, e quelli che in America Latina formano le "asse del male", perché si rifiutano di essere soci del "bene", come piacerebbe a Washington.

Sulla base di archivi declassificati del Dipartimento di Stato e della CIA, la copiosa informazione elaborata, per anni, da Golinger e Allard lascia pochi dubbi: dall'Iraq al Venezuela, l'USAID è uno dei meccanismi di intelligence e di destabilizzazione più attivi del mondo.

L'USAID ha preso forma nel cosiddetto Ufficio per la Pubblica Sicurezza (OPS), fondato nel 1957 dal presidente Dwight Eisenhower al fine di addestrare e formare le forze di polizia di altre nazioni. Nel 1961 fu creata come entità impegnata in "aiuti umanitari", e divenne l'organismo ufficiale al fine di operare nei paesi con "inclinazioni antidemocratiche".

Come facciata, l'USAID sovvenziona una fitta rete di istituzioni e gruppi politici i cui obiettivi puntano a rafforzare la politica estera cooperando con i governi recettori nelle aree economica, agricola, sanitaria, politica ed 'umanitaria'. Tuttavia, i documenti declassificati della CIA dimostrano che milioni di dollari del suo bilancio sono gestiti in operazioni coordinate dai servizi segreti.

In realtà, il rapporto tra USAID e la CIA non è nuovo. Nel 1974, ad esempio, il governo chiuse una divisione della USAID usata per addestrare, finanziare ed armare più di un milione di poliziotti in America Latina, Asia e Medio Oriente. Ma nel 2009, la incorporò alla cosiddetta "Iniziativa di Interferenza Controinsurrezionale" insieme al Dipartimento di Stato e il Pentagono.

Secondo Golinger, l'USAID ha uffici in 100 paesi in via di sviluppo, e collabora strettamente con organizzazioni private, gruppi indigeni, associazioni professionali, religiose ed altre agenzie governative.

L'USAID intrattiene rapporti attraverso accordi e contratti con più di 3500 aziende e 300 organizzazioni private degli Stati Uniti, e fornisce sovvenzioni ad organizzazioni collegate con la CIA, tali come Reporter Senza Frontiere e la ceca People in Need.

Nel dicembre 2009, un alto funzionario dell'USAID ha confermato al The New York Times che la CIA utilizza il nome dell'USAID, senza che l'agenzia appaia direttamente coinvolta nella "donazione" di fondi e contratti.

Nel caso di Cuba, i programmi dell'USAID, dal 1990, sono costati ai contribuenti 150 milioni di dollari in "investimenti" in gruppi antigovernativi ed in programmi di intelligence. Con queste premesse, il senatore
John Kerry si è chiesto, nel giugno 2010, circa l'utilità di questi fondi. Kerry ha osservato che il denaro è stato utilizzato a Cuba per mobilitare artificialmente proteste  con gruppi dissidenti "profondamente penetrati, al punto che il denaro statunitense sta, in realtà, contribuendo a finanziare gli organi di sicurezza dello Stato cubano".

Il senatore ha poi denunciato l'uso di comunicazioni in codice, codici segreti e pseudonimi, e ha ordinato un'inchiesta sulle numerose truffe rilevate nei programmi. "Non ci sono prove che questi programmi aiutino il popolo cubano" ha detto.

In risposta, l'amministrazione Obama ha ammesso che "i programmi per la democrazia" sono stati utilizzati per attirare l'attenzione internazionale verso gli attivisti che recluta, finanzia e promuove fuori da Cuba.