I soldi che spendono gli Stati Uniti per azioni contro Cuba
 

5.12.2011 - Sinay Cespedes Moreno http://pl-it.prensa-latina.cu/

 

 

Mentre il governo degli Stati Uniti applica misure per ridurre di un 20% le spese dei trasporti, della tecnologia e della pubblicità, le entità di questo paese autorizzano fondi per realizzare azioni contro Cuba.

 

Avendo criticato la povera gestione del Congresso nei confronti dei problemi economici di questa nazione del nord, il Presidente Barack Obama ha firmato un ordine esecutivo, lo scorso 9 novembre, che concede alle istanze del governo 45 giorni allo scopo di concretare delle misure di risparmio.

Tuttavia, mentre alcuni settori fanno dei ritagli, sono numerose le evidenze di come dall’amministrazione di questo stato vengono finanziate delle iniziative per favorire la reazione contro la direzione del governo cubano ed il suo popolo, mentre negli Stati Uniti 14 milioni di persone sono senza lavoro e ogni giorno realizzano proteste contro il sistema economico.

Un esempio di questo è ciò che è successo lo scorso mese di ottobre quando l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) ha anticipato la preparazione di una festa con l’obiettivo di celebrare la consegna del Premio Nobel per la Pace 2011 ai controrivoluzionari Oswaldo Payà ed Oscar Elias Biscet, perché consideravano questo già un fatto concreto.

Per questo è stato approvato un totale di 250mila dollari per finanziare alcune attività che avrebbe avviato l’Ufficio degli Interesse degli Stati Uniti a L’Avana, come la stampa di 100mila magliette con l’immagine dei premiati, avendo sullo sfondo le bandiere di entrambi paesi e la frase “E’ arrivata l’ora di Cuba”.

Il presupposto avrebbe compreso, inoltre, il pagamento dei vestiti che avrebbero portato nella cerimonia i supposti premiati, che durante lunghi anni si sono dedicati a promuovere azioni contro Cuba, motivati dai funzionari dell’amministrazione di Washington e dai loro parenti.

Alla fine hanno ricevuto il premio Nobel per la Pace Ellen Johnson-Sirleaf (Presidentessa della Liberia), la liberiana Leywah Gbowee (responsabile dell’Organizzazione non Governativa Women Peace and Security Network Africa) e l’attivista yemenita Tawakkel Karmen.

Le azioni organizzate e finanziate dal territorio USA contro Cuba sono state denunciate durante anni dalle autorità dell’arcipelago caraibico e silenziate dai grandi mezzi di comunicazione che operano a Washington.

Come parte di questo aiuto, solo per l’esercizio fiscale del 2011, l’amministrazione nordamericana ha approvato 62 milioni di dollari destinati all’incidenza politica, sociale e mediatica a Cuba, ciò che rappresenta un 34% in più rispetto al 2010.

E’ da notare che sebbene ci siano 14 milioni di persone senza impiego, 46 milioni di persone vivendo al di sotto della linea della povertà e le costanti proteste contro il fratturato sistema economico vigente, l’appoggio a L’Avana cresce.

Come viene usato questo aiuto?

Quasi la metà di questi 62 milioni annuali si distribuiscono tra i mezzi della radio e della televisione Martì, che trasmettono programmazioni verso l’isola violando le regolazioni stabilite dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni.

Per il 2012 il governo di Obama ha proposto utilizzare altri 21 milioni di dollari con lo scopo di ampliare i progetti indirizzati a fomentare la libertà a Cuba, principalmente tramite l’Usaid.

Sei milioni di dollari sono stati destinati per facilitare il libero accesso dei cubani all’informazione tramite le nuove tecnologie ed i mezzi tradizionali.

Sei milioni saranno dedicati a programmi con l’obiettivo di incentivare la libertà di espressione e d’associazione nei giovani con l’età tra i 12 ed i 24 anni.

Nove milioni si dedicheranno per cercare di fare coscienza nei membri delle comunità locali, dei quartieri e degli altri gruppi sui loro diritti e sulle loro responsabilità civiche, per sviluppare in loro le abilità di essere dei leader e per prepararli perché abbiano una partecipazione attiva nello sviluppo democratico.

Però mentre il capitale annuale per le azioni contro la maggiore delle Antille aumenta, secondo i dati del 2010 pubblicati dall’Ufficio del Censimento degli Stati Uniti, in termini percentuali, il tasso di povertà è di un 15,1%, il più alto dal 1993.