Cresce il movimento di

 

solidarietà con i Cinque

 

 

8 maggio 2012 -  www.granma.cu ain

 

 

Kenia Serrano Puig, presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP), afferma da Ciego de Ávila, che il movimento di solidarietà con i Cinque antiterroristi prigionieri negli Stati Uniti cresce ogni anno nel mondo.

 

Secondo un comunicato della AIN, durante un incontro a favore di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, René González e Fernando González, che ha avuto luogo nella suddetta città, Serrano ha spiegato che nel 2012 la causa dei cinque antiterroristi è più conosciuta a livello internazionale.

 

Questo appoggio –ha dichiarato- è andato rafforzandosi in 111 nazioni, però siamo insoddisfatti perché, finché non saranno di nuovo in Patria, insieme ai propri familiari, non ci sarà tempo per riposare.

 

Tra questi movimenti si mette in evidenza quello di ´´Cuba non è sola´´, che nelle strade di Madrid si oppone alla politica dichiaratamente ostile del Governo di destra di questo paese verso la Rivoluzione, ha segnalato.

 

La Presidentessa dell’ICAP ha affermato che la giornata mondiale Cinque giorni per i Cinque, che ha avuto luogo a Washington nell’aprile scorso, è stata un trionfo ed ha aggiunto che alla manifestazione in questa città si sono sommate centinaia di attività in vari paesi tra cui Italia, Belgio, Francia, Germani, Canada ed Honduras.

 

Ha inoltre ricordato che circa 300 compagni hanno chiesto, di fronte alla Casa Bianca, giustizia per i Cinque, e si sono realizzate numerose attività in oltre 20 paesi, come dimostrazione della maturità della convocazione di solidarietà globale.

 

Intanto, Domba Ahmed, giovane della Repubblica Araba Saharaui Democratica, che studia Medicina nella città di Ciego de Ávila, ha espresso la necessità di portare il tema dei Cinque alla grande stampa nordamericana, ed esigere che pubblichino sui giornali la verità sul caso.

 

La lotta del popolo cubano è la stessa delle nostre patrie che hanno sofferto le conseguenze dell’imperialismo, che mostra segnali di fascismo con tutte le torture che commette ogni giorno contro popolazioni indifese, solo per non perdere il proprio dominio, ormai in decadenza, ha segnalato Ahmed.

 

Giuristi, studenti stranieri e della città di Ciego de Ávila, che mantengono una corrispondenza con i Cinque, hanno fornito dettagli sull’evoluzione del processo giuridico e una proiezione degli impegni nazionali ed internazionali per ottenere la liberazione dei Cinque antiterroristi.