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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

El Pais e altri media manipolano cablo

di Wikileaks sulla salute di Chavez

 

 

 

17 marzo 2012 - Joseph Manzaneda coordinatore Cubainformación

Basato su una ricerca di Cesar Perez Navarro Sezione "Decostruire i media" di Tercera Informacion (1)

http://www.cubainformacion.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=42158&Itemid=86
 

 

 

I grandi media e i centri di potere globale hanno visto nella malattia del ​​presidente venezuelano Hugo Chavez un'opportunità per frenare il progetto politico che egli guida.

Coscienti dell'importanza della sua figura nel polo di potere regionale alternativo in America Latina, i media mainstream tentano di porre una data finale alla sua vita e, con ciò, trasferiscono l'idea della fine del progetto socialista di cui é il leader.

Ci sono centinaia di notizie, editoriali e articoli di opinione che speculano, da mesi, sulla gravità del tumore che patisce, e medici e supposti esperti di tutti i tipi certificano, una volta dopo l'altra, la sua prossima morte (2).

Nelle ultime settimane, questa campagna ha preso fiato con l'apparizione di nuovi cabli, rivelati da Wikileaks, sul tema (3). Questa organizzazione ha pubblicato migliaia di e-mail dell'agenzia Stratfor Global Intelligence, una società privata che fornisce servizi di intelligence a governi e multinazionali (4).

In uno di essi, un analista di questa azienda, sostiene che al presidente Chavez rimangono, al massimo, due anni di vita, speculazione che automaticamente è stata trasformata in notizia dai media mainstream.

 

El País, quotidiano spagnolo che, curiosamente, aveva smesso di pubblicare i cablo di Wikileaks in seguito alla decisione di questa organizzazione di mettersi su Internet senza filtro censore di questo giornale (5), oggi riconverte in notizia le sue rivelzioni. "Una e-mail trapelata da Wikileaks dice che Chavez ha due anni di vita" titolava (6). Altri media erano ancora più rozzi: El Heraldo, d'Honduras, titolava "A Hugo Chavez rimangono uno o due anni di vita: Wikileaks" (7) e El Proceso del Messico, "Diffondono rapporto medico che dà due anni di vita a Hugo Chávez "(8). Sono esempi tra centinaia.

E' ormai una prassi abituale dei media far passare  Wikileaks  come fonte di informativa ineccepibile, quando l'unica cosa che fa questa organizzazione è quello di pubblicare integralmente cabli e email di funzionari dell'intelligence, soprattutto degli Stati Uniti, in cui questi riflettono le loro analisi personali su questioni internazionali. Sono, pertanto, mere opinioni dagli interessi del potere, e in singole occasioni forniscono prove su fatti di cronaca.

In questo caso, le poche persone che hanno deciso di prender la briga di leggere l'intero contenuto dei cabli, dopo averli tradotti, hanno trovato che l'analista dell'agenzia Stratfor, di nome Reva Bhalla, per assicurare che a Chavez gli rimane poco da vivere, si basa su "una fonte molto ben collegata che lavora con Israele". Il suo capo George Friedman, in un'altra e-mail, mette in discussione l'affidabilità della fonte, quando dice: "Il problema con gli analisti come fonte é che non sono addestrati. (...) Non abbiamo chiarezza sulle sue fonti e quindi non si può valutare l'esattezza. L'informazione potrebbe essere preziosa o pura voce". Reva Bhalla si difende allora davanti al suo capo e dice: "(...) La fonte è anti-Chavez, ma ho migliorato nella lettura nel corso degli anni per sapere quando (...) mi sta dando informazioni utili".

Conclusione: chi presumibilmente "dimostra" che al presidente venezuelano rimangono due anni di vita è un anti-Chavez legato a Israele. Cioè, una fonte doppiamente antagonista con il presidente Hugo Chavez, e quindi doppiamente interessata a far credere all'opinione pubblica che la sua figura politica sarà presto passata.

Il giornale nord americano "The Wall Street Journal" già aveva pubblicato nel novembre dello scorso anno un articolo, in termini simili, sulle condizioni di salute del presidente venezuelano (9). Nella corrispondenza di Stratfor rivelata da Wikileaks, l'analista Reva Bhalla conferma che la sua fonte è, davvero, la stessa già utilizzata dal giornale nord americano. Ciò che pare indicare che il presunto "antichavista legato a Israele" ha un ampio portafoglio di clienti, tra media e agenzie di intelligence, da cui incassa simultaneamente, per fornire le sue elucubrazioni.

Ma i cabli di Stratfor rivelano un altro tipo di analisi - anch'essa soggettiva, ovviamente - più scomoda per la linea politica dei media. Ad esempio, l'analista della citata società qualifica il candidato dell'opposizione venezuelana per le elezioni di ottobre,
Henrique Capriles, come rappresentante della cappa più élitaria del paese, da cui afferma, categoricamente, che "non può vincere il voto chavista". Questa analisi, non sfavorevole al presidente Chavez, tuttavia, non è andato sui giornali.

Sono state pubblicate, al contrario, le osservazioni dell' analista di Stratfor sulla presunta corruzione e la mancanza di "lealtà dei militari verso il presidente venezuelano", indicando la possibilità di un colpo di stato nel paese.

Curiosa la preoccupazione per una rottura costituzionale in Venezuela in media come El País, che il 13 aprile 2002 supportava senza ambiguità mediante un editoriale intitolato "golpe a un Caudillo" il putsch contro il presidente Hugo Chavez (10). Leggevamo allora: "Solo un colpo di stato è riuscito a scalzare Hugo Chavez dal potere in Venezuela. La situazione aveva raggiunto un tale grado di deterioramento che questo caudillo  incostante  ha ricevuto uno spintone".

Non bisogna andare all'archivio per vedere come, chi continua ancora presentarsi come media progressisti, al momento giusto fanno l'apologia più netta degli "spintoni" fascisti.

 

 

 

El País y otros medios manipulan cables de Wikileaks sobre salud de Chávez

Basado en una investigación de César Pérez Navarro
Sección “Desmontando a los medios”, de Tercera Información (1)

José Manzaneda, coordinador de Cubainformación.-

 

Los grandes medios y los centros de poder global han visto en la enfermedad del presidente venezolano Hugo Chávez una oportunidad para frenar el proyecto político que lidera.

Conscientes de la importancia de su figura en el polo de poder regional alternativo en América Latina, los grandes medios tratan de poner fecha final a su vida y, con ello, trasladan la idea del fin del proyecto socialista que encabeza.

Son centenares las noticias, reportajes, editoriales y artículos de opinión que especulan, desde hace meses, sobre la gravedad del cáncer que padece, y médicos y supuestos expertos de todo tipo certifican, una y otra vez, su muerte cercana (2).

En las últimas semanas, esta campaña ha tomado aire con la aparición de nuevos cables, revelados por Wikileaks, en torno al tema (3). Esta organización ha publicado miles de correos electrónicos de la agencia Stratfor Global Intelligence, una empresa privada que ofrece servicios de inteligencia a gobiernos y multinacionales (4).

En uno de ellos, un analista de esta empresa afirma que al presidente Chávez le quedan, a lo sumo, dos años de vida, especulación que, automáticamente, ha sido convertida en noticia por los grandes medios. El País, diario español que, curiosamente, había dejado de publicar los cables de Wikileaks tras la decisión de esta organización de colocarlos en Internet sin el filtro censor de dicho diario (5), ahora vuelve a convertir en noticia una de sus filtraciones. “Un correo filtrado por Wikileaks dice que a Chávez le quedan dos años de vida”, titulaba (6). Otros medios eran aún más burdos: El Heraldo, de Honduras, titulaba “A Hugo Chávez le quedan uno o dos años de vida: Wikileaks” (7), y El Proceso, de México, “Difunden parte médico que da dos años de vida a Hugo Chávez” (8). Son ejemplos entre centenares.

Es ya una práctica habitual de los medios hacer pasar a Wikileaks como una fuente informativa inobjetable, cuando lo único que hace esta organización es publicar íntegros cables y correos de funcionarios y agentes de inteligencia, principalmente de EEUU, en los que éstos reflejan sus análisis personales sobre asuntos internacionales. Son, por tanto, meras opiniones desde los intereses del poder, y en contadas ocasiones aportan pruebas sobre acontecimientos noticiables.

En este caso, las pocas personas que han decidido molestarse en leer el contenido íntegro de los cables, tras tener que traducirlos, habrán comprobado que el analista de la agencia Stratfor, de nombre Reva Bhalla, para asegurar que a Chávez le queda poco de vida, se basa en “una fuente muy bien conectada que trabaja con Israel”. Su jefe George Friedman, en otro correo, pone en duda la fiabilidad de la fuente, cuando afirma: “El problema con los analistas como fuente es que no están capacitados. (...) No tenemos claridad sobre sus fuentes y por lo tanto no se puede evaluar su precisión. La información podría ser valiosa o rumor puro”. Reva Bhalla se defiende entonces ante su jefe, y le responde: “(…) La fuente es anti-Chávez, pero he mejorado en la lectura a lo largo de los años para saber cuándo (...) me está dando información útil”.

Conclusión: quien supuestamente “prueba” que al presidente venezolano le quedan dos años de vida es un antichavista ligado a Israel. Es decir, una fuente doblemente antagónica con el presidente Hugo Chávez, y por tanto doblemente interesada en hacer creer a la opinión pública que su figura política pronto será pasado.

El diario norteamericano “The Wall Street Journal” ya había publicado en noviembre del pasado año una noticia sobre la salud del presidente venezolano en similares términos (9). En la correspondencia de Stratfor revelada por Wikileaks, el analista Reva Bhalla confirma que su fuente de información es, realmente, la misma que ya utilizó el diario norteamericano. Lo que parece indicar que el supuesto “antichavista ligado a Israel” tiene una amplia cartera de clientes, entre medios de comunicación y agencias de inteligencia, a quienes cobra simultáneamente por suministrar sus elucubraciones.

Pero los cables de Stratfor revelan otro tipo de análisis –también subjetivos, evidentemente- más incómodos para la línea política de los medios. Por ejemplo, el analista de la citada compañía califica al candidato de la oposición venezolana para las elecciones de octubre, Henrique Capriles, como representante de la capa más elitista del país, de la que afirma, rotundamente, que “no puede ganar el voto chavista”. Este análisis, nada desfavorable para el presidente Chávez, sin embargo, no pasó a los diarios.

Sí fueron publicadas, por el contrario, las observaciones del analista de Stratfor sobre la supuesta corrupción y falta de “lealtad de los militares hacia el presidente venezolano”, apuntando a la posibilidad de un golpe de estado en el país.

Curiosa la preocupación por una ruptura constitucional en Venezuela en medios como El País, que el 13 abril de 2002 apoyaba sin ambajes, mediante un editorial titulado “Golpe a un caudillo”, el levantamiento contra el presidente Hugo Chávez (10). Leíamos entonces: “Sólo un golpe de Estado ha conseguido echar a Hugo Chávez del poder en Venezuela. La situación había alcanzado tal grado de deterioro que este caudillo errático ha recibido un empujón”.

Y es que, no hay más que acudir a la hemeroteca para comprobar cómo, quienes se siguen presentando como medios progresistas, en el momento preciso hacen la apología más descarnada de los “empujones” fascistas.

 

 

 

(1) http://www.laboratoriodenoticias.es/spip.php?article316

(2) http://cnnespanol.cnn.com/2012/01/23/chavez-sufre-metastasis-y-le-quedan-meses-de-vida-dice-diario-espanol/

(3) http://www.wikileaks.org/gifiles/docs/202526_re-insight-venezuela-update-on-chavez-s-health-power.html

(4) http://www.publico.es/internacional/424046/wikileaks-obtiene-millones-de-mails-de-la-verdadera-cia-en-la-sombra

(5) http://elpais.com/diario/2011/09/04/opinion/1315087203_850215.html

(6) http://internacional.elpais.com/internacional/2012/02/27/actualidad/1330368834_044905.html

(7) http://www.elheraldo.hn/Secciones-Principales/Mundo/A-Hugo-Chavez-le-quedan-uno-o-dos-anos-de-vida-Wikileaks

(8) http://www.proceso.com.mx/?p=299546

(9) http://online.wsj.com/article/SB10001424052970204517204577046464037810838.html?KEYWORDS=%22reports+of+chavez%27s+illness+cloud+campaign%22

(10) http://www.elpais.com/articulo/opinion/VENEZUELA/Golpe/caudillo/elpepiopi/20020413elpepiopi_2/Tes