Il traduttore si scusa per gli errori |
||
|
||
Chavez ha qualificato come una battaglia perfetta i comizi venezuelani |
||
10.10.2012
- Prensa Latina
www.cubadebate.cu traduzione di Ida Garberi
|
||
Il mandatario del Venezuela, Hugo Chavez, ha definito oggi come impeccabili, una battaglia perfetta, le elezioni effettuate il 7 ottobre nella nazione sud-americana, nella quale è risultato eletto nuovamente presidente per il periodo 2013-2019.
In una conferenza stampa effettuata nel salone Ayacucho del Palazzo di Miraflores a Caracas, il capo di Stato ha affermato che in quella giornata è rimasta consolidata la frase che ha detto dopo esercitare il voto: Se qualcuno vuole vedere una democrazia vigorosa, degna e solida, venga in Venezuela.
Il dignitario si è congratulato con il popolo, individuo della democrazia, per la sua ampia partecipazione che ha sorpassato l’80% dell’anagrafe elettorale, con il Consiglio Nazionale Elettorale e con i differenti attori del processo elettorale.
Ha anche sottolineato l’adempimento della Forza Armata Nazionale Bolivariana che ha utilizzato 139mila effettivi ed ha garantito la sicurezza dei comizi, per questo non sono accaduti fatti deplorevoli.
La democrazia, ha affermato, è rimasta confermata: un sistema elettorale trasparente, rapido, efficiente.
Inoltre, ha risaltato il riconoscimento dei risultati da parte di tutti i contendenti, nonostante esista un piccolo gruppo che sta tentando di togliere meriti alla vittoria.
Parlando di cifre, ha ricordato che dal 2010 (elezioni parlamentari) al 2012 “siamo cresciuti di tre milioni di voti, mentre l’opposizione è aumentata poco più di un milione”.
“Magari quelli che ancora abbiano qualche dubbio, per ragioni diverse, si convincano, definitivamente e per sempre che qui è in atto un processo democratico e che sarà ogni giorno più democratico, più trasparente, il paese ha votato per la continuità di un progetto politico, economico, sociale, di taglio socialista”, ha affermato Chavez.
Questo è molto importante, ha sottolineato, perché ci permette, in pace ed in democrazia, di continuare a consolidare i risultati che abbiamo ottenuto ed aprire, come già stiamo facendo, un nuovo ciclo, quello del 2013-2019.
Il capo di Stato ha denunciato la pratica adottata dall’opposizione durante la campagna elettorale di bombardare gli elettori con messaggi telefonici per fare proselitismo.
Ha aggiunto che in una notte sono arrivati a ricevere più di 500 mila chiamate provenienti da robot installati in Europa ed America settentrionale, fatto che ha definito illegale e come un assedio elettorale, per questo che ha proposto all’Assemblea Nazionale di considerare questo tipo di attuazioni come possibili delitti elettorali.
|
||
Chávez chiama al lavoro congiunto per
il benessere e la pace del Venezuela |
||
8.10.2012
-
www.granma.cu
|
||
Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha definito storica la giornata elettorale di domenica 7, ed ha chiamato all’unità nazionale e al lavoro congiunto per il benessere e la pace di questa nazione sudamericana.
Dal detto ‘Balcone del popolo’ nel palazzo di Miraflores, il presidente ha parlato a migliaia di persone che sono giunte lì per celebrare la sua vittoria in questo appuntamento alle urne contro il candidato dell’opposizione della detta ‘Tavola di unità democratica’, Henrique Capriles.
Il capo dello Stato ha espresso un riconoscimento a tutto il popolo di questo paese per questa giornata memorabile segnata dalla democrazia e con un’altissima partecipazione di più dell’80% degli aventi diritto al voto.
Chávez ha fatto i suoi complimenti ai dirigenti dell’opposizione, perchè Capriles e il suo staff della campagna elettorale hanno riconosciuto i risultati e questo costituisce un passo molto importante nella costruzione della pace in Venezuela.
“Mi complimento con i dirigenti dell’opposizione che non si sono prestati ai piani di destabilizzazione che alcuni stavano accarezzando”, ha detto Chávez, che ha invitato al dialogo e al dibattito congiunto coloro che promuovono il veleno sociale.
“Non abbiamo mai avuto un Venezuela come quello di oggi dal punto di vista morale, sociale e politico, economico e culturale”, ha dichiarato ed ha esortato ad apportare il meglio di ognuno: “Perchè si ponga al disopra l’interesse della nostra Patria e si contribuisca a rafforzarla”.
“Faccio i miei complimenti al potere elettorale, a tutti i membri e testimoni dei seggi, a chi ha lavorato per assicurare il successo di questa giornata e ai soldati del Piano Repubblica, che hanno garantito la sicurezza nelle elezioni”.
“Abbiamo dimostrato che la nostra democrazia è una delle migliori del mondo e continueremo a dimostrarlo”, ha sottolineato ed ha fatto i suoi complimenti anche per il lavoro svolto dal Comando Carabobo, che ha sostenuto la sua rielezione, e al capo del gruppo, Jorge Rodríguez.
“Avete votato per il socialismo, per l’indipendenza, per la grandezza del Venezuela e per il futuro”, ha detto Chávez alludendo ai suoi elettori, poco prima di affermare che sino al momento il processo di trasformazione sociale in questo paese ha vinto in 20 dei 23 Stati e nella capitale.
“Tra i territori dov’è stata espressa l’opinione socialista in maggioranza ci sono Zulia, Carabobo e Nueva Esparta, governati attualmente da rappresentanti dell’opposizione. Non ci sarà forza imperialista, per quanto grande sia, che possa contro il popolo di Simón Bolívar”, ha sostenuto ed ha aggiunto che il Venezuela non tornerà mai al neoliberismo, ma continuerà a camminare verso il socialismo.
Chávez ha ringraziato per gli auguri di altri presidenti, tra i quali il cubano Raúl Castro e l’argentina Cristina Fernández, ed ha ringraziato i visitatori provenienti da altri paesi che hanno accompagnato il processo elettorale.
‘Oggi è un giorno di democrazia e di Patria’
Lo ha detto Hugo Chávez dopo aver esercitato il suo diritto di voto nella giornata delle elezioni presidenziali.
Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, ha esercitato suo diritto al voto nel Liceo Manuel Palacio Fajardo, ubicato nel popoloso settore 23 di ‘Enero de Caracas’, dove ha partecipato alle votazioni che si sono svolte ieri domenica nella nazione sudamericana.
Una folla piena di entusiasmo lo aspettava e lo ha ricevuto gridando Evviva, gli ha offerto fiori con bandiere e l’abbraccio del popolo.
Chávez era accompagnato da vari membri del suo gabinetto esecutivo e da alcuni familiari. Il leader della Rivoluzione bolivariana è passato rapido al controllo dell’identità e dopo aver votato, ha salutato i vari accompagnanti internazionali, tra i quali la premio Nobel della Pace Rigoberta Menchú, l’attore Danny Glover e l’intellettuale Ignacio Ramonet.
Poi ha parlato ai presenti ed ha ricordato che l’ex presidente statunitense James Carter, ha affermato che il sistema elettorale del Venezuela è il migliore che ha conosciuto ed ha segnalato altri sistemi in America Latina, sottolineando che nella regione la democrazia è divenuta più forte.
Poi, segnalando la civica partecipazione di massa della popolazione al voto, ha detto che: “Oggi è un giorno di democrazia e di Patria!”
|
||