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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Chávez: “Vinceremo il

7 ottobre e per KO”

 

 

11.06.12 - da www.cubadebate.cu traduzione di Ida Garberi

 


 

Dopo la sua iscrizione formale come Candidato presidenziale alla rielezione il prossimo 7 ottobre, il Presidente della Repubblica, Hugo Chavez ha ringraziato Dio e le preghiere del popolo venezuelano per il suo recupero e per permettergli di stare questo giorno davanti ai venezuelani, in questo appuntamento politico, verso il periodo di governo 2013-2019.

 

Durante il suo discorso, il mandatario venezuelano Hugo Chavez ha detto ai suoi seguaci che “vinceremo il 7-O per knockout”, “10 milioni di voti nelle costole dei “majunches”, affinché rispettino il popolo”. Ed aggiunse: Ci stiamo giocando la vita della patria, non è qualunque cosa quello che sta in gioco, sta in gioco il futuro della Patria.

 

In questo senso il presidente Hugo Chavez ha detto di essere sicuro che “continueremo invincibili, sarà la Gran vittoria popolare. Bisogna lavorare duramente”.

 

Di fronte al popolo riunito, il Primo Mandatario ha invitato la gioventù ed il popolo rivoluzionario ad aumentare la battaglia, perché ha enfatizzato che appena incomincia lo spiegamento per la battaglia, “la campagna comincerà il 1° luglio, stiamo appena scaldando i motori mentre al “majunchismo” dà a volte l’impressione che gli sia finita la benzina e cammina giù di lì, ingolfato.”

 

Ha segnalato: “per il mio popolo bello, buono ed amato per tante preghiere, questo ultimo anno che siamo transitati in mezzo a difficoltà, addizionali a quelle che venivamo transitando, si è compiuto ieri un anno dal primo intervento chirurgico che mi hanno fatto a L’Avana, a nostro padre Fidel Castro un milione di gratitudine, viva Cuba, viva Fidel, grazie Mio Dio, il nostro Cristo, per questa vita.”

 

Ugualmente, dalla pedana ubicata nella Plaza Diego Ibarra, Chavez ha rimarcato che il passato 2011 é stato un anno difficile, unito al suo stato di salute con quello che ha denominato, “la guerra psicologica dell’avversario”, con dicerie circa la sua possibile morte e “non so quante diagnosi necrofiliche cominciarono a spargersi, in quell’anno, però sono qui, dunque, di nuovo di fronte a voi ed in nome della patria, iscrivendo la candidatura per il ciclo 2013-2019”.

 

Ha spiegato che grazie all’appoggio ed alla decisione del popolo venezuelano, “qui sto, come già si sa, iscrivendo la candidatura presidenziale per il prossimo periodo costituzionale e Josè Vicente Rangel, si riferiva a me come ad un comandante invincibile, bhè, siamo un popolo invincibile e sono sicuro che seguiremo invincibili perché il 7-O torneremo ad avere una gran vittoria popolare, pacifica e rivoluzionaria.”

 

Mentre, ha ricordato mancano meno di quattro mesi, “dovremo lavorare molto duro”, tuttavia, ha reiterato che non deve cadere in trionfalismi e che per questo è imprescindibile la vera unità di tutto il popolo.