La legge Torricelli e il blocco delle

telecomunicazioni di Cuba

 

 

9 aprile 2012 - Omar Perez Solomon da http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/

 

 

A proposito del rapporto annuale del Dipartimento del Tesoro al Congresso USA sugli attivi confiscati agli Stati e alle organizzazioni qualificate, da Washington, come "terroristi", che rivela che questo paese ha congelato, a Cuba, 245 milioni dollari nel 2011, ricordo che nel mese di ottobre saranno vent'anni dopo che è stata sanzionata nel Congresso degli Stati Uniti la Legge Torricelli, promulgata dall'ex presidente George Bush (padre) il 23 ottobre 1992, in piena campagna elettorale, con lo scopo, tra gli altri, di guadagnarsi gli elettori della Florida.

E’ una delle espressioni più complete della linea aggressiva dell’ impero contro la Rivoluzione cubana, articolando una retorica eufemistica che inalbera concetti come democrazia, diritti umani, economia di mercato e, naturalmente, un rafforzamento del blocco imposto fin dall'inizio della Rivoluzione. Allo stesso tempo, si pronunciò a favore di "comunicazioni adeguate tra entrambi i paesi" nell'interesse di "promuovere i cambi politici a Cuba".

In questo contesto, nel luglio 1993, il governo USA rese pubblica la sua nuova politica di telecomunicazioni nei confronti di Cuba, che si caratterizza per i seguenti aspetti principali:


■ Ratificò che il conto intestato all’impresa EMTELCUBA, a titolo di traffico telefonico internazionale tra gli anni 1966 al 1992 non fosse sbloccato. Questo conto era di circa 122 milioni di $ che più gli interessi, più il conto bloccato a favore del Banco Nazionale di Cuba per altre voci, era pari a circa 161,6 milioni nel 2000.

■ Ratificò il divieto di acquisizione da parte di Cuba di mezzi di comunicazione negli Stati Uniti, e che le società del vicino settentrionale partecipassero nella modernizzazione della rete nazionale delle telecomunicazioni della maggiore delle Antille.

■ Autorizzò la liquidazione dei conti tra le compagnie di telecomunicazioni dei due paesi, benché evitando l'accumulo "eccessivo" di profitti in valuta estera da parte di imprese cubane.

■ Fissazione in forma arbitraria e impositiva della tassa di distribuzione massima da ripartire tra le imprese di $ 1.20/minuto che, sebbene fosse la storica doveva essere  determinata e concordata, di nuovo, dalle società operatrici dei due paesi, e non imposta dal governo degli Stati Uniti.


In tal modo si dà un carattere politico a una questione puramente tecnica ed economica tra imprese. In altre parole, la Legge Torricelli è a favore di comunicazioni efficienti e adeguate tra i due paesi, ma esige che il governo cubano non accumuli benefici che loro considerano "eccessivi".

Sebbene si autorizzava le chiamate familiari si limitavano quelle commerciali come quelle provenienti dal turismo e si continuava confiscando gli attivi delle imprese cubane.

Come si manifesta con la confisca degli attivi cubani nel 2011, l'amministrazione di Barack Obama continua la linea dei suoi predecessori e rafforza l’ingiusto blocco economico e commerciale contro Cuba in un anno di elezioni negli Stati Uniti. Qualcosa per cui prevedo momenti non piacevoli nel prossimo
Vertice delle Americhe che si terrà questa settimana nella città colombiana di Cartagena de Indias.

 

 

 

La ley Torricelli y el bloqueo a las telecomunicaciones de Cuba

 

Omar Pérez Salomón

 

A propósito del reporte anual del Departamento del Tesoro al Congreso de EE.UU sobre los activos confiscados a los estados y organizaciones calificadas por Washington como “terroristas”, que revela que ese país congeló a Cuba 245 millones de dólares durante el 2011, recuerdo que en el mes de octubre se cumplen veinte años de que fuera sancionada en el Congreso norteamericano la Ley Torricelli, promulgada por el ex presidente George Bush (padre) el 23 de octubre de 1992, en plena campaña electoral, con el propósito, entre otros, de ganarse al electorado de la Florida.

Es una de las expresiones más acabadas de la línea agresiva del imperio contra la Revolución cubana, al articular toda una retórica eufemística que enarbola conceptos como democracia, derechos humanos, economía de mercado, y, por supuesto, un reforzamiento del bloqueo impuesto desde inicios de la Revolución. Al mismo tiempo se pronunció a favor de “comunicaciones adecuadas entre ambos países”, en el interés de “promover cambios políticos en Cuba”.

En este contexto, en julio de 1993, el gobierno norteamericano hizo pública su nueva política de telecomunicaciones hacia Cuba, que se caracteriza por los aspectos principales siguientes:

■Ratificó que la cuenta perteneciente a la empresa EMTELCUBA, por concepto del tráfico telefónico internacional entre los años 1966 a 1992 no fuera desbloqueada. Esta cuenta era de unos 122 millones de USD que sumados los intereses, más la cuenta bloqueada a favor del Banco Nacional de Cuba por otros conceptos, se elevó a unos 161,6 millones en el año 2000.

■Ratificó la prohibición de adquirir por Cuba medios de comunicaciones en EE.UU., y de que las empresas del vecino del norte participaran en la modernización de la red nacional de telecomunicaciones de la mayor de las Antillas.

■Autorizó la liquidación de cuentas entre empresas de telecomunicaciones de ambos países, aunque evitando la acumulación “excesiva” de ganancias en divisas por parte de empresas cubanas.

■Fijación de forma arbitraria e impositiva de la tasa de distribución máxima a repartir entre las compañías de $1.20/minuto que aunque era la histórica debió haber sido determinada y acordada nuevamente por las compañías operadoras de ambos países, y no impuesta por el gobierno norteamericano.De esta forma, se le da un carácter político a una cuestión puramente técnica y económica entre empresas. Es decir, la Ley Torricelli aboga por comunicaciones eficientes y adecuadas entre ambos países pero exige que el gobierno cubano no acumule beneficios que ellos consideren “excesivos”.

Aunque se autorizaba las llamadas familiares se limitaban las llamadas comerciales como las derivadas del turismo y continuaban confiscando activos de empresas cubanas. Como se manifiesta con la confiscación de los activos cubanos en 2011, la administración de Barack Obama continúa la línea de sus antecesores y refuerza el injusto bloqueo económico y comercial contra Cuba en un año electoral en EE.UU.. Algo por lo que le vaticino momentos nada agradables en la próxima Cumbre de las Américas, a efectuarse esta semana en la ciudad colombiana de Cartagena de Indias.

 

Blocco degli Stati Uniti contro Cuba

confisca 245 milioni di dollari nel 2011

 

 

 

8 aprile 2012 - da www.cubadebate.cu (PDF documento quí)

 

 

Una relazione annuale del Dipartimento del Tesoro al Congresso USA sugli attivi confiscati agli Stati e alle organizzazioni qualificate da Washington come "terroristi", rivela che questo paese ha congelato, a Cuba, 245 milioni dollari nel corso del 2011.

La cifra costituisce il 61% del totale bloccato da Washington nell'ambito di tale concetto. Il documento di 30 pagine rileva inoltre che le autorità statunitensi mantengono bloccati 6 proprietà, a New York e Washington, appartenenti al governo cubano.

Gli USA hanno confiscato a Cuba 223,7 milioni di dollari statunitensi nel 2009 e 248,1 milioni nel 2010.

Molte personalità negli Stati Uniti, compreso il suo
ex rappresentante alla NATO, hanno criticato l'inclusione di Cuba nella cosiddetta lista nera degli Stati terroristi di Washington.

La comunità internazionale ha condannato per
20 anni consecutivi, alle Nazioni Unite, il blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba.

 

 

Bloqueo EEUU confiscó a Cuba 245 millones de dólares en el 2011
8 Abril 2012

Un reporte anual del Departamento del Tesoro al Congreso de EE.UU sobre los activos confiscados a los estados y organizaciones calificadas por Washington como “terroristas”, revela que ese país congeló a Cuba 245 millones de dólares durante el 2011.
La cifra constituye el 61 por ciento del monto total bloqueado por Washington bajo ese concepto. El documento de 30 páginas señala también que las autoridades estadounidenses mantienen bloqueadas 6 propiedades en Nueva York y Washington perteneciente al Estado Cubano.
EE.UU había confiscado a Cuba 223.7 millones de dólares en el 2009 y 248.1 millones en el 2010.
Numerosas personalidades en EE.UU, incluyendo su ex representante ante la OTAN, han criticado la inclusión de Cuba en la llamada lista negra de Estados terrorista de Washington.
La comunidad internacional ha condenado durante 20 años consecutivos en las Naciones Unidas el bloqueo económico, comercial y financiero de EE.UU contra Cuba.