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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Trionfo della Rivoluzione:

presagio di albe

 

 

1 gennaio 2012 - Abdiel Bermudez Bdez Isla de la Poesía

 

 

Eva si trovava sul Malecon quando la carovana avanzava per andare alla caserma Columbia. "Il popolo era pazzo di felicità. Tutti gridavano Viva i ribelli, li salutavano, correvano al loro fianco. Guarda, è stato il momento in cui sono stata più vicina ad un eroe in carne ed ossa, perché quelli erano eroi, hai capito?" chiarisce come per spazzare i dubbi se qualcuno riducesse l'eroismo ai libri di storia.

"E' stato un presagio, giornalista, un presagio di albe". Sara aveva appena 5 anni, ma ricorda come se fosse ieri il momento in cui il padre la prese in braccio e uscì correndo in strada come un matto. "Non avevo mai visto mio padre così, e come lui migliaia di persone intorno ai camion mentre avanzava la carovana. Ma mio padre mi mise sulle spalle e ho potuto vedere molto chiaramente, mentre mi gridava di guardare bene, che quello era la cosa più grande che aveva visto in questa vita". E lei si aggrappò forte alla sua testa, e diceva di sì, che era vero, che era sicuro.

Erano i primi giorni del Trionfo. E l'isola era piccola per tanta emozione, soprattutto nelle case della povera gente come Nestor, che non vide la carovana, ma fu dopo, tra la folla, quando gli dissero che ci sarebbe stato un atto di benvenuto.

Nessuno poté spiegare come sia successo, ma quando quella colomba si posò sulla spalla di Fidel, quel giorno di gennaio 1959, la folla si convinse che qualcosa di grande era successo nella storia della Patria, e non sembrò più così casuale che la carovana di sogni che giorni prima aveva attraversato  l'isola, annunciasse al mondo il trionfo redentore, esattamente lo stesso giorno in cui s'inaugurava un nuovo anno.


Il vecchio Nestore era lì e sentì una strana sensazione che mescolava misticismo e realtà  quando il bianco svolazzante terminò sulla spalla destra del leader. "Non credo in santi o stregonerie, ma ciò non era normale", dice e la sua voce trema dall'emozione mentre ricorda anche Camilo con Fidel e questo chiedendogli “Vado bene Camilo?” .

"Bene, è poco. Io dico che fu perfetto perché tutto quanto detto nella 'Storia mi assolverà' è andato compiendosi nel tempo, ma si doveva cominciare da lì",  assicura Nestor reclinandosi nella sedia a dondolo nella stanza. "Se mi chiedessero, 1959 fu l'anno zero, perché da lì il popolo cominciò a credere in se stesso e in ciò che potevamo fare se avevamo Fidel alla guida."

E la storia stessa gli ha dato ragione.