Cuba promuove la creazione di cooperative

al di fuori del settore statale
 

 

 

31 luglio 2012 - Martha Andrés Román www.granma.cu

 

 

Cuba promuove la creazione di cooperative al di fuori del settore statale, come parte del processo di attualizzazione del modello economico del paese, ha informato Marino Murillo, vicepresidente del Consiglio dei Ministri.

 

Secondo il funzionario, questa forma di produzione non statale è la più conveniente per il paese, infatti in questo modo si privilegiano i gruppi e non gli individui, in accordo con il concetto di sviluppo che si sta introducendo.

 

Intervenendo nel IX Periodo Ordinario di Sessioni del Parlamento cubano, ha annunciato un esperimento in 222 attività economiche, con le quali le cooperative si estendono oltre il settore agricolo -fino ad oggi l'unico nel quale esisteva questo tipo di organizzazione-.

 

Tra i settori previsti per l'iniziativa si trovano le cooperative gastronomiche, ornitologiche, dei mercati agricoli, servizi tecnici e personali, pesca sportiva ed allevamento di gamberi, ed i servizi idrici.

 

Allo stesso modo, Murillo ha indicato che promuoverà la creazione di cooperative in istituzioni ed organizzazioni produttive che attualmente sono statali.

 

In questo modo, ha spiegato, anche se gli immobili e gli attivi continueranno ad essere di proprietà dello Stato, si potranno affittare per un periodo di 10 anni per utilizzarli nelle diverse attività.

 

Il nostro interesse nello stimolare questa formula prevede che gli utili siano ripartiti secondo il lavoro apportato, infatti anche se alcuni soci investiranno risorse e liquidità, queste ultime dovranno essere restituite dalla cooperativa in una fase successiva di rientro, ha manifestato.

 

Secondo Murillo, nel caso delle cooperative che utilizzano immobili dello Stato, il prezzo d'affitto sarà dedotto nel momento in cui sarà realizzato il calcolo delle imposte del gruppo.

 

In pratica, ha espresso, queste cooperative avranno un carico fiscale più basso rispetto ad altri settori come nel caso dei lavoratori in proprio.

 

Dal punto di vista giuridico godranno di condizioni non discriminatorie, sarà rispettata la loro entità giuridica ed avranno vincoli orizzontali con tutte gli altri soggetti, e nello stesso tempo potranno vendere i loro prodotti e servizi alle imprese statali ed ai privati.

 

Il funzionario ha inoltre sottolineato che si sta lavorando sulla normativa giuridica per regolare l'esercizio di tale pratica, con la futura elaborazione di una Legge Generale delle Cooperative.