Viviamo e conserviamo questa Rivoluzione da oltre

mezzo secolo che è la grande prodezza del popolo cubano
 

Ha espresso il Generale dell’Esercito Raúl Castro, rivolgendosi ai cittadini di Guantanamo riuniti nella Piazza Mariana Grajales, nell’atto centrale per il 59º anniversario degli assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspdes

 

 

27.07.12 - da www.granma.cu

 

 

 

Perchè la Rivoluzione cubana
La conquista della Moncada

 

 

Raul Castro raccontò durante l’inaugurazione della città- scuola Moncada, che era la fortezza militare più importante nell’Isola del dittatore Batista, che; “Ricordo che, sette anni fa, quando partimmo da l’Avana per l’attacco alla Caserma Moncada, un compagno molto caro, che in quei momenti era il mio capo immediato, viaggiando insieme dopo aver ricevuto le ultime istruzioni di Fidel, quel compagno, che si chiamava José Luis Tasende, pochi attimi prima di partire per l’attacco frontale di quello che era questa fortezza sino a poco tempo fa, mi disse, ricordando che aveva una bambina di pochi mesi che aveva lasciato in una culla a L’Avana: “Se muoio, occupati di mia figlia”.

In quel momento il Comandante Raúl Castro prese tra le braccia quella bambina e dirigendosi a lei, davanti alla folla che straripava dal cortile, e alla caserma Moncada trasformata in una città- scuola, le disse: “ E oggi Temita, guarda qui l’opera di tuo padre!”

 

(dal libro ‘Perchè la Rivoluzione cubana’, Editrice Capitán San Luis, edizione in italiano)

 

 

L'America Latina ha celebrato il Giorno

della Ribellione cubana

 

 

30.07 Organizzazioni politiche e sociali del Cile, gruppi di solidarietà colombiani, organizzazioni sindacali, politiche e sociali brasiliane, membri della cooperazione cubana in Guatemala, dirigenti del Governo boliviano, integranti delle missioni sociali in Venezuela, rappresentati della società ecuadoriana, sono stati tra coloro che, nella Nostra America, hanno deciso di celebrare le gesta rivoluzionarie del 26 di luglio.

Due messaggi sono stati il centro delle commemorazione del 59º anniversario dell’assalto alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes: la condanna al blocco degli Stati Uniti e l’esigenza della liberazione immediata dei Cinque combattenti antiterroristi cubani che, da 14 anni, Washington mantiene ingiustamente imprigionati.

A Santiago del Cile, una manifestazione di massa ha festeggiato il 26 di luglio in un atto dove sono stati presenti i Gruppi dei Familiari dei Detenuti Desaparecidos, il Movimento Cileno di Solidarietà con Cuba, i dirigenti dei partiti Comunista, Socialismo Allendista, Sinistra Cristiana, della Gioventù Comunista, del Collegio dei Professori del Cile e del Gruppo dei Familiari dei Giustiziati Politici.

Nell'Auditorium Luis Guillermo Vélez, del Congresso della Repubblica, la Colombia ha festeggiato la solidarietà con Cuba, in un atto che è stato trasmesso in diretta dal canale istituzionale del Congresso, al quale hanno partecipato importanti esponenti politici e diplomatici, tra cui Yolanda Alameda Ospina,voce femminile della radio nazionale che, il 9 aprile 1948, convocò all’insurrezione in seguito all’assassinio di Jorge Eliécer Gaitán.

Anche i membri della cooperazione cubana in Guatemala e gli integranti della missione statale dell’Isola hanno ratificato l’impegno con la Rivoluzione, i suoi leader storici e con il lavoro che svolgono.

A La Paz, il cancelliere boliviano, David Choquehuanca, ha espresso la propria ammirazione, il rispetto e la solidarietà della Bolivia verso Cuba, nel chiudere i festeggiamenti che hanno visto la presenza di membri della Brigata Medica Cubana, il Movimento Boliviano di Solidarietà con Cuba, l’Associazione dei Cubani Residenti, medici ed altri specialisti boliviani che hanno svolto i propri studi a Cuba, oltre a vari ministri boliviani.

Il ringraziamento a Cuba è stato espresso da rappresentanti della società ecuadoriana nel salone Auditorium della Casa della Cultura della provincia di Esmeraldas, così come nelle città di Latacunga, Guayaquil, Porto Viejo, e celebrazioni simili si sono svolte a Santo Domingo de los Tsáchilas e Machala.

Con l’inaugurazione di una mostra di alcuni dei principali artisti cubani del XX e del XXI secolo sull’Eroe Nazionale José Martí, argentini e cubani hanno commemorato il 26 di luglio a Buenos Aires, la capitale argentina.

Mentre in Venezuela, i 1123 collaboratori delle missioni sociali cubane nel piccolo stato di Yaracuy hanno celebrato il Giorno della Ribellione Nazionale in rappresentanza degli oltre 40000 cooperanti.

In questo modo si è mostrata in America Latina la solidarietà con un popolo che resiste, avanza ed è un esempio per tutta l’umanità.

 

Daniel Ortega sottolinea l’importanza del 26 luglio

 

 

Il presidente del Nicaragua Daniel Ortega ha sottolineato l’importanza per l’America Latina del 26 di luglio, Giorno della Ribellione Nazionale, nel messaggio d’auguri al popolo ed alla massima direzione della Rivoluzione Cubana.

In un comunicato diffuso a Managua, è stata resa nota la missiva inviata al leader Fidel Castro ed al Generale dell’Esercito Raúl Castro, dove il mandatario riferisce che l’assalto alla caserma Moncada marcò “una nuova coscienza ed una nuova alba” nel continente, secondo quanto riportato dall’agenzia Prensa Latina.

“Ci separano 59 anni dalle gesta immemorabili del popolo cubano, che prese d’assalto il cielo nella caserma Moncada”, ha manifestato il massimo dirigente sandinista.

“Sono trascorsi decenni nei quali la visione di Fidel, la visione di Raúl, a capo del movimento di liberazione del loro popolo, ha provato non solo la sua ragione storica, ma anche la sua condizione di pietra miliare della Rivoluzione Latinoamerica a Caraibica”, ha segnalato.

Ortega ha indicato che ogni giorno trascorso da allora segnala Cuba “aprendo cammini per l’educazione, la scienza, la cultura, la salute”, con una proposta di giustizia sociale, diritti pieni ed umanità realizzandosi, che ha svegliato il continente.

In questi tempi di immense sfide per l’intelligenza, la sensibilità e la razionalità politica, salutiamo con rispetto, gratitudine e crescente entusiasmo, i risultati della Rivoluzione cubana, ha sottolineato.

Ortega ha inoltre assicurato un successo pieno nella nuova fase dell’economia e di sviluppo sostenibile, che il Partito, il Governo ed il popolo cubano stanno svolgendo in accordo con i principi e gli obiettivi del socialismo.

“Poco a poco stiamo raggiungendo tutte le mete, pianificandole secondo le risorse che abbiamo disponibili”, ha espresso il Generale dell’Esercito Raúl Castro nella mattina del 26 di luglio, 59º anniversario dell’assalto alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes.

 

Viviamo e conserviamo questa Rivoluzione da oltre mezzo secolo che è la grande prodezza del popolo cubanoHa dichiarato che “siamo a conoscenza di tutti i problemi” che attraversa il paese. Si è riferito ai bassi salari ed ha affermato che finché non si avanzerà nella produzione e nella produttività, soprattutto nella produzione di alimenti per evitare spese per centinaia di milioni di dollari, non si potranno avere aumenti salariali. Così stiamo tutti, però viviamo e conserviamo questa Rivoluzione da oltre mezzo secolo che è la grande prodezza del popolo cubano.

 

Acclamato dal popolo riunito nella Piazza Mariana Grajales della provincia di Guantánamo, sede dell’atto centrale per il Giorno della Ribellione Nazionale, Raúl si è congratulato con i cittadini per l’atto celebrato, che ha definito esemplare. Così dovrebbero essere tutti gli atti, ha dichiarato, aggiungendo: “con una magnifica introduzione dei giovani artisti, durata solo 55 minuti”.

 

Visibilmente emozionato, il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha espresso che “sentiamo un amore profondo per tutto il nostro paese, per tutta l’America Latina, e naturalmente per quei luoghi dove abbiamo visto combattere il popolo, dove abbiamo visto cadere decine di compagni, dove vibra la terra”. Qui la terra trema, perché non tremano gli uomini, ed ha continuato: “in tutta Cuba non tremano né gli uomini né le donne e lo abbiamo dimostrato per più di 50 anni”.

 

Ha ricordato che in questa terra ha combattuto insieme a tutti i suoi compagni del Secondo Fonte Orientale Frank País. Ha commentato ai cubani e le cubane che avvicinandosi a Guantánamo, stava vedendo con orgoglio le centinaia e centinaia di km che percorse Fidel dallo sbarco del Granma, a Las Coloradas, fino a Guisa. Anche noi ci estendemmo rapidamente con un fronte che raggiunse i 12mila km quadrati grazie al lavoro preparatorio degli abitanti di questa provincia.

 

Ripercorrendo le lotte indipendentiste, Raúl ha descritto la fermezza del popolo, da coloro che cominciarono la prima guerra per la sovranità del paese nel 1868; a quelli che combatterono nella Guerra Chiquita; a Martí, che non cedette nonostante i fallimenti come quello della Fernandina, quando perse le armi che con tanto sforzo i lavoratori del tabacco cubani avevano riunito negli Stati Uniti, e sbarcò con Gómez attraverso Cajobabo per le gesta del 1895. Ha fatto riferimento all’intervento nordamericano che impedì ai mambises di entrare vittoriosi a Santiago de Cuba, dando inizio, come ha spiegato, ad esattamente 60 anni, dal 1 gennaio del 1899, ad un dominio totale degli Stai Uniti.

 

Ci lasciarono un inno, uno scudo ed una bandiera, “questo fu sufficiente per riconquistare tutto il resto”, ha sentenziato. Ha commentato che se si fa una comparazione tra l’ultimo censimento della popolazione effettuato dalla metropoli spagnola ed il primo degli interventisti nordamericani, si apprezza una considerevole diminuzione della popolazione cubana.

 

Però 60 anni dopo si mise fine a questa situazione, quando giunsero vittoriosi i barbudos di Fidel, ha sottolineato.

 

Raúl ha commentato che adesso i nemici si auspicano che succeda quanto accaduto il Libia, o quello che vorrebbero fare in Siria, però ha avvertito che questa è un’Isoletta pacifica, dove ai cubani piace ballare, fare amicizia con tutti, compresi gli Stati Uniti, però è un popolo vigoroso e se vogliono un confronto è meglio farlo nel baseball, dove Cuba a volte vince ed altre volte perde, ma nelle altre cose no.

 

Non si può dirigere il mondo, e meno se lo si fa con le menzogne ripetute, come faceva il ministro di propaganda di Hitler. Il giorno che vorranno, il pranzo è servito, gliel’ho già detto, se vogliono discutere lo faremo, sui diritti umani, sulla democrazia. Discuteremo di tutto, però a parità di condizioni. Ed anche dei problemi dei loro alleati, dell’Europa occidentale fondamentalmente.

 

Nel frattempo siamo qui con più cose o meno cose, però sempre con la cavalleria pronta, non si sa mai. Ed aggiungo, tuttavia, che “ancora una volta proclamo la nostra vocazione pacifica, però il nostro popolo sa difendersi, qua non bisogna dire a nessuno ciò che deve fare”.

 

 

Raul: avere resistito 50 anni all’impero

è la gran prodezza del popolo cubano

 

27.07.12 - da www.cubadebate.cu traduzione di Ida Garberi

Il Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri, Generale dell’Esercito Raul Castro si é congratulato con i guantanameri per il loro sforzo e la lucidità dell’atto per il 26 Luglio, e ha trasmesso loro un abbraccio di Fidel.

 

Finendo la commemorazione del 59°anniversario dell’Assalto alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Cespedes, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba ha detto che mantenere questa Rivoluzione ed avere resistito all’impero per più di mezzo secolo è la grande prodezza del popolo cubano.

 

Raul ha confermato che bisogna proseguire nell’aggiornamento del modello economico e sociale del paese al ritmo che decidono i cubani; senza fretta, ma senza pausa. Al rispetto, ha commentato le intense giornate di lavoro vissute durante la settimana scorsa, che hanno compreso discorsi e dibattiti, in alcuni casi senza peli sulla lingua.

 

Ha detto che nelle riunioni del consiglio dei Ministri ed il plenum del Comitato Centrale si sono analizzati ed approfonditi vari temi di interesse nazionale, in seguito dibattuti nelle sessioni dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare.

 

ha riaffermato anche che Cuba non ha paura di discutere con gli USA di qualunque tema, ma in uguaglianza di condizioni. “Il giorno che (negli Stati Uniti) vogliano, la mensa è servita (…) Se vogliono discutere, discuteremo. Se vogliono discutere i problemi di democrazia, come loro dicono, la libertà di stampa, di diritti umani, tutti questi racconti che hanno inventato negli ultimi anni”. “(… )Intanto stiamo qui, sempre con la cavalleria pronta, caso mai, ma un’altra volta proclamo qui la nostra vocazione pacifica, non abbiamo nessun interesse nel fare male a nessuno, ma difendiamo il nostro popolo”

 

Sentiamo un onore profondo, ha espresso, per tutto il nostro popolo e per l’America Latina ed i Caraibi, e naturalmente per quei luoghi in cui vedemmo combattere direttamente il popolo e dove vedemmo cadere decine di compagni.

 

“Come dicono i guantanameri, ed i santiagueri, con orgoglio, qui non trema la terra perché gli uomini non tremano, e non tremano né qui né in tutta Cuba e l’abbiamo dimostrato in più di mezzo secolo che abbiamo affrontato in questa tappa di lotta” ha affermato Raul.

 

Ha ricordato i giorni di lunghe e dure camminate nella Sierra Maestra, e le centinaia di chilometri percorsi da Fidel dallo sbarco del Granma fino alla Battaglia de Guisa e l’entrata trionfante a Santiago di Cuba.

 

Si é riferito anche agli ingenti sforzi che culminarono nella costituzione del Secondo Fronte, e ha risaltato il decisivo apporto del popolo guantanamero, fatto che permise loro di estendersi per quell’area e costruire un solido Fronte che arrivò a raggiungere, alla fine della guerra, 12mila chilometri quadrati.

 

Ha ricordato che nel 2013 si realizzerà il 60°anniversario della storica data del 26 Luglio ed ha anticipato che assisterà anche alla Marcia delle Torce con gli eroici studenti universitari dalla storica scalinata dell’Università de L’Avana fino alla Fragua Martiana, “come abbiamo fatto 60 anni fa.”

 

Nel affollato atto svoltosi a Guantanamo dalle 7:00 am sono inoltre intervenuti una pioniera guantanamera, il Segretario del Partito in questo territorio, Luis Torres Iribar, ed il Primo Vicepresidente dei Consiglio di Stato e dei Ministri, Josè Ramon Machado Ventura.

 

 

Raúl Castro presiede la manifestazione

per il Giorno della Ribellione Nazionale

 

 

26.07.2012 -   www.granma.cu

 

 

Il presidente cubano, Raúl Castro, ha presieduto a Guantánamo la cerimonia centrale per il Giorno della Ribellione Nazionale che ricorda l’assalto nel 1953 alle caserme Monacada e Carlos Manuel de Céspedes.

 

Prestissimo, migliaia di residenti in questa orientale città situata a 900 Km, a est dalla capitale, hanno riempito la Piazza della Rivoluzione Mariana Grajales in rappresentazione degli abitanti dell’Isola.

 

Guantanameri di diverse generazioni hanno reso omaggio a coloro che 59 anni fa segnarono una nuova tappa nella lotta per l’indipendenza di Cuba.

 

Il 26 di Luglio del 1953, i giovani della detta ‘generazione del centenario’, in onore ai 100 anni dalla nascita dell’Eroe Nazionale José Martí - attaccarono le caserme Moncada (a Santiago di Cuba) e Carlos Manuel de Céspedes (in Granma), delle truppe del dittatore Fulgencio Batista.

 

Tra gli assaltanti c’erano il leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, Raúl Castro e altri che successivamente furono protagonisti dello sbarco dello yacht Granma, della nascita dell’Esercito Ribelle sulle montagne dell’orientale Sierra Maestra.

 

Poco prima dell’inizio, a Guantánamo, della cerimonia centrale per il Giorno della Ribellione Nazionale, un centinaio di pionieri ha, a Santiago di Cuba, assaltato simbolicamente la caserma Moncada, trasformata dalla Rivoluzione in scuola e museo.

 

 

Saluto culturale ai forgiatori della patria nuova

Adriel Bosch Cascaret

 

 

Guantánamo - Con talento di lusso completamente guantanamero, e unendo generi e ritmi autoctoni con espressioni più contemporanee dell’arte universale, la notte del 24, il Teatro Guaso ha riaperto le sue porte per accogliere la serata di Gala Artistica per il 59º Anniversario degli Assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, a poche ore dalla manifestazione centrale per il 26 di Luglio.

 

Noti artisti del territorio si sono dati la mano e hanno unito le idee per organizzare e sviluppare un serata con la direzione artistica e generale di Juan Carlos Delgado Díaz, nella quale una suggestiva e attraente scenografia, e una sceneggiatura agile e fluida, hanno contribuito a far risaltare le stelle che sfilavano sul palcoscenico rimodernato e ampliato del Guaso.

 

Musica strumentale e tradizionale, danze folcloristiche, popolari e contemporanee, bolero, trova, cori, declamazioni, audiovisivi, e il locale ineguagliabile changüí, grazie a vari cultori, hanno formato il regalo degli artisti, degli scrittori e di tutto il popolo guantanamero ai forgiatori della ‘Patria nuova’, come ha precisato il conduttore José Mejías Rodríguez nella presentazione dello spettacolo.

 

Il Balletto Folcloristico Babul ha fatto parte dell’elenco completamente guantanamero, che ha celebrato l’avvenimento del 59º Anniversario delle azioni del 26 di Luglio.

 

Tra tanti artisti vanno citati Maruja Chibás, il Quintetto ‘La Luz’, il cantautore Josué Oliva, il Changuí Guantánamo, il Balletto Folcloristico Babul, l’Orchestra da Camera ‘Mi Sol’, la Banda dei Concierti di Guantánamo, e i Cori ‘Voz Tempo’ e ‘Masculino’.

 

L’attività ha contato con la presenza di Luis Antonio Torres Iríbar, membro del Comitato Provinciale del Partito e suo primo segretario a Guantánamo, e Nancy Acosta Hernández, presidentessa dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolar; invitati delle organizzazioni di massa e politiche, delle imprese e degli organismi del territorio.

 

 

26 di luglio, Guantanamo, Atto Centrale per

celebrare il Giorno della Ribellione Nazionale

 

 

25.07.2012 -   www.granma.cu

 

 

Pionieri protagonisti dell’assalto simbolico alla Caserma Moncada

 

Il prossimo 26 di luglio, alle 5:15 del mattino, i pionieri della provincia di Santiago de Cuba saranno protagonisti di un assalto simbolico alla Caserma Moncada, convertita in Città Scolastica dopo il trionfo della Rivoluzione.

A 59 anni dall’epopea, tra le celebrazioni del popolare carnevale e l’anniversario 497 della città, l’alba di Sant’Anna sarà testimone di una tradizione patriottica radicata nella cultura di Santiago.

Gertrudis Boizán fu una delle prime alunne protagoniste dell’assalto simbolico, avvenimento che si realizzò per la prima volta nel 1963.

Ricordo molto bene, ha dichiarato, che si cercavano tubi che simulassero le matite, oltre ad altri oggetti simili a quaderni e libri, mentre ogni bambino aveva in mano un rametto di rose.

Con solo 11 anni, ebbi la possibilità di recitare la poesia (era la mattina di Sant’Anna), dello scrittore cubano Jesús Orta Ruiz (el Indio Naborí), dalle scale dell’antica fortezza militare, perché all’epoca non era stato costruito il podio, ha espresso Boizán.

L’attuale direttrice dell’emittente municipale Radio Mambí, di Santiago de Cuba, ha ribadito che l’evento si convertì in una tradizione, che si ripete da allora ogni mattina del 26 di luglio.

Ogni riedizione dell’assalto simbolico alla Caserma Moncada, ha aggiunto, contribuisce alla formazione dei valori dei bambini.

La cerimonia centrale per l’anniversario 59 dell’assalto alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes si effettuerà a partire dalle sette del mattino di giovedì 26 luglio, nella Piazza della Rivoluzione "Mariana Grajales", di Guantanamo. Migliaia di cittadini, in rappresentanza degli abitanti del territorio e del paese, parteciperanno alla cerimonia.

 

La piazza delle Rivoluzione Mariana Grajales è già pronta. Foto: Juan Pablo Carreras
La piazza delle Rivoluzione

Mariana Grajales è già pronta

Cubavisión, Cubavisión Internacional, Radio Rebelde e Radio Habana Cuba trasmetteranno in diretta l’atto del Giorno della Ribellione Nazionale, che sarà ritrasmesso nel pomeriggio.

 

Inaugurate opere di

beneficio sociale

Jorge Luis Merencio Cautín

 

Un gruppo di opere sociali costruite o rimodellate in questa città, sono state inaugurate da Luis Antonio Torres Iríbar, integrante del Comitato Centrale e primo segretario del Partito nella provincia.

 

Tra le installazioni ci sono la farmacia ubicata all’esterno dell’Ospedale generale Docente Dottor Agostinho Neto, che è stata sottoposta ad una riparazione complessiva; ed il Centro per la Superazione Bancaria, destinato alla preparazione dei lavoratori del settore e ai dirigenti di imprese di altri settori.

 

É stato aperto anche l’Ufficio Commerciale Centro dell’Organizzazione Base Elettrica, destinato a prestare un servizio di maggiore qualità ai suoi 15.038 clienti, tra residenziali e statali. Le azioni sui tre immobili sono state eseguite dai lavoratori dei rispettivi settori.

 

Il completamento di queste opere costituisce un regalo per i cittadini e per i partecipanti agli assalti delle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, ha ribadito Torres Iríbar, il quale è stato accompagnato da Nancy Acosta Hernández, presidentessa del Governo della provincia, e Luis Fernando Navarro, viceministro di Salute Pubblica.

 

Per la giornata di mercoledì 25 è prevista l’inaugurazione di un policlinico nel municipio di El Salvador, la Casa de Cultura nel paesino di Jamaica (Manuel Tames), due piccoli terminal per il trasporto passeggeri (rispettivamente per le destinazioni di Baracoa e Yateras), l’impianto di potabilizzazione dell’acqua nella comunità di Paraguay, un Complesso di Servizi nel nord della città di Guantanamo e l’asilo nido Lirita de Cristal.

 

 

Guantanamo si prepara

per l’atto del 26 di luglio

 

 

 

 

13 giugno 2012 -   www.granma.cu

 

 

 

Le aree della Piazza della Rivoluzione “Mariana Grajales Coello”, nella città di Guantanamo, sono in fase di restauro per accogliere l’atto centrale per il 59º anniversario del Giorno della Ribellione Nazionale, il prossimo 26 di luglio.

 

L’architetta Rosalina Fournier Frómeta, direttrice dell’Impresa Provinciale di Disegno ed Ingegneria, ha precisato che sono in fase avanzata i lavori di manutenzione delle aree verdi, i nuovi sentieri, il rinnovamento dei saloni, l’impermeabilizzazione delle sculture ed il ripristino delle luminarie.

 

Fournier Frómeta ha indicato, inoltre, che si lavora alla conservazione delle strutture in legno degli interni, alle quali saranno restituite le forme ed i colori originali.

 

La piazza Mariana Grajales di Guantanamo ha fatto da scenario alle maggiori concentrazioni nella storia della provincia e costituisce un paradigma di integrazione estetica, oltre ad essere un omaggio alla donna cubana.

 

Guantanamo fa gli auguri a Ramón Labañino per il suo

compleanno e gli dedica l’assegnazione della sede del 26

 

 

 

 

12 giugno 2012 -   www.granma.cu

 

 

 

 

Gli abitanti di Guantanamo hanno dedicato l’assegnazione della sede dell’Atto Centrale del 26 di Luglio a Ramón Labañino, uno dei Cinque eroi cubani prigionieri negli Stati Uniti, nel giorno del suo 49º compleanno.

 

Luis Torres Iríbar, membro del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e primo segretario della provincia di Guantanamo, ha condiviso con il popolo l’immensa soddisfazione ricevuta che è stata fatta giungere ai Cinque Eroi cubani, protagonisti della lotta contro l’imperialismo.

 

Il centro della città orientale del paese si è paralizzato in seguito ad una concentrazione popolare avvenuta spontaneamente quando è giunta la notizia e la Piazza 11 Aprile è stata scenario di un incontro del popolo con i dirigenti locali in un atto animato da cantanti di trova ed il Grupo Changüí, che ha creato versi in onore all’avvenimento.

 

I rappresentanti delle organizzazioni di massa hanno trasmesso la grande allegria del popolo dell’Alto Oriente Cubano per la decisione del Burò Politico ed hanno sottolineato il grande impegno che genera questo riconoscimento.

 

Torres Iríbar, parlando ai propri conterranei, ha riconosciuto nel popolo il principale artefice dell’onore di festeggiare (per la terza volta) a Guantanamo il 59º anniversario degli assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, dopo le celebrazioni nazionali del 1985 e 1995, nelle quali la terra di Pedro Agustín Pérez fece da scenario all’evento.

 

Ha precisato che essere la sede di tale avvenimento rappresenta una grande sfida di fronte ai compiti presenti e futuri, ed ha chiamato il popolo a rendersi partecipe immediatamente per convertire l’efficienza e la qualità in doti imprescindibili del lavoro quotidiano.