Cultura

 

 

Proposto il “danzón” come

 

patrimonio culturale di Cuba

 

 

 

3 dicembre 2012 - José Armando Fernández Salazar www.granma.cu

 

 

Ricercatori ed interpreti di Cuba hanno deciso, sabato 1 dicembre, nella cittŕ di Las Tunas, di cominciare il processo per proclamare il danzón Patrimonio Culturale della Nazione, durante il IX Festival di Musica Popolare Barbarito Diez, che si concluderŕ il prossimo 5 dicembre.

 

L’annuncio č stato dato nelle sessioni di dibattito del Colloquio “Vivir la memoria”, al quale hanno partecipato cultori di questo genere musicale, studiosi e rappresentanti dei Club Amici del Danzón di tutto il paese.

 

Pablo Diez, direttore dell’orchestra che porta il nome di suo padre, il principale esponente di questo ritmo sull’Isola, ha dichiarato alla AIN che il danzón č considerato il ballo nazionale e le suo origini ed il suo sviluppo sono legati con il processo di consolidamento della nazionalitŕ cubana.

 

Durante l’incontro č stato presentato il libro “Barbarito Diez, la voz de oro del danzón (2009-2011)” nel quale sono raccolte le conferenze e i seminari realizzati nelle edizioni precedenti del Festival, da personalitŕ come Lino Betancourt, José Loyola, José Ramón Artigas e Armando Valdés.

 

Il testo č il secondo nel suo genere pubblicato dalla casa editrice Sanlope, e secondo Carlos Tamayo, il suo editore, per la varietŕ dei temi toccati costituisce uno strumento bibliografico di straordinaria importanza per lo studio della musica cubana.

 

La IX edizione del Barbarito Diez č stata dedicata al centenario della localitŕ di Manatí ed alla cantante Paulina Álvarez, conosciuta come “La Emperatriz del danzonete”.

 

All’interno dell’evento ci saranno concerti, collaborazioni e balli con la partecipazione di progetti comunitari e vari artisti tra cui Farah María, Emilia Morales, Rolando Montero (El Muso), Leo e Rey Montesinos.