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I benefici delle medicina

 

rigenerativa a tremila cubani

 

 

 20 gennaio 2012 - Iris de Armas Padrino www.granma.cu

 

La terapia rigenerativa ha beneficato in dieci province cubane più di tremila pazienti con promettenti risultati, ha informato a L’Avana il Dottore in Scienze, professor Porfirio Hernández, pioniere nell’ Isola del nuovo trattamento.

 

Hernández, coordinatore nazionale della specialità, ha spiegato alla AIN che i risultati pongono Cuba tra le prime nazioni della regione, nell’introduzione ed estensione dei trattamenti con le cellule madri.

 

Questo medico, che è anche vicedirettore del Reparto d’Investigazioni dell’Istituto di Ematologia e Immunologia (IHI) ha detto che nell’Isola la terapia cellulare si applica nelle specialità di ematologia, angiologia, cardiologia, ortopedia e dentistica, tra l’altro.

 

Consiste nell’ utilizzo di cellule madri adulte per ricostruire o rigenerare cellule differenti.

 

Gli impianti ottenuti dal midollo osseo o dal sangue periferico, si utilizzano nel trattamento delle insufficienza croniche delle arterie, ed hanno dimostrato la loro efficacia nelle malattie cardiovascolari, nelle periodontiti e in quelle ortopediche e per traumi.

 

In queste ultime, si usano nelle fratture, nelle necrosi delle ossa del femore e della testa del femore e nei linfo-edemi delle gambe, tra le varie malattie.

 

Nel IHI, che ha raggruppato le attività del banco del sangue, si sono preparati gli specialisti del paese in questa specialità, iniziata nel 2004 con gli specialisti dell’ospedale Generale Docente Enrique Cabrera e il pediatrico docente William Soler, poi estesa agli altri centri medici del paese.

 

“Si tratta d’una terapeutica meno invasiva, nella maggioranza dei casi, che permette un pronto recupero del paziente ed offre un significativo risparmio nell’economia, dato che si realizza con metodi meno costosi e con risultati positivi”, ha precisato il dott. Hernández che ha aggiunto: “Le cellule madri non solo rigenerano il proprio tessuto, ma sono anche capaci di formarne altri…”