Una commissione investigativa afgana ha denunciato che 11 bambini sono morti tra le 17 persone falciate in due attacchi aerei dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico Nord (NATO) nelle province orientali di Kunar e Kapisa.

 

La fonte, patrocinata dal presidente Hamid Karzai, ha denunciato che nove civili, tra i quali una donna e tre bambini della stessa famiglia, hanno perso la vita in provincia de Kunar, ed altri otto bambini sono stai uccisi a Kapisa, riporta Prensa Latina.

 

Precedentemente il portavoce provinciale Mohammad Zahir Safi, ha informato che “Il bombardamento della NATO sulla zona di Gayawad, nella provincia di Kapisa, ha ucciso otto bambini trai 6 e i 14 anni.

 

La Forza Internazionale d’Assistenza per la Sicurezza (ISAF), responsabile del massacro, ha indicato d’aver bombardato durante due operativi, il 17 gennaio e l’8 febbraio.

 

L’agenzia afgana di notizie Khaama Press ha informato che gli aerei hanno sparato missili e usato il fuoco delle mitragliatrici contro il distretto di Nejrab, dove gli abitanti sono morti mentre davano cibo ai loro animali, nella regione montagnosa di Giawa.

 

La commissione investigativa sostiene che i bombardamenti sono avvenuti nonostante l’opposizione del capo della sicurezza del Distretto, che aveva garantito l’inattività degli insorgenti nella zona.

 

Le vittime civili nelle operazioni delle truppe della ISAF, comandate dall NATO e dagli Stati Uniti sono uno dei punti principali di frizione con il governo afgano, che le definisce ‘inaccettabili’.

 

Una relazione della Missione Assistenza delle Nazioni Unite per l’Afganistan, UNAMA, mostra che 3.021 civili sono stati uccisi nel 2011, cioè l’8% in più del 2010.

 

Il capo della UNAMA , Jan Kubics, e l’alta commissaria per i diritti, Navanethem Pillay, hanno espresso la loro forte preoccupazione per l’incremento consecutivo del numero di vite tra i civili.