Gli USA annunciano la morte di un detenuto

 

 

11 settembre 2012 -  Prensa latina

 

 

 

Il Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti (Pentagono) ha annunciato la morte di un detenuto nella prigione della base navale di Guantanamo, benché si ignori la sua identità e le circostanze in cui è deceduto.


Le autorità militari di questa installazione, ubicata in territorio cubano contro la volontà del popolo e del governo della nazione caraibica, hanno indicato che non riveleranno il nome dell'ucciso fino a che il governo federale e la famiglia del detenuto siano state informate.


Secondo il Pentagono, il prigioniero è stato trovato incosciente da un'ispezione di routine nel centro penale statunitense. Una squadra di emergenza gli ha fornito i primi aiuti e dopo lo ha trasportato all'ospedale dove i medici hanno cercato di rianimarlo senza successo ed è stato dichiarato morto.

Si è deciso praticare un'autopsia e realizzare un'investigazione per determinare le cause della morte.

Il comunicato assicura che il corpo è stato trattato col rispetto delle tradizioni e la cultura musulmane, e sarà rimpatriato al paese di origine del morto.

Esistono numerose denunce sull'impiego di tecniche crudeli in questa installazione come la privazione del sonno, reclusioni dei prigionieri nudi in stanze con basse temperature ed interrogatori estenuanti.

Durante la campagna elettorale del 2008, il presidente Barack Obama promise chiudere il centro di internamento, ma non l'ha fatto. Nell'installazione rimangono circa 200 accusati in condizioni molto difficili e senza nessuna protezione legale.