Cuba contraria alla risoluzione

 

della OIEA contro l’Iran

 

 

 

14.09.2012 -Yosel Martinez Castellanos www.granma.cu

 

 

Il governo cubano ancora una volta si oppone all’ingiustizia e all’oppressione che soffrono le nazioni che lavorano per l’autodeterminazione e lo sviluppo a beneficio del proprio popolo. Il nuovo scenario dove si è sollevata la voce di Cuba per esigere giustizia è Vienna, sede della Giunta dei Governatori dell’Organismo Internazionale di Energia Atomica (OIEA).

 

Nella capitale dell’Austria è stato analizzato un progetto di risoluzione sul tema nucleare iraniano. Il testo è stato respinto dal rappresentante dell’Isola, Rodolfo Benítez, che lo ha definito come un documento carente di una visione integrale.

 

“Cuba non può appoggiare il progetto di risoluzione contenuto nel documento GOV/2012/4 ed ha sollecitato una votazione per votare contro”, ha segnalato il delegato del paese caraibico dinnanzi alla Giunta, durante la quarta giornata del forum, riporta Prensa Latina (PL).

 

Nelle sue dichiarazioni all’agenzia di notizie latinoamericana, il diplomatico ha spiegato che il testo ha il fermo proposito di imporre criteri invece di propiziare una soluzione della controversia.

 

Alla fine la risoluzione è stata approvata con 31 voti a favore, uno contrario e tre astenuti, con una chiara interferenza negli affari interni di un paese sovrano che si oppone alle imposizioni delle principali potenze occidentali.

 

Per l’ennesima volta è stato ordinato all’Iran come comportarsi sul tema nucleare. Mentre nazioni come Israele non hanno dichiarato in maniera ufficiale il loro arsenale atomico. Fino a questo momento, il paese persiano ha manifestato il proprio interesse nello sviluppare l’energia nucleare con fini pacifici.

 

Nel testo si “raccomanda” all’Iran di adottare pratiche che sono volontarie per tutti gli altri Stati.

 

Il progetto di risoluzione di fatto limita il diritto iraniano ed ignora le ripetute richieste di numerosi Stati, compresi i membri del Movimento dei Paesi Non Allineati, affinché siano richieste a Teheran le informazioni necessarie per chiarire una volta per tutte questo tema, ha ribadito l’ambasciatore cubano nel forum.

 

Cuba si schiera in favore di una soluzione rapida della controversia, mediante la cooperazione, il dialogo e la negoziazione senza ingerenze e nel pieno rispetto del Diritto Internazionale. Il testo presentato non contribuisce di certo a raggiungere questo obiettivo, ha aggiunto Benítez.

 

In questo modo il testo invece di avvicinare le nazioni coinvolte, allontanerà le possibilità di un accordo reciproco affinché entrambe le parti siano soddisfatte. A nazioni come gli Stati Uniti non conviene che governi progressisti pongano nelle mani dei loro popoli le risorse che incentivano lo sviluppo. Si preoccupa soltanto di preservare i propri interessi nella zona soprattutto se si tratta di un’area sotto la quale abbonda il petrolio.

 

 

Cuba ed Iran confermano un eccellente

stato di relazioni bilaterali

 

 

28 giugno 2012 - Prensa Latina traduzione di Ida Garberiwww.granma.cu

 

 

Cuba ed Iran hanno confermato oggi l’eccellente stato delle relazioni bilaterali, in un incontro a L’Avana, tra il primo vicepresidente dell’isola caraibica, Josè Ramon Machado Ventura, ed il vice mandatario iraniano, Ali Saeidlo. foto: Cubaminrex

 

Nella conversazione ambedue hanno manifestato la disposizione a continuare a stringere i lacci di amicizia e cooperazione tra le due nazioni, d’accordo con una nota conosciuta in questa capitale.

 

Il vicepresidente iraniano ha consegnato a Machado Ventura un invito ufficiale diretto al presidente cubano, Raul Castro, per la sua partecipazione nel XVI Vertice del Movimento dei Paesi Non Allineati, a celebrarsi a Teheran, i giorni 30 e 31 agosto prossimi.

 

Saeidlo, che realizza una visita ufficiale al paese antillano, è stato accompagnato da Ali Chegeny, ambasciatore del suo paese a Cuba; Kamiz Jalali, direttore generale per l’America del Nord ed America Centrale; e Mehrad Saraji, direttore generale e consulente del Vice presidente.

 

Per la parte cubana era anche presente Bruno Rodriguez, ministro degli Affari Esteri.

 

Il viaggio di Saeidlo a L’Avana si produce cinque mesi dopo quello realizzato dal presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, che si è riunito col suo omologo Raul Castro in gennaio scorso, come parte di un viaggio di lavoro latinoamericano che ha incluso Nicaragua, Venezuela ed Ecuador.

 

Fidel ha ricevuto Ahmadineyad

 

 

13 gennaio 2012www.granma.cu

 

 

Il presidente cubano, Raúl Castro, ha commentato che la riunione di due ore svolta tra il presidente dell’Iran , Mahmud Ahmadinejad, e suo fratello Fidel ha dimostrato che il leader della Rivoluzione sta molto bene in salute.

 

“Ahmadinejad mi ha detto che Fidel è quello che ha parlato di più e questo dimostra che sta davvero bene”, ha detto il presidente ai giornalisti, dopo aver salutato il visitatore nell’aeroporto.

 

Il presidente dell’Iran, Mahmud Ahmadineyad, aveva confermato d’aver incontrato Fidel Castro, in una riunione che ha definito ‘buonissima e molto allegra’.

 

“La mia visita nell’Isola dei Caraibi è stata importante, perchè siamo due nazioni che lottano con il fine di rivendicare i diritti dei popoli” ha detto.

 

Nell’aeroporto della capitale di Cuba, dove lo ha salutato il presidente Raúl Castro, Ahmadineyad ha commentato che “è stato motivo di grande allegria, per me, incontrare il Comandante Fidel sano e salvo”.

 

Il presidente iraniano ha aggiunto che gli incontri con Fidel Castro e poi con Raúl Castro sono stati buonissimi e parlando di Raúl lo ha definito ‘ un mio caro fratello’.

 

“Abbiamo posizioni comuni nei temi regionali e internazionali, ha sottolineato, Teheran (la capitale iraniana) condanna il blocco economico, finanziario e commerciale contro l’Isola e L’Avana riconosce il diritto di sviluppare il suo programma nucleare con fini pacifici” .

 

Dopo l’incontro con Fidel, Ahdmadineyad e Raúl Castro si sono riuniti per analizzare l’attualità del Medio Oriente in maniera molto positiva e dettagliata e con posizioni e interpretazioni molto vicine.

 

“Ha detto tutto e abbiamo abbastanza discusso, abbastanza analizzato e abbiamo finito molto tardi. Poi ha riposato un poco e adesso va in Ecuador”, ha detto Raúl ai giornalisti.

 

Per Raúl Castro, quella di Ahdmadineyad è stata “una buona visita”.

 

Iran e Cuba lavorano attualmente per accrescere le loro relazioni e la cooperazione, e per dare dinamismo al commercio bilaterale.

 

Dopo la sua visita a Cuba, il leader della Repubblica Islamica dell’Iran, è andato a Quito, la capitale dell’Ecuador, dove concluderà il suo giro latino americano, che ha avuto l’obiettivo di rinforzare le relazioni di cooperazione politica, economica e commerciale con la regione.

 

Mahmud Ahdmadineyad ha visitato il Nicaragua, dove ha partecipato alla nomina ufficiale del rieletto presidente nicaraguense, Daniel Ortega, e prima è stato a Caracas (la capitale venezuelana), dove è iniziato il suo giro latinoamericano, per rinforzare i vincoli i cooperazione con il suo omologo venezuelano, Hugo Chávez.

 

Durante il suo percorso nella regione, Ahdmadineyad ha reiterato che il suo paese lotta per la solidarietà e la giustizia nel mondo.

 

Inoltre ha chiarito la sua posizione contro le potenze coloniali che oggi aggrediscono la democrazia e i diritti umani, ed ha manifestato la sua volontà d’appoggio per ottenere la crescita mutua dei paesi progressisti e rivoluzionari.

 

 

 

Raúl ha ricevuto il

 

 

Presidente dell’Iran

 

 

 

12 gennaio 2012www.granma.cu

 

 

Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha ricevuto nella notte di ieri mercoledì 11, l’Onorevole Signor Dr. Mahmoud Ahmadinejad, Presidente della Repubblica Islamica dell’ Iran, che realizza una visita ufficiale a Cuba.

 

Durante l’incontro, i due presidenti hanno parlato dell’eccellente stato delle relazioni bilaterali e di temi dell’ambito internazionale.

 

Foto: Estudios Revolución

Raúl e Ahmadinejad hanno ratificato l’impegno dei due paesi con la difesa della pace, del Diritto Internazionale, dei principi della Carta delle Nazioni Unite e con il diritto di tutti gli Stati all’uso pacifico dell’energia nucleare.

 

Inoltre hanno riaffermato la loro opposizione all’applicazione di sanzioni economiche unilaterali.

 

Il distinto visitatore era accompagnato dall’Onorevole Dr. Ali Akbar Salehi, ministro delle Relazioni Estere e, per la parte cubana, ha partecipato il ministro cubani agli Esteri, Bruno Rodríguez Parrilla.

 

Laurea Honoris Causa di Scienze Politiche

al presidente dell’Iran

 

 

Laurea Honoris Causa di Scienze Politiche al presidente dell’Iran

All’inizio della sua visita ufficiale a Cuba, il terzo scalo del viaggio per l’America Latina che ha incluso Venezuela e Nicaragua, il presidente dell’Iran, Mahmoud Ahmadinejad ha detto che si sentiva come uno studente tra i professori e gli intellettuali dell’Università de L’Avana.

 

Dopo aver ricevuto il Dottorato Honoris Causa di Scienze Politiche da questo centro di alti studi, il presidente dell’Iran, ha promesso d’essere un buon alunno.

 

Accompagnato dal vice presidente cubano Esteban Lazo, ha dichiarato che la sua presenza nell’Isola implicava l’esistenza della solidarietà e del rafforzamento delle relazioni tra due popoli rivoluzionari.

 

Il riconoscimento a Mahmoud Ahmadinejad risponde all’impulso delle relazioni con Cuba e l’America Latina, oltre che alla difesa del diritto del suo paese all’autodeterminazione di fronte alle aggressioni esterne e alla battaglia per un ordine internazionale più giusto.

 

 

Conferenza magistrale

nell’Università de L’Avana

 

 

Laurea Honoris Causa di Scienze Politiche al presidente dell’IranIl presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ha affermato a L’Avana che il sistema capitalista è in decadenza ed ha richiamato a stabilire un nuovo ordine mondiale basata sui valori della giustizia e del benessere comune dei popoli.

 

In una conferenza realizzata nell’Università de L’Avana, il distinto visitatore ha considerato, da differenti scenari, che il capitalismo si trova in vicolo senza uscite.

Mahmoud Ahmadinejad, ha criticato fortemente le potenze occidentali e soprattutto gli Stati Uniti, ed ha sottolineato che: “Quando manca loro la logica, ricorrono alle armi per uccidere e distruggere”.

 

“Quelli che fanno le guerre con il solo fine di vincere le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, uccidendo migliaia e milioni di persone, hanno il cuore totalmente privo d’amore e d’affetto per il prossimo”, ha detto ancora il presidente dell’Iran.

 

Il Presidente dell’Iran giunge oggi a Cuba

 

 

11 gennaio 2012www.granma.cu

 

 

L’Onorevole signor Dottor Mahmoud Ahmadinejad, Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, giungerà oggi, mercoledì 11 a Cuba, nello svolgimento d’una visita ufficiale.

 

Il distinto visitatore sarà ricevuto dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli de Stato e dei Ministri, e svolgerà varie attività.

 

Tra queste, offrirà una conferenza magistrale nell’Aula Magna dell’Università de L’Avana.

 

 

Dati biografici dell’Onorevole Signor Dottor Mahmoud Ahmadinejad, Presidente della Repúubblica Islamica dell’Iran

 

 

Dottor Mahmoud Ahmadinejad

L’Onorevole signor Dottor Mahmoud Ahmadinejad è nato il 28 ottobre del 1956, nel paese di Aradan, in provincia di Garmsar, in Iran.

 

È laureato in Ingegneria Civile nell’Università di Scienze e Tecnologia di Teheran e, nel 1997, ha ottenuto un dottorato in Ingegneria del Trasporto e la Pianificazione.

 

Con il trionfo della Rivoluzione Islamica in Iran, nel 1979, divenne uno dei fondatori e membro dell’Associazione Islamica degli Studenti dell’Università di Scienze e Tecnologia.

 

Dal 1989 è membro della Giunta Universitaria della Facoltà d’Ingegneria Civile ed ha scritto e collaborato in diversi lavori di carattere scientifico.

 

Nella sua carriera politica ha svolto diverse responsabilità, tra le quali quella di governatore delle città di Maku e Khov; quella di consigliere del Ministro di Cultura e di Educazione Superiore, e Governatore Generale della Provincia de Ardabil.

 

Nel 2003 fu eletto Sindaco dei Teheran, la capitale del paese, e nel giugno del 2005, nelle IX elezioni presidenziali, fu eletto Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, mandato rinnovato nelle elezioni del giugno del 2009.

 

È sposato e ha tre figli.