Il Ministro cubano di Salute chiama

alla collaborazione tra paesi

 

 

22 maggio 2012 -  www.granma.cu

 

 

Roberto Morales Ojeda, ministro cubano di Salute Pubblica, ha chiamato alla collaborazione tra i paesi in via di sviluppo durante il suo intervento nella 5ª Riunone Ministeriale del Movimento dei Paesi Non Allineati di questo ramo.

 

L’Agenzia d’Informazione Nazionale (AIN) riporta una nota nel sito web del ministero degli Esteri cubano, in cui si sottolinea che il Ministro è intervenuto in questo incontro effettuato nella cornice della 65ª Assemblea Mondiale della Salute, che si svolgerà sino al 25 maggio a Ginevra, convocata con la parola d’ordine “Le sfide attuali per la salute pubblica mondiale:assicurare l’equità, il finanziamento sostenibile e la copertura mondiale”.

 

Morales Ojeda ha detto che nell’attuale ordine internazionale, i paesi ricchi continuano ad esercitare un’eccessiva influenza nella determinazione della natura e nella direzione delle relazioni tra gli Stati.

 

“Per questo non è possibile restare indifferenti di fronte alla disuguaglianza imperante che provoca ingiusti sbilanci nella distribuzione globale delle risorse che si usano nella salute”, ha aggiunto.

 

“Al complesso panorama della crisi economica, finanziaria, alimentare, ambientale, i pericoli di guerra e di catastrofi si sommano all’incremento delle malattie non trasmissibili, all’invecchiamento della popolazione, alla disuguaglianza sanitaria: tutti importanti problemi per le nostre nazioni”, ha detto ancora.

 

“Affrontare le malattie non trasmissibili, ha affermato, necessita una strategia che comprenda tutti e che tanga presente la cultura dei popoli, le possibilità reali di ogni Stato membro e che includa attività comunitarie e d’attenzione individuale, promozione, prevenzione, e il controllo delle malattie, con programmi integrali sostenibili”.

“La battaglia per materializzare risultati positivi nella salute materno- infantile, soprattutto nella mortalità materna, è lontana dal successo e forse non tutti i paesi raggiungono le loro mete”.

 

“Cuba reitera il suo impegno a favore dell’applicazione di nuove forme di collaborazione, favorisce la stipulazione di accordi per far sì che le dichiarazioni che approveremo divengano strumenti di lavoro per l’impegno quotidiano”, ha concluso Morales Ojeda.

 

Il ministro degli Esteri di Cuba

alla riunione del MNOAL

 

 

9 maggio 2012 -  www.granma.cu

 

 

Il Burò di Coordinamento del Movimento dei Paesi Non Allineati ha aperto i suoi lavori in Egitto, a Sharm El-heikh, dove oggi comincia la riunione dei Ministri degli Esteri con la partecipazione del titolare cubano del ramo, Bruno Rodríguez Parrilla.

 

Mohamed Kamel Amr, ministro egiziano del settore, nella sua doppia condizione d’anfitrione e presidente uscente saliente del Forum di 120 paesi, forma parte della troika che include i ministri degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, e dell’Iran, Alí Akbar Salehi, come preparatore del vertice dei capi di Stato, previsto per il settembre prossimo a Teherán.

 

Nel discorso d’apertura, il rappresentante permanente dell’ Egitto presso la ONU, Maged Abdelaziz, ha spiegato che la delegazione cubana presiederà il Comitatp Politico e quella iraniana, quello Economico e Sociale, per facilitare i negoziati della prima stesura del documento finale, indica un dispaccio di Prensa Latina, che cita l’agenzia egiziana MENA.

 

Le fonti diplomatiche indicano che il Movimento dei Non Allineati ha aumentato i suoi membri a 120 Stati, rispetto ai 118 che aveva nel XV Vertice, realizzato nel luglio del 2009 a Sharm El-Sheikh, poiché nella riunione ministeriale dell’anno scorso in Indonesia si sono incorporati Azerbaiján e Islas Fiji.

 

 

Il MNOAL domanda di rendere concreto il

processo di pace in Medio Oriente

 

 

Il Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL) ha domandato di rendere concreto il processo di pace in Medio Oriente ed ha appoggiato la richiesta della Palestina d’essere membro con pieno diritto nella ONU, hanno segnalato le agenzie di stampa.

In accordo con un dispaccio dell’agenzia ufficiale egiziana MENA, gli esperti e gli ambasciatori degli Stati membri di questo blocco terzo-mondista, hanno sostenuto questa posizione nei documenti accordati consensualmente durante la giornata preparatoria dell’appuntamento ministeriale.

 

I delegati all’incontro che si sta svolgendo a Sharm El-Sheikh, una città di mare della penisola del Sinai, con le coste sul Mar Rosso, hanno sostenuto che è urgente mostrare impegni precisi per il processo di pace in Medio Oriente, alludendo direttamente a Israele.

 

Inoltre hanno avallato la richiesta dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina - OLP - presentata senza risultati nel settembre del 2011, che la ONU riconosca lo Stato palestinese, data l’immobilità dei negoziati con Tel Aviv.

 

Sempre secondo la MENA, i delegati hanno approvato un progetto di dichiarazione che saluta la fine del conflitto armato in Libia, anche se non si sa con precisione se ci sono condanne tacite dell’intervento militare dell’Organizzazione del Trattato del nord Atlantico-NATO.