Non possiamo convivere con l’impunità

 

Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz lo ha segnalato venerdì 24, durante la riunione ampliata del Consiglio dei Ministri

 

 

1 marzo 2012 - Yaima Puig Meneses  www.granma.cu

 

 

I primi punti della più recente riunione del Consiglio dei Ministri, presieduta dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz sono stati dedicati al lavoro di perfezionamento degli organismi dell’Amministrazione Centrale dello Stato –OACE–, realizzati dalla Commissione Permanente d’Implementazione e sviluppo.

 

La parte più importante viene adesso, ha detto Raúl, informandosi del lavoro di perfezionamento. Al suo fianco il compagno Leonardo Andollo Valdés. Foto: Raúl Abreu
La parte più importante viene adesso, ha detto Raúl, informandosi del lavoro di perfezionamento. Al suo fianco il compagno Leonardo Andollo Valdés

Sul tema sono stati spiegati la proiezione generale di queste attività, i principi generali che la sostentano e i dettagli sulla ristrutturazione iniziale di alcuni ministeri.

Su questo tema è stato spiegato che il punto di partenza per perfezionare le strutture degli OACE è stato il compimento di un insieme di Linee approvate nel VI Congresso del Partito. Ugualmente è stata segnalata la stretta relazione esistente tra questa attività e l’attualizzazione del modello economico cubano.

 

In questa prima tappa uno degli indirizzi fondamentali di lavoro della Commissione è stato il perfezionamento degli Organi Locali del Potere Popolare, mediante gli esperimenti che si realizzano nelle province di Mayabeque e Artemisa, alle quali è stato incorporato di recente il Municipio Speciale Isola della Gioventù.

 

L’importanza di questi studi radica nel fatto che le esperienze ottenute non solo permetteranno di definire con maggior chiarezza il modello che si applicherà nel resto del paese, ma saranno anche molto utili per perfezionare gli OACE e soprattutto quelli vincolati ai servizi pubblici, per i quali vanno considerati il riordino sviluppato, i sistemi di salute e di educazione, ed altre azioni che si svolgono.

 

In forma generale, sei pretende di ridurre gradualmente la quantità di organismi, e questo permetterà al paese di contare su strutture più integrate, la cui composizione assicura un efficiente funzionamento, una maggior razionalità e la riduzione di spese non necessarie di ogni genere.

 

Il perfezionamento degli Istituti di Pianificazione Fisica e della Casa, per esempio, è vitale per assicurare un’adeguata risposta alle trasformazioni che in quanto a casa e urbanesimo si mettono in pratica, e nello stesso tempo contribuirà all’ottenimento d’una maggior efficacia ed esigenza nei suoi principi di lavoro.

 

Il Generale d’Esercito ha reiterato l’importanza di fare ordine definitivamente nel paese per le questioni urbanistiche, per cui gli Istituti di Pianificazione Fisica e le autorità corrispondenti si devono concentrare nell’affrontare i problemi veramente importanti.

 

“Lo abbiamo ripetuto in varie occasioni: la soluzione non è proibire di costruire, ma indicare dove e come farlo”, ha detto.

 

“Le necessità di abitazioni non possono essere motivo per illegalità. Quando queste avvengono, la Procura Generale della Repubblica e il Ministero degli Interni hanno facoltà per affrontarle e agire sui responsabili delle infrazioni e non dare spazi alle impunità”.

 

Sono state approvate dal Consiglio dei Ministri le proposte di perfezionamento dei Ministeri delle Finanze e Prezzi, e del Lavoro e Sicurezza Sociale, oltre alla trasformazione del Ministero dell’Industria Basica, MINBAS, nel Ministero d’Energia e Miniere, che svilupperà le funzioni statali nelle attività petrolifere, dell’energia elettrica e delle miniere. Inoltre è stata approvata la creazione del Ministero dell’Industria, partendo dalla fusione delle Industrie Siderurgica e Meccanica, Leggera e Chimica, quest’ultima prima seguita dal MINBAS.

 

Con queste decisioni si vuole dare una risposta ai problema identificati in ognuno degli OACE ed avanzare nella separazione delle funzioni statali e delle imprese.

 

Su questo tema, il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha catalogato come un primo passo quello che è stato fatto sin a questo momento, anche se ha assicurato che la fase più importante inizia ora, perchè dalla corretta implementazione di queste decisioni e dal loro sistemato controllo, dipenderà il successo.

 

Per questo ha incitato a seguire questo ritmo con pazienza e profondità, perchè così si otterranno migliori risultati.

 

Inoltre ha riferito che diminuendo le strutture di questi organismi si libereranno una serie di locali che si potranno destinare ad altri fini.

 

Il Consiglio dei Ministri è stato informato sul piano d’ingresso all’educazione superiore per i corsi diurni e per incontro, nel periodo 2012-2013, alla cui elaborazione hanno partecipato tutti gli organismo implicati, seguendo il proposito di far corrispondere le offerte alle necessità del paese e alle sue prospettive di sviluppo.

 

È stato spiegato anche il piano del corso 2012-2013, per dare la possibilità di continuare gli studi ai diplomati, nell’educazione tecnica e professionale e pre-universitaria; nella sua conformazione sono stati considerati, tra i vari elementi, la garanzia che tutti i diplomati del presente corso possano continuare i loro studi, aggiustando le proposte d’iscrizione dei tecnici di livello medio alla necessità d’incorporare operai specializzati nelle specialità di meccanica, trasporto, elettricità, costruzione industria leggera, agro-industria e servizi, per soddisfare le domande e permettere la continuità degli studi.

 

È stato presentato un riassunto sui risultati del controllo integrale statale realizzato dalla Corte dei Conti della Repubblica nel Ministero della Costruzione MICONS e sul suo sistema di entità.

 

In accordo con la valutazione finale della Corte dei Conti, la direzione di questo ministero ha identificato i principali problemi che danneggiano il compimento delle sue funzioni; nonostante questo un insieme di fattori impedisce di avanzare con maggior celerità e sistematicità.

 

Incidono fondamentalmente i problemi accumulati per vari anni, così come la mancanza di preparazione e l’inadeguata azione di alcuni quadri, espressa nella persistenza di numerose deficienze.

 

Ugualmente, anche se in forma generale, il MICONS e le sue entità compiono al disopra del 90% il piano approvato, restano ritardi nei cronogramma d’esecuzione della maggiorana delle opere, problemi nei contratti e mancanze nelle produzioni delle industrie dei materiali.

 

Nella riunione sono stati spiegati i risultati di un’investigazione sviluppata dalla Procura Generale e dall’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche -INRH – sul progetto di costruzione dell’acquedotto del municipio di Manzanillo, a Granma, la cui esecuzione è iniziata nel 2002.

 

Dato per concluso l’investimento nel 2005, tra gli anni 2007 e 2011 ci sono state spese addizionali superiori a due milioni di CUP per risolvere i problemi del processo d’investimento e le irregolarità incontrate nel funzionamento dell’acquedotto. L’investigazione ha dimostrato che non è stata realizzata un’adeguata gestione dell’ investimento che non ha avuto un progetto integrale. Sono stati invece eseguiti progetti per gli oggetti dell’opera nella misura in cui si dovevano eseguire.

 

Ugualmente sono state identificate violazioni delle misure di protezione stabilite per minimizzare i possibili impatti sulla qualità dell’acqua, che oltre ai possibili rischi per la popolazione, ha messo in evidenza la mancanza di rispetto delle disposizioni di pianificazione fisica.

 

Attualmente si valutano le misure amministrative disciplinari e giuridico-penali da adottare con i responsabili delle violazioni e delle inefficienze incontrate.

 

Riferendosi a questo aspetto, il generale Raúl ha richiamato nuovamente a fare esperienza di tutti gli investimenti che si realizzano oggi, per utilizzare l’acqua.

 

“Come questo ci sono centinaia di casi nel paese”, ha detto, ed ha insistito che “in nessuno di questi fatti può rimanere senza punizione, perchè non possiamo vivere con l’impunità”.

 

“Quello che è successo dimostra nuovamente che se non risolviamo una volta per tutte i problemi d’ordine, disciplina ed esigenza che costituiscono denominatori comuni in molti luoghi, sarà più difficile dare soluzioni alle mancanze. Non possiamo permettere che si commettano una e un’altra volta gli stessi errori”, ha segnalato.

 

Che cosa è mancato? Che cosa abbiamo fatto male? Dove ci siamo sbagliati? Questi sono gli interrogativi sui quali ha chiamato a riflettere.

 

“Non possiamo ammettere che i problemi si moltiplichino, che si conoscano, che si commentino anche, e che non si realizzino investigazioni profonde per sapere come e perchè sono avvenuti”, ha concluso.

 

La situazione della produzione di zucchero, che presenta ritardi sino ad oggi, è stata a sua volta analizzata. Come cause principali appaiono le mancanze nella triturazione per problemi tecnici che non è stato possibile risolvere e per le interruzioni nel lavoro per i più diversi motivi, anche quando per realizzare questo lavoro, pezzi e risorse necessari erano giunti a tempo nelle fabbriche.