Relazione della Commissione N°1:

Funzionamento, metodi e stile di lavoro del Partito

 

 

2 febbraio 2012 - www.granma.cu

 

 

La Commissione era integrata da 208 delegati, presenti 206, con il 99% di partecipazione. Inoltre erano presenti 23 invitati.

 

Presiedono i seguenti compagni:

 

La relazione è stata letta da Víctor Gaute López, membro della Segreteria del Comitato Centrale. Foto: Juvenal Balán
La relazione è stata letta da Víctor Gaute López, membro della Segreteria del Comitato Centrale.

Víctor Gaute López, membro della Segreteria del CC.

 

Lázaro Expósito Canto, membro del CC e primo segretario del Partito a Santiago di Cuba.

 

Santiago Pérez Castellanos, membro del CC e capo del Dipartimento Agroalimentare del CC.

 

Generale di Divisione José Antonio Carrillo Gómez, membro del CC e capo della Direzione Politica delle FAR.

 

Roberto Morales Ojeda, membro del CC e ministro di Salute Pubblica.

 

Arairis Cardoso Figueredo, membro del CC e integrante del Burò Esecutivo del Comitato Provinciale del Partito a Camagüey.

 

Riunita il 28 gennaio del 2012 nella sessione di lavoro effettuata come parte del programma della Prima Conferenza Nazionale del Partito, ha discusso e analizzato le Fondamenta, l’Introduzione del progetto del Documento Base e il Capitolo I: Funzionamento, Metodi e Stile di Lavoro del Partito, che comprende dall’obiettivo 1 al 36, così come 3 nuovi obiettivi proposti, arrivando per consenso alle considerazioni seguenti:

 

Le Fondamenta e l’Introduzione sono state valutate nelle quattro commissioni. Dal risultato di questa analisi possiamo informare che in totale sono stati realizzati 46 interventi.

 

Rispetto alle Fondamenta, che furono approvate integralmente è risaltata la chiarezza con cui si espongono i principi e i concetti che servono da base all’ideologia, all’organizzazione, alle strutture, al funzionamento del nostro Partito e al suo indistruttibile vincolo con le masse.

 

I delegati e gli invitati pronunciandosi sull’introduzione che è stata approvata con le modifiche proposte hanno riflesso in modo coincidente che in questa di esprimono le idee e gli argomenti che sostentano gli obiettivi di lavoro che si raccolgono nei differenti capitoli del progetti del documento base e che devono guidare l'azione del partito nei prossimi anni.

 

In relazione agli obiettivi contenuti nel Capitolo I, sono stati fatti 36 interventi indirizzati alcuni ad esprimete il loro appoggio altri ad esprimere osservazioni su temi specifici importanti come:

 

Si è insistito nel ruolo che devono svolgere le organizzazioni di base e gli organismi del partito nei temi relazionati con l'implementazione e il compimento della politica economica e sociale approvata dal VI Congresso l'esecuzione e il piano di economia e del bilancio assegnato osservando criticamente il ruolo che lo stesso partito svolge in questa attività.

 

È stata ratificata con forza la volontà del partito di rinforzate e incrementare le misure per la prevenzione e il combattimento contro le manifestazioni di corruzione e indisciplina illegalità e altre azioni negative che mettono in pericolo la rivoluzione.

 

C’è stata coincidenza nel proposito di eliminare definitivamente dai metodi del partito l'interferenza a l sostituzione delle funzioni e delle decisioni che corrispondono al governo e alle entità amministrative promuovendo il rafforzamento continuo di dette strutture che facilitano il compimento dei loro compiti e missioni nella cornice degli accordi del Vi Congresso e degli organismi superiori del Partito.

 

La responsabilità delle organizzazioni di base nel compiere con efficienza dell'attività specifica del luogo in cui operano è stata un altro dei temi trattati così come dare forza alle esigenze che devono tenere verso i militanti in ciò che riguarda la loro esemplarità e combattività indipendentemente dal incarico che occupano.

 

C’è stata coincidenza nella necessità di aggiustare la struttura dei comitati municipali e il contenuto dell'attività di strutture alle necessità e caratteristiche peculiari di ogni territorio reiterando l'importanza dell' attenzione del vincolo permanete con le organizzazioni di base.

 

Si è insistito nell'ottenere più precisione nella pianificazione del lavoro ai distinti livelli di direzione segnalando la loro importanza per garantire le priorità definite e ordinare e dar coerenza alle azioni degli organismo e alle organizzazioni di base del Partito e dei suoi quadri.

 

Un altro tema toccato è stato quello relazionato alla necessità di rispettare rigorosamente il compimento della giornata di lavoro nel concepire e pianificare le riunioni il lavoro degli attivisti e altre azioni da parte del Partito, la UJC e le altre organizzazioni e istituzioni.

 

L’esercizio della critica e l'autocritica nel luogo adeguato nella forma corretta e opportuna sono il principio che nel partito tutti hanno il diritto di criticare e nessuno è esente dall'essere criticato ha costituito un altro dei temi toccati enfatizzando la necessità di affrontare e sanzionare i responsabili di azioni di rappresaglia contro coloro che li criticano.

 

Si è coinciso nella necessità che si propizi nel Partito la UJC e le organizzazioni di massa e le altre situazioni un ambiente di lavoro adeguato che contribuisca al dialogo al rispetto e alle opinioni garantendo sempre più una cornice di partecipazione e di democrazia nel suo lavoro.

 

Riferendosi alla misura di termine della militanza nel partito è stato stabilito negli statuti e in quanto corrisponde nel regolamento ed e stato evidenziata la necessità di chiarire ai militanti le cause che determinano la sua applicazione.

 

Si é insistito nella necessità di rinforzare il ruolo e le facoltà dei comitati del partito nei centri di lavoro di liberare i nuclei zonali da tutte quelle attività che non corrispondono col contenuto del loro lavoro nella comunità.

 

Un tema toccato con enfasi è il ruolo del partito nell' esigere e provare che si presti la dovuta attenzione alle proposte formulate dalla popolazione.

 

Finalmente la commissione ha approvato il contenuto de I Fondamenti, l'introduzione e il Capitolo I: Funzionamento, Metodi e stili di Lavoro del Partito, con le modifiche accordate al Documento Base della Prima Conferenza Nazionale del Partito Comunista di Cuba.

 

 

Relazione della Commissione Nº. 2:

 

Lavoro Politico e Ideologico

 

 

Foto: Juvenal BalánLa Commissione Nº.2 era integrata da 219 Delegati, dei quali hanno partecipato 219, con il 100 %, e 30 invitati.

 

Era presieduta dai seguenti compagni:

 

Esteban Lazo Hernández, membro del Burò Politico del CC.

 

Miguel Díaz-Canel Bermúdez, membro del Burò Politico del CC y ministro d’Educazione Superiore.

 

Rolando Alfonso Borges, membro del CC e capo del Dipartimento Ideologico del CC.

 

Elba Rosa Pérez Montoya, membro del CC e capo del Dipartimento di Scienze del CC.

 

Generale di Divisione Romárico Sotomayor García, membro del CC e capo della Direzione Politica del MININT.

 

Caridad Diego Bello, membro del CC e capo dell’Ufficio d’Attenzione ai Temi Religiosi del CC.

 

Il giorno 28 gennaio del 2012, nella sessione di lavoro convocata come parte del Programma della Prima Conferenza Nazionale del Partito, la Commissione ha analizzato, dal Progetto del Documento Base, Le Fondamenta, l’ Introduzione e il 2º Capitolo: il Lavoro Politico e Ideologico, che comprende gli obiettivi dal 37 al 67 e due nuovi.

 

I partecipanti hanno realizzato 54 interventi ed hanno analizzato la rettifica dei contenuti raccolti nei 33 obiettivi del Capitolo, accordando di modificarne nove, migliorando la comprensione e facilitando la loro successiva applicazione.

 

Hanno sottolineato l’importanza della crescita del rinforzo dell’unità nazionale attorno al Partito e alla Rivoluzione, con un imprescindibile vincolo permanente con le masse, rinforzando il lavoro politico e ideologico con forme creative che rispondano alle nuove condizioni.

 

Hanno riaffermato la necessità assoluta di accrescere la partecipazione cosciente, protagonista e trasformatrice del popolo nell’implementazione delle Tesi di Politica Economica e Sociale approvate nel 6º Congresso che contengono le opinioni espresse dal popolo in una profonda discussione nazionale; è stato precisato che il lavoro del Partito è assicurare il loro compimento.

 

Inoltre è stata approvata la valutazione sistematica degli impatti che risaltano dalle misure economiche e sociali, ed è stato sottolineato l’allarme verso le deviazioni, per far realizzare pertinenti aggiustamenti. Inoltre è stato segnalato che si devono proteggere e curare i beni dello Stato, e lottare contro la corruzione e le indiscipline.

 

È stata fruttuosa l’esposizione sulla necessità d’innalzare più che mai il carattere etico e produttivo del lavoro, oltre a sviluppare una coscienza economica, giuridica e dell’ambiente, dove il risparmio divenga un abito della condotta quotidiana, come una delle nostre principali fonti d’ingresso, in questi momenti.

 

I partecipanti hanno espresso la loro approvazione all’imperativo di rinforzare il lavoro politico e ideologico in maniera differenziata e personalizzata con coloro che si disimpegnano nelle diverse modalità di gestione economica non statale, e nello stesso tempo di combattere i pregiudizi esistenti attorno a queste, sulle quali è stata approfondita nel dibattito l’implicazione economico-sociale come quella giuridica.

 

La Commissione ha considerato indispensabile, per garantite l’unità di tutti i patrioti, l’esercizio dei diritti delle persone d’affrontare ogni pregiudizio e condotta discriminatoria, in corrispondenza con il desiderio martiano dichiarato nella Costituzione della Repubblica, sul culto dei cubani alla dignità piena dell’uomo.

 

La forza della Rivoluzione deriva dal poter contare su un Partito che unisce tutta la nazione.

 

Il dibattito ha toccato il tema dell’identità di genere, raccomandando di considerarlo nelle azioni d’implementazione.

 

Un altro aspetto che ha generato analisi, è stato l’ottenimento della coerenza nell’azione formatrice tra la famiglia, le istituzioni educative e culturali ed altre, i dirigenti, le organizzazioni politiche e dei massa e i media della comunicazione, per educare nei principi propugnati dalla Rivoluzione ed affrontare la politica ostile dell’imperialismo yankee e dei suoi alleati contro Cuba.

 

Inoltre è stata stabilita l’urgenza di trasformare il lavoro politico e ideologico con i giovani con metodi attraenti e partecipativi secondo le loro necessità, interessi e aspettative, per ottenere la loro incorporazione nella vita economica e sociale.

 

Con il fine d’arricchire la vita spirituale della popolazione è stato deciso di promuovere la capacità di saper apprezzare arte e letteratura e la formazione dei valori etici ed estetici e di sradicare la volgarità ed il cattivo gusto. Per ottenerlo si è manifestato a favore dell’ integrazione del lavoro delle istituzioni culturali, dei mezzi di comunicazione, dei direttori di programmi, spettacoli, artisti e intellettuali.

 

I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di stimolare lo studio della storia di Cuba, consolidare le tradizioni patriottiche, solidali e internazionali, e il legato marxista- leninista e martiano. È stata apposta un’addizione: aggregare alle tradizioni quelle culturali.

 

Nel dibattito è stato segnalato quanto è importante che i mezzi di comunicazione di massa informino in maniera opportuna, obiettiva, sistematica e trasparente sulla realtà cubana, in tutte le sue diversità, sull’opera della Rivoluzione, i problemi e le difficoltà, che siano una piattaforma efficace d’espressione per la cultura e il dibattito. Con questo proposito è stata ratificata la necessità d’esigere sia dalla stampa che dalle fonti d’informazioni il compimento delle loro rispettive responsabilità, perchè il giornalismo porti più notizie con maggior obiettività e più investigazioni. Alcune idee espresse al rispetto sono state raccolte per considerale nel processo d’implementazione.

 

Durante l’esame di questo aspetto si è parlato d’approfittare maggiormente le nuove tecnologie dell’informazione per utilizzare in maniera opportuna, agile e sistematica, i dati e le notizie che permettono di conoscere aspetti importanti della realtà, che sono decisivi per la battaglia ideologica e la difesa del nazione cubana.

 

Inoltre è stato valutato il ruolo dell’Istituto Cubano di Radio e Televisione per la formazione culturale del popolo, nel quale si devono unire gli sforzi di produttori, sceneggiatori, direttori, giornalisti e quadri, cercando equilibrio e razionalità nella programmazione, con il fine di sviluppare il gusto estetico, in corrispondenza con i principi della nostra Rivoluzione.

 

È stata analizzata una proposta inviata dalla Commissione N.º3, sulla politica dei quadri, a proposito del lavoro volontario ed è stato considerato che non si doveva raccogliere, perchè è più integrale il contenuto dell’Obiettivo 39 che si riferisce al carattere etico e produttivo del lavoro.

 

In maniera generale il lavoro della Commissione si è ispirato alla serietà e profondità che hanno caratterizzato il dibattito di questi obiettivi nel processo di discussione del progetto del Documento Base, con i militanti e questo è divenuto un giusto omaggio al genio politico del nostro Eroe Nazionale José Martí, nel 159º anniversario della sua nascita.

 

Relazione della Commissione Nº3:

Politica dei Quadri

 

 

 foto: juvenal balánLa Commissione Nº. 3 era integrata da 177 delegati, dei quali hanno partecipato 176, con il 99,4% di presenze. Hanno partecipato anche 18 invitati.

 

La Commissione era presieduta dai seguenti compagni:

 

Abelardo Álvarez Gil, membro della Segreteria del CC e capo del Dipartimento di Politica dei Quadri del CC.

 

Gladys Bejerano Portela, membro del CC, vicepresidentessa del Consiglio di Stato e titolare della Corte dei Conti Generale della Repubblica.

 

Jorge Luis Guerrero Almaguer, membro del CC e capo della Direzione dei Quadri dello Stato e del Governo.

 

Sonia Virgen Pérez Mojena, membro del CC e prima segretaria del Comitato Provinciale del Partito in Granma.

 

Jorge Cuevas Ramos, membro del CC e primo segretario del Comitato Provinciale del Partito in Holguín.

 

Colonnello Antonio Ayra Arias, capo della Direzione dei Quadri del Ministero degli Interni.

 

Riunita il giorno 28 gennaio del 2012, nella sessione di lavoro convocata come parte del Programma della Prima Conferenza Nazionale del Partito, Questa Commissione ha discusso Le Fondamenta e l’Introduzione del Progetto di Documento Base, gli obiettivi dal 68 al 78, riferiti al II Capitolo:

 

Politica dei Quadri, sui quali si è giunti per consenso alle seguenti considerazioni:

 

Sono stati realizzati in totale 37 interventi, dei quali la maggioranza ha ratificato i contenuti raccolti negli 11 obiettivi; di questi sono state accordate modificazioni nel 69 e nel 73, prendendo in considerazione che le idee esposte contribuiscono ad una miglior comprensione ed una successiva applicazione delle questioni essenziali che si pretendono con gli stessi.

 

Vogliamo sottolineare che gli integranti della Commissione hanno realizzato vari interventi per mettere enfasi sulla qualità etica, politica e ideologica e sull’esempio personale che devono caratterizzare i nostri quadri, così come l’importanza che riveste assicurare il lento rinnovo di questi, per i quali si dovranno fissare periodi di permanenza negli incarichi, per tempo ed età.

 

Inoltre è stato considerato necessario elevare il rigore nella selezione dei quadri e delle loro riserve, garantendo che queste si promuovano dalla base, abbiano esperienza nel lavoro e si formino nel contatto diretto con le masse, caratterizzandosi con un comportamento agile, creativo e sensibile; aspetti indispensabili per realizzare un adeguato processo di direzione e risultati superiori nella soluzione dei problemi quotidiani.

 

Si è insistito sulla necessità d’incrementare in maniera progressiva e sostenuta la promozione di donne, negri, meticci e giovani negli incarichi di direzione, questione a cui, nonostante i reiterati segnali emessi dalla massima direzione del paese, non si lavora tuttavia con sufficiente intenzionalità, per cui non si raggiungono i propositi tracciati.

 

È stato dichiarato che la valutazione dei quadri dovrà essere perfezionata, facendo sì che costituisca un obiettivo per misurare le azioni personali e i risultati nel disimpegno del lavoro.

 

Si è coinciso nel proposito d’incrementare la preparazione generale dei dirigenti così come quella specifica per l’incarico che occuperanno, come premessa fondamentale per l’esercizio della loro funzioni, dando priorità in particolare alla preparazione economica, in corrispondenza con il ruolo che devono giocare nell’implementazione delle Tesi di Politica Economica e Sociale, approvate nel 6º Congresso del Partito.

 

È stato ratificato l’interesse di rinforzare il lavoro che il Partito deve sviluppare nella lotta contro la corruzione, coscienti dei pericolo che provoca questo fenomeno. Per questo si dovrà rinforzare il controllo del compimento delle disposizioni legali da parte dei quadri.

 

Finalmente, vogliamo dire che gli integranti della Commissione nei differenti interventi realizzati, hanno coinciso sulla necessità di portare avanti un’adeguata implementazione degli obiettivi relazionati alla politica dei quadri, considerandoli decisivi per assumere gli incarichi presenti e futuri.

 

La Commissione approva gli Obiettivi del III Capitolo con le modifiche accordate durante la discussione.

 

Relazione della Commissione Nº. 4:

 

Relazione del Partito con la UJC e le

Organizzazioni di Massa

 

La Commissione Nº 4 era integrata da 200 delegati e 27 invitati. La Commissione Nº. 4 era integrata da 200 delegati, ed hanno partecipato 200 con il 100 % d’assistenza. Presenti anche 27 invitati.

 

La Commissione era presieduta dai seguenti compagni:

 

Olga Lidia Tapia Iglesias, membro della Segreteria del CC.

 

Salvador Valdés Mesa, membro del Burò Politico del CC e segretario generale della CTC.

 

José R. Fernández Álvarez, membro del CC e vicepresidente del Consiglio dei Ministri.

 

Liudmila Álamo Dueñas, membro del CC e prima segretaria del Comitato Nazionale della UJC.

 

Roberto Montesino Pérez, capo del Dipartimento d’Educazione e Sport del CC.

 

Riunita il 28 gennaio del 2012 nella sessione di lavoro convocata come parte del Programma della Prima Conferenza Nazionale del Partito, ha discusso Le Fondamenta e l’Introduzione del Progetto del Documento Base, così come gli obiettivi dal 79 al 95, riferiti al IV Capitolo, Relazioni del Partito con la UJC e le Organizzazioni di Massa, arrivando per consenso alle seguenti considerazioni sugli obiettivi citati:

 

Sono stati realizzati 31 interventi, che non hanno modificato essenzialmente gli obiettivi nè il contenuto fondamentale del capitolo. È stata approvata la modifica di 14 obiettivi nella loro redazione, per chiarire e precisare il loro significato.

 

È stato ratificato che per il Partito è essenziale il suo vincolo con la UJC, che costituisce la sua organizzazione giovanile e con questa assume una responsabilità speciale nella formazione e la preparazione dei suoi Quadri, l’attenzione alle sue strutture a tutti i livelli e la relazione sistematica e diretta con i suoi membri, sulla base del rispetto della sua indipendenza organica, per formarli ed educarli come futuri militanti del Partito.

 

Negli obiettivi riferiti al contenuto del lavoro della UJC, si definisce l’importanza che l’ organizzazione concentri il suo lavoro nell’attenzione ai bambini, agli adolescenti e ai giovani, indirizzandolo alla formazione in loro di valori e convinzioni, con una condotta sociale adeguata e responsabile.

 

Si sottolineano gli elementi che determinano una comunicazione e un’influenza superiore nella UJC con i giovani, a partire dall’esempio che emana dai suoi militanti e dalla qualità con cui funzionano i comitati di base, valutando temi essenziali dalle loro prospettive e motivazioni proprie.

 

Nel suo vincolo con il settore studentesco scientifico, a cui si è accordato di dare priorità, si segnala l’importanza di garantire che il talento che si forma in loro sia posto a disposizione di servire sempre il loro popolo.

 

Per questo la UJC dovrà seguire le organizzazioni studentesche e i loro movimenti giovanili con un carattere più flessibile e nuovi metodi, in modo che queste assumano le missioni che corrispondono loro, propiziando un riconoscimento superiore degli studenti e dei giovani verso queste.

 

Ugualmente si è coinciso sulla necessità di dare priorità al lavoro dell’organizzazione giovanile nel settore produttivo, identificando e attendendo i giovani con meriti per integrare la Gioventù, così come appoggiare e stimolare l’incorporazione di giovani allo studio di specialità tecniche e mestieri, specialmente quelle dell’agricoltura e dell’allevamento, tra coloro che iniziano la propria vita di lavoro e a quelli che si svincolano dallo studio e dal lavoro.

 

In quanto all’ingresso dei giovani nella UJC è stato ratificato che sarà a partire da coloro che avendo disposizione, riuniscono meriti e condizioni per militare nell’organizzazione. Si è coinciso che è adeguato elevare a 16 anni l’età minima per entrare nelle sue fila, mantenendo a 32 anni l’età limite, estendendola se necessario nei casi che obbediscono a ragioni d’interesse del funzionamento dell’organizzazione o altre cause che lo giustifichino.

 

Si è ratificata l’importanza del lavoro della UJC nel promuovere spazi per la ricreazione di bambini, adolescenti e giovani, che contribuiscano al loro sviluppo ed a un sano divertimento; a questo si associa tra le altre vie il perfezionamento e la varietà delle sue pubblicazioni infantili e giovanili.

 

A proposito delle Organizzazioni di Massa, la Commissione ha ratificato che il Partito rinforzerà la sua attenzione delle stesse, partendo dall’attualizzazione delle sue missioni e con un’influenza più integrale dei suoi Quadri e dei suoi organismi di direzione.

 

Si è coinciso sull’importanza delle relazioni con loro, che si svolgeranno senza formalismi, rispettando la loro autonomia, in un processo di retro- alimentazione permanente, che contribuisca al suo sviluppo e al compimento dei propositi, offrendo informazioni e partecipazione nei compiti di significato quando corrisponda.

 

Si è precisata la necessità che il Partito stimoli, esiga e controlli la partecipazione dei Quadri sindacali e della ANAP, nelle sue assemblee degli iscritti e associati, così come che contribuisca in maniera più attiva al disimpegno dei CDR e della FMC nella comunità, attraverso i suoi militanti e il lavoro che svolgono nei nuclei zonali.

 

La Commissione ha conosciuto il risultato della consultazione precedente, realizzata dal Partito e dalla UJC, le cui proposte relazionate con le missioni, le strutture e il funzionamento delle organizzazioni di massa, sono state trasferite alle loro rispettive direzioni per la considerazione dei cambi da inserire.

 

La Commissione approva gli Obiettivi del IV Capitolo con le modifiche accordate nel trascorso della discussione.

 

Prima Conferenza Nazionale del PCC

 

Risoluzione della Prima Conferenza

Nazionale sugli Obiettivi di lavoro del PCC

 

 

 

30 gennaio 2012 - www.granma.cu

 

 

La Prima Conferenza Nazionale del Partito Comunista di Cuba ha discusso ed analizzato il Progetto di Documento Base, indirizzato al perfezionamento del lavoro del Partito nell’attuale congiuntura e nei prossimi anni come via per garantire, nell’indistruttibile unione con il popolo, la continuità e l’irreversibilità del nostro socialismo.

 

Il documento è stato analizzato profondamente dai militanti in un processo democratico, caratterizzato da un’amplia partecipazione di tutte le organizzazioni di base e gli organismi di direzione del Partito e della Unione dei Giovani Comunisti – UJC.

 

Dal dibattito sono sorte numerose proposte che hanno portato alla modifica della maggioranza degli obiettivi iniziali e all’inclusione di altri cinque.

 

La Conferenza considera che gli obiettivi nella loro formulazione definitiva:

 

- Consacrano le fondamenta che guidano la vita del Partito, e soprattutto i principi del centralismo democratico e la direzione collettiva come garanzie dell’unità d’azione, sempre in indissolubile vincolo con le masse.

 

- Progettano l’attualizzazione dei metodi e lo stile di lavoro, le strutture, la politica dei quadri e il lavoro politico-ideologico del Partito, come le sue relazioni con la UJC e le organizzazioni di massa, con il proposito d’esercitare la responsabilità di contrarre, stimolare ed esigere il totale compimento degli accordi del VI Congresso, soprattutto quelli riferiti all’attualizzazione del modello economico cubano.

 

- Riassumono le linee di base per assicurare, mediante il lavoro politico-ideologico, la difesa dei valori della nostra società e dell’unità nazionale attorno al Partito e alla Rivoluzione, incentivando la partecipazione attiva del popolo, alla presa delle decisioni e il rafforzamento della nostra democrazia socialista.

 

-Puntualizzano la responsabilità e il ruolo che corrisponde al Partito nell’applicazione della politica dei quadri, ratificando la necessità di raggiungere risultati superiori nella promozione di donne, negri, meticci e giovani a responsabilità di direzione, partendo dalle loro qualità personali, dalla preparazione, l’esperienza e i risultati raggiunti.

 

- Danno priorità all’azione del Partito nella prevenzione, nell’affrontare la corruzione, le illegalità e le indiscipline e condannano qualsiasi manifestazione d’impunità.

 

- Esigono l’eliminazione definitiva di ritardi, pregiudizi e condotte discriminatorie di ogni genere, e il compimento con fermezza del mandato della Costituzione della Repubblica, nel sua Articolo No, 42, che vieta la discriminazione per motivo di razza, colore della pelle, sesso, origine nazionale, credo religioso e qualsiasi altra voce lesiva della dignità umana e proclama l’educazione di tutti nel principio dell’uguaglianza degli esseri umani.

 

-Attualizzano i concetti di base che devono caratterizzare le relazioni del Partito con la UJC, le organizzazioni di massa in particolare, e tracciano indicazioni all’organizzazione giovanile, perchè assuma con un maggior rigore la responsabilità della formazione delle nuove generazioni.

 

- Definiscono le azioni per eliminare nei metodi e nello stile di lavoro del Partito, lo svolgimento di funzioni e decisioni che corrispondono allo Stato, al Governo e alle istituzioni amministrative, e stabiliscono che il Partito eserciterà le sue responsabilità di direzione e controllo, controllando il compimento degli accordi del VI Congresso e degli organismi superiori,

 

La Conferenza ratifica la responsabilità degli organismi di direzione, delle organizzazioni di base dal Partito e dei suoi militanti nel controllo e nel compimento degli obiettivi accordati.

 

La Prima Conferenza Nazionale del Partito Comunista di Cuba, dopo aver valutato i dettami delle quattro commissioni create accorda di:

 

- Approvare gli Obiettivi di Lavoro del Partito, con le modifiche accordate.

 

- Dare facoltà al Comitato Centrale perchè in corrispondenza con questi Obiettivi, decida le modifiche che stima pertinenti agli Statuti del Partito.

 

- Responsabilizzare il Burò Politico perchè seguendo le indicazioni del Comitato Centrale, approvi e ponga in pratica le modifiche necessarie alle Strutture e ai Regolamenti del Partito.

 

- Affidare al Burò Politico l’implementazione degli Obiettivi di Lavoro, mediante l’azione della Segretaria e delle strutture del Partito, sino alle organizzazioni di base.

 

- Considerando che la Conferenza Nazionale non ha incorporato nuovi membri nel Comitato Centrale, si dà facoltà a questo organismo, perchè possa cooptare, per questa volta, sino al 20 % del numero di integranti approvato dal 6to. Congresso, nel periodo che comprende il presente mandato.

 


Raúl Castro: Promuoviamo la maggior democrazia,

dando l’esempio dal Partito

 

 

“Se abbiamo scelto sovranamente, con la partecipazione e l’appoggio del popolo, l’opzione martiana del Partito Unico, quello che ci corrisponde è promuovere la maggior democrazia nella nostra società, cominciando a dare l’esempio dalle fila del Partito”, ha detto il Generale d’Esercito Raúl Castro, concludendo la Prima Conferenza Nazionale del Partito.

 

Raúl ha aggiunto che questo presuppone fomentare un clima di massima fiducia, con la creazione delle condizioni necessarie a tutti i livelli per il più ampio e sincero scambio di opinioni, sia nel senso dell’organizzazione, che nei vincoli con i lavoratori e la popolazione.

 

Il Primo Segretario del Comitato Centrale ha incitato a far sì che “le discrepanze siano assunte con naturalezza e rispetto, includendo i media di comunicazione di massa.

 

La stampa dev’essere coinvolta in questo dibattito con responsabilità e la più stretta veracità, non con lo stile borghese sensazionalistico e pieno di menzogne, ma con provata obiettività e senza l’inutile segretezza.

 

Poi ha fatto un ripasso degli accordi approvati nella Conferenza ed ha reiterato che: “La sola cosa che potrebbe condurre a una sconfitta la Rivoluzione e il Socialismo di Cuba può essere la nostra incapacità di sradicare gli errori commessi nei più di cinquant’anni trascorsi dal 1º gennaio del 1959, con i nuovi errori che potremmo commettere nel futuro”, ma ha commentato che non è esistita ne esisterà Rivoluzione senza errori, perchè le rivoluzioni sono opera dell’attuazione e dei popoli, che non sono perfetti.

 

 

Non rinunceremo al nostro Partito!

 

 

Il Primo Segretario ha avvertito coloro che si erano illusi che la Conferenza avrebbe praticato un inizio dello smantellamento del sistema politico e sociale conquistato dalla Rivoluzione, che rinunciare al principio di un solo partito, equivarrebbe semplicemente a legalizzare il partito o i partiti dell’imperialismo nel suolo patrio, e sacrificare l’arma strategica dell’unità dei cubani, che ha reso realtà i sogni d’indipendenza e giustizia sociale per cui hanno lottato tante generazioni di patrioti, da Hatuey a Céspedes, Martí e Fidel”.

 

Senza il minimo disprezzo per gli altri paesi che hanno sistemi con molti partiti, a Cuba difendiamo il sistema del partito unico, di fronte al gioco della demagogia e del mercantilismo della politica”.

 

La Conferenza del PCC mira al

futuro per rispondere alle sfide

 

 

 

29 gennaio 2012 - www.granma.cu

 

 

Il secondo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba(PCC), José Ramón Machado Ventura, ha chiamato, ieri sabato, i partecipanti alla Prima Conferenza Nazionale dell’organizzazione a guardare al futuro per rispondere alle sfide in ogni momento. Lavoriamo con responsabilità e lo sguardo posto verso il futuro, con il proposito di rinnovare le basi del lavoro del PCC, ha detto Machado Ventura, alla presenza del Primo Segretario, Raúl Castro, in accordo con frammenti emessi dal telegiornale.

 

Nelle sue parole d’apertura della riunione che si concluderà oggi domenica, nel Palazzo delle Convenzioni, Machado Ventura ha esortato a porre il massimo impegno nell’eliminazione degli schemi mentali obsoleti e dell’inerzia nel lavoro del gruppo, di più di 800000 membri.

 

"Facciamolo con la convinzione che non si tratta di un compito congiunturale, ma di una cosa che deve costituire parte essenziale e permanente nel nostro modo d’agire, come garanzia che il PCC sarà sempre all’altezza delle sfide in ogni momento storico", ha sottolineato.

 

La missione di questa Conferenza è precisamente riassumere il frutto dei criteri di centinaia di migliaia di militanti e trasformarli in obiettivi di lavoro, per garantire il completo compimento degli accordi del VI Congresso, dell’aprile scorso.

 

La versione iniziale del documento base, pubblicata nel mese di ottobre, è statadibattuta in più di 65000 riunioni dei nuclei dal partito e nei comitati di base della UJC ed in queste riunioni sono state emesse più di un milione di opinioni.

 

Gli 811 delegati, nelle riunioni territoriali svolte nei primi giorni di gennaio, hanno analizzato le modifiche proposte al documento base, includendo cambi a 78 dei 96 obiettivi e l’incorporazione di altri cinque.

 

Machado Ventura ha reso omaggio all’Eroe Nazionale José Martí, nel 159º anniversario della sua nascita, ieri sabato 28.

 

"Per lottare per l’indipendenza, Martí fondò il Partito Rivoluzionario Cubano, senza dubbio il precursore del nostro Partito Comunista di Cuba", ha detto.

 

I partecipanti dibattono questi temi: Il funzionamento, i metodi e lo stile di lavoro del Partito; Il lavoro politico e ideologico; La politica dei quadri; Le relazioni dell’ organizzazione del PCC con l’Unione dei Giovani Comunisti (UJC) e le organizzazioni di massa.

 

 

Fare i cambi necessari, ma senza la minima concessione al nemico
Marina Menéndez Quintero

 

 

 

"La missione di questa Conferenza è riassumere il frutto dei criteri, delle opinioni e dei suggerimenti di centinaia di migliaia di militanti e far sì che si trasformino in obiettivi di lavoro, impegni e orientamenti per garantire il completo compimento degli accordi del VI Congresso del Partito e soprattutto le Tesi di Politica Economica e Sociale del Partito e della Rivoluzione", ha dichiarato il secondo segretario del PCC, José Ramón Machado Ventura, aprendo l’importante incontro dei comunisti cubani presieduto dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz.

 

Machado Ventura ha fatto questa affermazione dopo aver ricordato l’amplia discussione precedente, svolta tra la base, del progetto degli obiettivi, analizzato in previsione della prima Conferenza Nazionale del Partito, che si svolge nel Palazzo delle Convenzioni della capitale e che concluderà oggi, domenica 29.

 

Il dibattito che ha preceduto la conferenza, ha permesso di conoscere con maggior obiettività le forze e le debolezze delle strutture nella base, sia nel Partito che nella UJC, ha spiegato il membro del Burò Politico.

 

Questo grande scambio di idee costituisce una nuova opportunità per ratificare l’impegno dei comunisti cubani di andare avanti con la Rivoluzione, facendo tutti i cambi che saranno necessari, ma senza la minima concessione al nemico.

 

"Nonostante l’intenso lavoro realizzato nei nove mesi trascorsi dallo svolgimento del VI Congresso, resta molto da fare per l’implementazione degli accordi ed in particolare delle Tesi, un aspetto che presenta il compito più complesso e trascendente" ha sottolineato ancora.

 

Machado Ventura ha anche detto che questa riunione si effettua nel 159º anniversario della nascita di José Martí, come ricordo e omaggio al forgiatore dell’unità dei cubani. Questo appuntamento deve servire per onorare il suo pensiero, bastione e guida del nostro processo rivoluzionario sin dagli inizi, come ha riconosciuto da sempre Fide, dichiarandolo l’autore intellettuale della Moncada.

 

Dopo le sue parole d’introduzione, è cominciato il lavoro in quattro commissioni che oggi presteranno i loro documenti con il risultato della discussione, per dare poi spazio alla sessione di chiusura.

 

Il proposito essenziale della Conferenza che comincia

 

oggi, è approfondire il lavoro giornalistico

 

 

 

28 gennaio 2012 - www.granma.cu

 

 

La Conferenza Nazionale del Partito comincia oggi con il proposito essenziale di approfondire il lavoro giornalistico, per accelerare lo sviluppo della società e applicare le Linee economiche e sociali approvate nel VI Congresso, partendo dal concetto che non c’è ideologia senza economia.

 

Com’è stato detto nella Risoluzione del Sesto Congresso, il ruolo del Partito è decisivo in questo cruciale impegno e questo richiederà all’unisono un enorme lavoro, uno sforzo organizzativo ed un costante ed efficace lavoro ideologico, lontano da formalismi, basato in un permanente contatto con la popolazione.

 

La Conferenza, com’è stato informato, giunge preceduta da un’ampia analisi e discussione di un Documento di Base, che ha convocato tutta la militanza del Partito e dell’Unione dei Giovani Comunisti e, come ha segnalato il compagno José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario, presentando una valutazione generale nel Terzo Plenum del Comitato, questo processo ha contribuito a dimostrare le nostre forze e le vulnerabilità, ed ha riflesso la disciplina e l’unità nel seno del Partito, in coincidenza con la necessità di cambiare metodi e stile di lavoro, di liberare il rigore e l’esigenza in tutti gli ambiti della nostra società.

 

Compiendo il mandato del Sesto Congresso, tra i temi prioritari che la Conferenza deve trattare è così è riflesso nel Documento di Base discusso, vanno segnalati le modifiche nei metodi e nello stile di lavoro del Partito per precisare e consolidare il suo ruolo d’avanguardia organizzata della Rivoluzione cubana e forza dirigente superiore della società e dello Stato; la politica dei quadri, con enfasi nella promozione di donne, negri, mulatti e giovani negli incarichi di direzione, sia politici che in altre organizzazioni e istituzioni, sempre basandosi nel merito e nelle condizioni personali. Stabilire limiti di tempo nel mandato per occupare responsabilità di direzione negli organismi del Partito, a tutti i livelli.

 

Inoltre il ruolo del Partito nella direzione e nel controllo sistematico del processo d’attualizzazione del modello economico e della marcia dell’economia; il rafforzamento della democrazia interna, e rendere il lavoro del Partito sempre più dinamico, stimolando l’iniziativa e la lotta di fronte a schemi e atteggiamenti burocratici, a vecchi vizi, come l’improvvisazione, il formalismo, la falsa unanimità e l’opportunismo.

 

Altri temi sono la revisione dei concetti e dei metodi di relazione con la UJC e le organizzazioni di massa e il progetto del lavoro del Partito, per lasciare indietro pregiudizi verso il settore non statale dell’economia.

 

Sottolineando questo lavoro di perfezionamento, il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz ha sottolineato che prima d’essere obbligati a modificare la vita del Partito, va modificata la mentalità che come barriera psicologica darà più lavoro per superarla, perchè è legata a dogmi e criteri già superati.

 

 

 

Raúl presiede la Conferenza

 
Nazionale del PCC

 

 

 

Presieduta dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito, è iniziata stamattina la Prima Conferenza Nazionale dell’organizzazione.

 

Le parole d’apertura le ha pronunciate il compagno José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito.

 

Poi i delegati hanno cominciato a lavorare in quattro commissioni nelle quali si analizzano i temi contenuti nel progetto del documento base del partito, il lavoro politico e ideologico, la politica dei quadri e le relazioni con le organizzazioni del Partito con la UJC e le organizzazioni di massa.

 

La versione iniziale del documento di base della Conferenza è stata puFotos: Ismael Francisco/Cubadebatebblicata nel mese di ottobre dell’anno scorso, e da allora in più di 65000 riunioni dei nuclei del partito e nei comitati di base dell’Unione dei Giovani Comunisti, la militanza ha emesso più di un milione di opinioni sul progetto, che risultano dalle modifiche di 78 dei 96 obiettivi e dall’incorporazione di altri cinque.

 

Gli 811 delegati alla conferenza, nelle riunioni territoriali svolte nei primi giorni di gennaio, hanno analizzato le modifiche proposte al documento di base ed oggi, riuniti in quattro commissioni, danno continuità al dibattito.

 

La conferenza è stata convocata durante il VI Congresso del PCC , svolto nel mese di aprile dell’anno scorso, e la sua chiusura avverrà domani, domenica 29.

 


Comincia domani la

 

Conferenza del Partito

 

27 gennaio 2012 - www.granma.cu

 

 

La Prima Conferenza Nazionale del Partito Comunista di Cuba comincerà domani, sabato, a compimento di quanto accordato nel VI Congresso.

 

Nella conferenza si valuterà con obiettività e senso critico il lavoro dell’organizzazione. Il suo inizio questo 28 gennaio costituisce un omaggio dei comunisti cubani al nostro Eroe Nazionale José Martí, nel 159º anniversario della sua nascita.

 

Il progetto di documento base della Conferenza, la cui versione iniziale è stata pubblicata nel mese di ottobre, è stato dibattuto in più di 65000 riunioni dei nuclei del Partito e dei Comitati di base dell’Unione dei Giovani Comunisti.

 

La militanza ha emesso più di un milione di opinioni sul progetto, che risultano nelle modifiche di 78 dei suoi 96 obiettivi e dall’incorporazione di altri cinque.

 

Gli 811 delegati nelle riunioni territoriali svolte nei primi dieci giorni di questo mese, hanno analizzato le modifiche proposte.

 

Domani, riuniti nel Palazzo delle Convenzioni in rappresentanza dei più di 800000 militanti del Partito, daranno continuità alla discussione del progetto di documento.

 

È previsto che la chiusura della Conferenza avverrà domenica.