Possiamo cambiare il mondo

 

 

4.04.12 - Laura Bécquer Paseiro www.granma.cu

 

 

Nell’Isola  una delegazione comunista giovanile cilenaCome parte delle attività in saluto al 50° anniversario dell’Unione dei Giovani Comunisti, si é svolto un incontro tra gli studenti dell’Università delle Scienze Informatiche (UCI), e la delegazione di giovani comunisti del Cile, formata da Karol Cariola, segretaria generale delle Gioventù Comuniste di questo paese (JJCC); Luis Lobos, membro dell’esecutivo di questa organizzazione, e Camila Vallejo, vicepresidentessa della Federazione degli Studenti dell’Università del Cile (FECH).

 

Nella giornata sono stati presentati i libri “Podemos cambiar el mundo” prima pubblicazione di Camila Vallejo, e “Ser joven comunista, cinque volumi per la gioventù cilena”, che raccoglie il pensiero di cinque grande rivoluzionari: Salvador Allende, Gladys Marín, Pablo Neruda, Ernesto Che Guevara e Fidel Castro.

 

In una dichiarazione alla stampa i giovani hanno dichiarato coincidendo che la Rivoluzione cubana è un bastione di speranza per l’America Latina e, tra le sfide attuali per il movimento studentesco cileno, hanno segnalato la necessità d’allargare sempre più le fessure che lo stesso movimento ha saputo creare nel modello neoliberale che lacera questa nazione .

 

 

Nell’Isola una delegazione

comunista giovanile cilena

 

 

Karol Cariola , segretaria generale della Gioventù Comunista (JJCC) del Cile, Camila Vallejo e Luis Lobos, membri della Segreteria di qusta organizzazione, hanno incontrato i dirigenti della Federazione Studentesca Universitaria .FEU - nella sede della segreteria nazionale, a L’Avana.

 

L’incontro è stato il primo dell’agenda d’impegni che la delegazione cilena svolgerà nella capitale, dov’è giunta per sommarsi ai festeggiamenti per il 4 aprile, della UJC che festeggia il 50º anniversario.

 

Nella grande casa del Vedado dove ha sede la segreteria nazionale della FEU, i tre giovani dirigenti comunisti cileni Karol Cariola, Luis Lobos e Camila Vallejo, sono stati ricevuti da Carlos Rangel, presidente della più veterana organizzazione di massa dell’Isola, che ha dato loro il benvenuto.

 

Karol e Camila, molto vincolate al movimento studentesco cileno, hanno parlato della realtà dell’educazione nel loro paese, diametralmente opposta a quella di Cuba.

 

Camila Vallejo difende la lotta per

 

democratizzare l’università cilena

 

 

03.04.12 - Prensa Latina traduzione di Ida Garberi

 

 

La vicepresidente della Federazione degli Studenti dell’Università del Cile (FECH), Camila Vallejo, ha difeso oggi a L’Avana le lotte nel suo paese per implementare un’educazione superiore inclusiva ed al servizio dello sviluppo sociale.

 

In visita a Cuba a proposito delle celebrazioni per il 50° anniversario dell’Unione dei Giovani Comunisti (UJC), la dirigente considerò necessario lasciare indietro il modello educativo neoliberale del Cile, che ha qualificato come subordinato ad interessi politici ed imprenditoriali.

 

In un incontro col segretariato della Federazione Studentesca Universitaria di Cuba –la sua prima attività sull’isola dopo essere approdata la vigilia – Vallejo ha spiegato che l’obiettivo delle mobilitazioni nella nazione sud-americana è cercare di costruire un’alternativa democratica nel settore.

 

L’educazione privata normalmente si caratterizza per la persecuzione politica, gli ostacoli affinché giovani ed accademici non possano organizzarsi, fatto che dimostra che sia un’educazione pensata per riprodurre il modello imperante, ha affermato.

 

Secondo la dirigente delle Gioventù Comuniste del Cile, durante il governo dell’Unità Popolare (1970-1973), diretto da Salvador Allende, si sono fatti alcuni passi, perduti poi con la dittatura di Augusto Pinochet che ha incominciato a governare dopo un sanguinante golpe di Stato nel settembre del 1973.

 

Vallejo insieme a migliaia di giovani cileni ha primeggiato negli ultimi mesi proteste avviate ad ottenere un’università pubblica, gratuita e con qualità nell’insegnamento.

 

Vallejo afferma anche che si tratta di concepire un’educazione senza che prevalga il principio del rendimento, e con maggiore enfasi in alcuni settori - come l’umanesimo e le scienze - relazionati con un progetto di paese.

 

Sull’isola, la delegazione degli studenti cileni, compierà fino al prossimo sabato un’intensa agenda relazionata con i 50 anni dell’UJC, programma che include incontri con universitari cubani, visite ad istituzioni docenti, attività culturali e la presentazione dei libri “Essere un giovane comunista”, di Karol Cariola; e “Possiamo Cambiare il mondo”, di Camila Vallejo.

 

Durante l’incontro d’oggi con universitari della nazione caraibica, il presidente della FEU, Carlos Rangel, spiegò il funzionamento dell’organizzazione che raggruppa oltre 140 mila educandi del livello superiore.

 

Arriva oggi a Cuba Camila Vallejo

 

 

2 aprile 2012 - www.granma.cu

 

 

La dirigente universitaria cilena Camila Vallejo, una dei leader delle proteste studentesche in Cile nel 2011, arriverà questo lunedì a Cuba come invitata alla commemorazione dei 50 anni dell’Unione dei Giovani Comunisti (UJC) dell’isola, informarono mezzi locali.

 

Vallejo, di 23 anni e vicepresidente della Federazione degli Studenti dell’Università del Cile, “arriverà questo lunedì a Cuba per partecipare alle attività per il 50°anniversario dell’UJC, questo mercoledì”, ha detto Radio Rebelde.

 

Emerse che Vallejo, studente di geografia e militante comunista, “sosterrà incontri con giovani universitari, ai quali esporrà le esperienze delle giornate di lotte vissute dagli studenti” cileni.

 

Vallejo è stata una dei dirigenti nel 2011 delle maggiori proteste studentesche accadute in Cile dal ritorno alla democrazia nel 1990, esigendo un’educazione pubblica gratuita e di migliore qualità.

 

Sull’isola, Vallejo disserterà su “Il rinvigorimento dei movimenti sociali” in Cile, e presenterà il suo libro “Possiamo cambiare il mondo”, lanciato in gennaio, secondo il sito web dell’Unione dei Giornalisti di Cuba.

 

Arriverà a L’Avana insieme a Karol Cariola, segretaria generale delle Gioventù Comuniste del Cile, e Luis Lobos, addetto all’organizzazione di questo gruppo politico, hanno detto ad AFP fonti del Partito Comunista del Cile.