Dichiarazione finale del XVI incontro

europeo di Solidarietà con Cuba

 

 

13.11.12 - Traduzione a cura della redazione di El Moncada

 

 

Berlino, 9 - 11 novembre 2012


Noi 120 partecipanti all’Incontro Europeo di Solidarietà e Amicizia con Cuba, provenienti da 30 stati e 54 organizzazioni, ci rivolgiamo ai Governi europei e alle istituzioni dell’Unione Europea.


Questi dovranno richiedere al governo degli Stati Uniti del Nord America l’immediata abolizione dell’illegale e criminale blocco economico, commerciale e finanziario che gli USA stanno imponendo alla popolazione cubana da mezzo secolo. Allo stesso modo noi delegate e delegati di questo Incontro esigiamo l’immediata liberazione dei Cinque lottatori antiterroristi cubani che, da 14 anni, sono detenuti ingiustificatamente, e a causa di un processo manipolato, nelle carceri statunitensi. Inoltre reclamiamo il diritto d’ingresso negli USA per Olga Salanueva e Adriana Pérez, mogli di René González e Gerardo Hernández, alle quali fino a oggi è stato negato il diritto di visita. Si tratta dei Cinque cubani che sono stati condannati illegalmente e illegittimamente per le loro attività volte ad evitare attentati contro persone innocenti, mentre allo stesso tempo i veri terroristi come Posada Carriles possono camminare liberamente per le strade statunitensi.


Chiediamo a tutti gli Stati europei che prendano esplicitamente le distanze dall’aggressiva politica interventista dell’amministrazione statunitense che si intromette negli affari interni di Cuba, e all’Unione Europea che abbandoni la sua cosiddetta “posizione comune”. Una simile posizione non è mai stata formulata contro nessun altro popolo del mondo e non corrisponde all'opinione dei popoli d'Europa.


Esigiamo che l’Unione Europea adotti una posizione su Cuba che si basi sull’uguaglianza dei diritti e sia onesta, senza partecipare più al blocco statunitense, e che si impegni effettivamente l’abolizione dello stesso. Nel contempo, salutiamo il fatto che numerosi paesi dell’Europa abbiano ampliato le loro relazioni bilaterali con Cuba.


Nei nostri rispettivi paesi continueremo a lottare per la fine della politica europea della “posizione comune” adoperandoci contemporaneamente per lo sviluppo e l’approfondimento delle relazioni bilaterali di detti paesi con Cuba. Allo stesso modo ci impegneremo instancabilmente per il ritorno nella loro Patria di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, René González e Antonio Guerrero.


Inoltre, richiediamo all’Unione Europea che termini la sua politica di doppia morale e chieda con fermezza la chiusura del campo di concentramento statunitense nel territorio della base navale di Guantanamo e la restituzione di questo territorio al popolo cubano, proprietario legale dello stesso.


Nel pieno della grande crisi economica del capitalismo mondiale, del neoliberismo e del sistema finanziario internazionale, Cuba e l’Alleanza Bolivariana dei Popoli di Nuestra America (ALBA) stanno mostrando una nuova prospettiva di sviluppo che apre la strada verso un mondo giusto e pacifico, che va oltre il dominio dei mercati finanziari, oltre la competizione e la competitività capitalista e oltre i Trattati di Libero Commercio, che sono una forma di nuova colonizzazione. Cuba, con le sue conquiste sociali, ecologiche e umane e con la sua solidarietà internazionalista, sta mostrando questa alternativa. In Venezuela, Bolivia, Ecuador, Nicaragua e negli altri paesi membri dell’ALBA, si sono ottenuti successi notevoli nella lotta alla povertà. Con l’appoggio di Cuba, in Venezuela e in Bolivia è stato eliminato l’analfabetismo ed è stato istituito un servizio sanitario anche per i più bisognosi. Questo è stato possibile perché il socialismo cubano ha dimostrato che i paesi poveri, nonostante le condizioni estremamente difficili, si possono sviluppare con la costruzione di uno stato sociale, mentre il sistema di mercato predica all’umanità che tale Stato sociale è un ostacolo che rende impossibile la ripresa economica dalla crisi. Questo dimostra quanto enorme sia stato il risultato raggiunto dalla società cubana che non lascia nessuno privo di protezione ma garantisce una vita con dignità e giustizia per tutti. Cuba e il processo progressista in America Latina devono essere un impulso per le sinistre anticapitaliste e alle altre forze progressiste in Europa. Cuba ci dimostra anche che la politica deve essere internazionalista e che devono essere cambiate le forme irrazionali di vita e di consumismo, poiché la qualità della vita si basa sulla conoscenza e sulla cultura.


Appoggiamo la creazione della CELAC come un ulteriore passo verso l’integrazione latino americana e caraibica.


Ci rallegriamo per la rielezione di Hugo Chávez a Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Questa è stata una grande vittoria per la Rivoluzione bolivariana e per tutti quelli che vogliamo continuare il processo di sviluppo del socialismo, nel XXI secolo.


Noi delegati del XVI Incontro Europeo di Solidarietà con Cuba, proponiamo a tutte le organizzazioni che fanno solidarietà di appoggiare i programmi e le azioni elaborati dai tre Gruppi di Lavoro (Libertà per i Cinque, Contro la Posizione Comune della U.E., Politica Mediatica) implementandoli mediante le attività nei rispettivi paesi.

Viva Cuba Socialista!
Viva la Solidarietà Internazionalista!
Libertà per i Cinque!

Approvato all’unanimità a Berlino, Repubblica Federale Tedesca,
l’undici novembre duemiladodici.

 

 

Inaugurato in Germania il XVI Incontro

Europeo di Solidarietà con Cuba

 

 

10.11.2012 - Lioman Lima Padrón www.granma.cu

 

 

Il XVI Incontro Europeo di Solidarietà con Cuba è cominciato in Germania con la partecipazione di 140 delegati di 31 paesi che dibatteranno per due giorni - oggi sabato 10 e domani, domenica 11 - temi sulle relazioni bilaterali e le sulle azioni politiche.

 

Il cronogramma prevede che i delegati centreranno le discussioni sulla campagna per la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani ingiustamente reclusi negli Stati Uniti, sulla Posizione Comune dell’Unione Europea verso Cuba e sul ruolo dei grandi media di comunicazione verso l’Isola.

 

Il gruppo che dibatterà questo tema sarà composto da vari giornalisti tedeschi ed europei, ha spiegato la Rete di Solidarietà a Prensa latina.

 

Stanotte, in una conferenza, si parlerà delle relazioni tra Cuba e l’Europa, con la partecipazione dei rappresentanti dei Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea, Sinistra Verde Nordica e del Parlamento Europeo.

 

In un’intervista data a Prensa Latina, la direttrice dell’Istituto Cubano d’Amicizia con i Popoli - ICAP - Kenia Serrano, ha sottolineato l’importanza del movimento di solidarietà per la sua nazione.

 

"La solidarietà internazionale con Cuba è sempre stata un elemento fondamentale per dimostrare che Cuba non è sola e che non sono mai riusciti ad isolarla", ha detto.

 

“La solidarietà ha aiutato a far sì che Cuba, nonostante gli importanti cambiamenti politici avvenuti in Europa agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso, non solo è sopravvissuta, ma continua nella costruzione del socialismo”, ha aggiunto.

 

Kenia Serrano ha informato che esistono 800 organizzazioni di solidarietà con Cuba nei paesi europei, che formano un movimento che vede nell’Isola un esempio di dignità e un’alternativa per a paesi in via di sviluppo”, ha concluso.