Il 2013 sarŕ decisivo nella lotta

per la liberazione ei Cinque

 

 

25.12.2012 - Luisa María González www.granma.cu

 

 

Il 2013 sarŕ decisivo nella lotta per la liberazione dei Cinque cubani antiterroristi reclusi negli Statu Uniti ha affermato Mirta Rodríguez, madre di uno di loro, Antonio Guerrero.

 

Mirta Rodríguez ha detto che č necessario coordinare nuove azioni per ottenere il ritorno a Cuba di Ramón Labańino, Fernando González, Gerardo Hernández, René González e suo figlio Antonio, durante un incontro con i membri del contingente numero 55 di una Brigata Nordica di Solidarietŕ con l’Isola.

 

Inoltre ha chiamato a rompere il muro di silenzio che circonda il caso, muro che esiste negli Stati Uniti dove la maggioranza dei cittadini ignora la situazione, con il proposito di mobilitare l’opinione pubblica a favore della causa.

 

La madre di Antonio Guerrero ha definito prioritario il lavoro per giungere al presidente nordamericano, Barack Obama, che ha la facoltŕ di firmare un indulto.

 

Inoltre ha riferito che ancora non č giunta una risposta al ricorso legale presentato dalla difesa, con le prove che documentano che il Governo degli USA ha pagato forti somme di denaro a circa 80 giornalisti per far sě che creassero un clima ostile attorno al caso e influissero sulla decisione della giuria.

 

Vari brigatisti nordici hanno espresso la loro solidarietŕ e l’appoggio a Mirta ed hanno commentato alcune delle iniziative che realizzano nei loro paesi per contribuire alla liberazione dei Cinque.

 

Il presidente dell’Associazione di Amicizia Svezia-Cuba, Martin Osterlin, ha segnalato che stanno sperimentando nuove iniziative, come la realizzazione di viaggi negli Stati Uniti, per espandere il movimento di solidarietŕ dal loro paese al territorio nordamericano.

 

La Brigata Nordica, formata da giovani e professionisti di Svezia, Norvegia, Finlandia, Regno Unito, Belgio, Danimarca, Germania, Irlanda e altri paesi dell’area scandinava e del nord dell’Europa, č giunta nell’Isola agli inizi di dicembre e rimarrŕ a Cuba sino al 5 gennaio.

 

Coordinato dall’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP), il programma della Brigata ha compreso anche attivitŕ come la partecipazione al Falň dell’ Amicizia ed ha contribuito a lavori agricoli in maniera volontaria.