Vittime

 

Per non dimenticare
 

Il crimine delle Barbados

 

 

6 ottobre 2012 -Dal libro “La storia mai raccontata”, pubblicato dalla Capitán San Luís, edizione in italiano, traduzione Gioia Minuti www.granma.cu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cuba non dimentica
 

Corone di fiori a nome di Fidel, Raúl e il popolo di Cuba, il movimento sportivo e l’Aeronautica Civile sono state poste nel Pantheon che custodisce i resti delle vittime dell’ attentato all’aereo della Cubana de Aviación, in commemorazione del Giorno delle Vittime del Terrorismo di Stato

 

08.10 - “Trentasei anni sono un periodo troppo lungo d’impunità. Non abbiamo il diritto di dimenticare, nè di riposare mentre i veri terroristi camminano liberamente per le strade di Miami e Cinque uomini giusti e degni non possono baciare i loro figli, le mogli e le madri...”

Questa affermazione l’ha fatta sabato mattina, 6 ottobre, Yuniasky Crespo Baquero, prima segretaria dell’Unione dei Giovani Comunisti (UJC), parlando nel luogo dove riposano i resti delle vittime del terrorismo, nel cimitero di Colón.

“A coloro che c’invitano a dimenticare possiamo solo dire che tutti quelli che sono morti potevano essere nostro padre e uno qualsiasi che muore potrebbe essere nostro figlio”, ha aggiunto.

La dirigente giovanile ha ricordato che il Consiglio di Stato ha stabilito il 6 ottobre come Giorno delle Vittime del Terrorismo di Stato, ricordando l’abominevole crimine di Barbados, che spezzò la vita di 73 persone innocenti e che: “Questo è un momento in cui si rende omaggio alle migliaia di cubani che in più di cinquantenni sono morti o sono rimasti mutilati per via delle azioni di terrorismo”.

Corone di fiori a nome di Fidel, Raúl e il popolo di Cuba, il movimento sportivo e l’Aeronautica Civile sono state poste nel Panteon che custodisce i resti delle vittime dell’ attentato all’aereo della Cubana de Aviación, in commemorazione del Giorno delle Vittime del Terrorismo di Stato e di altre azioni criminali perpetrate contro il popolo cubano.

“Noi familiari delle vittime del terrorismo di Stato, non interromperemo questo impegno per far sì che si faccia giustizia”, ha detto Miguel Borrel Alfonso, nipote di Demetrio Alfonso, una delle vittime dell’attentato.

“Signor presidente Obama: ancora una volta reclamiamo la sua attenzione e la sua azione.

Posada Carriles dev’essere giudicato come terrorista, mentre i Cinque non devono restare più nemmeno un attimo in territorio nordamericano”. ha segnalato Borrel Alfonso.

Hanno partecipato alla cerimonia i membri del Burò Politico, Esteban Lazo e Mercedes López Acea, vicepresidente del Consiglio di Stato e prima segretaria del Partito a L’Avana, rispettivamente, Olga Lidia Tapia, membro della Segretaria del Comitato Centrale del Partito e Gladys Bejerano, vicepresidentessa del Consiglio di Stato, tra i vari dirigenti, con familiari delle vittime del terrorismo e dei Cinque Eroi.

Il 6 ottobre del 1976 giunse all’aeroporto internazionale Seawell di Barbados un DC-8 della linea aerea Cubana de Aviación, che stava effettuando il volo Cu- 455. Erano le 11.21. Cinquantaquattro minuti dopo l’aereo decollò con destinazione Giamaica. Alle 12,23 avvenne un’esplosione nell’aereo che s’incendiò e dopo cinque drammatici minuti cadde in mare.

 

Non ci furono sopravvissuti.

 

Settantatre morti: 57 cubani, 11 guyanesi e 5 nord coreani. Tra i morti c’era la squadra giovanile di scherma di Cuba che poche ore prima aveva vinto il Campionato Centro Americano a Caracas.

 

“ Seawell! Seawell ... Cu-455 ! “Cu-455 ..Seawell

“C’è stata un’esplosione e scendiamo immediatamente!Abbiamo il fuoco a bordo! Chiudete la porta! Chiudete la porta”! “ Stiamo bruciando con intensità”!

“ Questo è peggio! Avvicinati all’acqua! Felo, avvicinati all’acqua!”

“ Cubana, qui è Cariwest 650. Vi possiamo aiutare in qualche modo?”

“ Cubana, qui è Cariwest 650. Vi possiamo aiutare in qualche modo?”

“ Cubana, qui è Cariwest 650. Vi possiamo aiutare in qualche modo?”

 

“Quando muoiono piloti cubani, diplomatici o membri delle loro famiglie a me non dispiace, la morte di queste persone mi rallegra sempre”. Guillermo Novo Sampoll, in un’intervista concessa per errore alla pubblicazione sovietica Literatura Gaceta.

 

“Hernan Ricardo aveva tutta la mia fiducia” scrive Luis Posada Carriles nel suo libro ‘Los caminos del guerrero’, a pagina 210.

 

- Dichiarazioni di Freddy Lugo e di Hernán Ricardo:

 

Commissariato Generale Calle San Vicente, Puerto España, Trinidad

Mercoledì 26 ottobre del 1976, Dennis Elliot Ramdwar, dichiara:

“Io sono un Commissario Aggiunto del Servizio di Trinidad e Tobago. Giovedì 7 ottobre del 1976 due (2) uomini che hanno detto di chiamarsi José Vaquez Garcia e Freddy Lugo sono stati portati al Commissariato Generale dal Commissario Assistente Burroughs e da un gruppo di ufficiali della polizia.

Il commissario assistente Burroughs mi ha fatto rapporto. In conseguenza di quanto il Sig. Burroughs mi ha detto, alle ore 20.00 del giorno 8 ottobre del 1976 io ho interrogato un uomo che ha detto di chiamarsi José Vasquez Garcia, alla presenza del Sovrintendente Superiore Gordon Waterman, Capo del Dipartimento d’investigazioni criminali; del No. 6823 Caporale Oscar King del Dipartimento speciale e di Miss Joy Kelshall, che hanno fatto da interpreti”.

 

Dichiarazioni di Freddy Lugo e di Hernan Ricardo:

 

“che volevo che mi spiegasse quello che sapeva sulla faccenda e gli ho chiesto di dichiarare. Mi ha riferito la dichiarazione annessa, che è contrassegnata D.R.I. per la sua identificazione. Detta dichiarazione è datata 9 ottobre del 1976.

In questa dichiarazione José Vasquez Garcia mi ha detto che il suo nome esatto era – il corretto - Hernan Ricardo Lozano Cedola No. 3821507 e che il suo passaporto era tutto falso, meno la fotografia.

“Sabato 9 ottobre del 1976 ho interrogato Freddy Lugo. Mi sono identificato e l’ho informato che stavo investigando sull’incidente del volo CU-455 della Cubana.

 

-Dichiarazioni di Freddy Lugo e di Hernan Ricardo:

 

“A venti minuti dal decollo Hernan si alzò e andò al bagno e passarono più o meno quattro minuti, poi la hostess dell’aereo passò al mio fianco di fretta e bussò alla cabina del pilota e poi non, so se fu il pilota o il copilota che uscì, la hostess gli disse qualcosa e quindi andarono rapidamente verso il fondo dell’aereo e vidi che l’uomo dava tre colpi a una porta; di ritorno verso il suo sedile venne Hernan e mi sembrò in maniera molto nervosa, mi schiacciò i piedi. Poi passò il pilota e quindi Hernan mi disse che era rimasto bloccato nel bagno e che il pilota aveva dovuto aprire la porta. Gli dissi come aveva fatto e che se era quella la porta, non era difficile aprirla. Hernan mi disse che non lo sapeva, che si era innervosito e allora gli dissi che era così facile che gli avevano aperto da fuori; poi lui rimase nervoso per tutto il viaggio. Si mise a leggere un giornale, ma poi si coperse il viso con le pagine e io mi misi a chiacchierare con uno sportivo che era lì nell’aereo...

Che cos’è successo quando siete scesi da quell’aereo a Barbados? Quando l’aereo è atterrato e non avevano ancora aperto la porta d’uscita, Hernan fu il primo che lasciò il suo posto e scese passandomi davanti(...)

 

-Dichiarazioni di Freddy Lugo e di Hernan Ricardo:

 

“Alle 3,15 di sabato 16 ottobre del 1976, Freddy Lugo chiese di vedermi in presenza del Sovrintendente Superiore Gordon Waterman, del sergente Anthony Jack, No. 5133; del caporale Oscar King, No. 6823 e di Miss Joy Kelshall. Ricevetti Lugo nel mio ufficio. Mi disse che aveva pensato alla cosa nuovamente e che desiderava dirmi la verità sull’incidente dell’aereo della Cubana.

Presi tutte le misure adeguate con le norme giuridiche di Trinidad e Tobago e quindi feci la dichiarazione che fu anche trascritta. Questa dichiarazione è marcata come annesso D.R.9 e datata 16 ottobre del 1976. In questa dichiarazione volontaria, Lugo mi disse d’essere convinto che Hernan Ricardo era colui che aveva messo la bomba nell’aereo. Mi disse che Ricardo gli aveva riferito in aereo da Caracas a Trinidad che lui, Ricardo, avrebbe fatto saltare in aria un aereo della Cubana. Nella stessa dichiarazione disse che, mentre andavano con un taxi dall’Holiday Inn Hotel verso l’aeroporto di Piarco Trinidad, RICARDO gli aveva ripetuto con molta determinazione che avrebbe fatto esplodere un aereo della Cubana (...)

 

-Dichiarazioni di Freddy Lugo e di Hernan Ricardo

 

“Domenica 17 ottobre del 1976, alle 18,30 Ricardo chiese di vedermi. Questa volta io ero in compagnia del Sovrintendente superiore Waterman, dell’ispettore Headley, del sergente Jack, del caporale King e della signorina Joy Kelshall. Mi disse che mi voleva parlare in confidenza e chiese che il sovrintendente Waterman, Hadley e Jack uscissero dall’ufficio.

Questi signori uscirono. Allora mi disse: Che il (...) Che il nome El Condor è una facciata di un gruppo chiamato El Corou, che è l’abbreviazione di Commando d’Unità dell’Organizzazione Rivoluzionaria. Che il capo di El Corou era ORLANDO BOSCH, conosciuto anche come Signor ORLANDO e alcune volte come Signor PANYAGUA. Che LUIS POSADA CARRILES era il capo di una ditta nota come Investigaciones Comerciales y Industriales C.A. Che LUIS POSADA CARRILES era il capo e patron di questa agenzia.

 

-Dichiarazioni di Freddy Lugo e di Hernan Ricardo

 

“Lui proseguì e mi disse che se io usavo la mia mentalità di poliziotto mi sarebbe apparso chiaro chi fu a sabotare l’aereo. Io gli dissi che credevo di sapere chi aveva commesso il crimine. Lui dubitò per un istante e poi guardandomi disse, ripetendo, che era una grande confidenza, che Lugo e lui avevano messo la bomba. Mi chiese un foglio di carta e di proprio pugno scrisse personalmente e descrisse i passi che si devono eseguire prima di mettere una bomba, collocandola in un aereo e come si fa a far scoppiare una bomba al plastico. Questo documento è marcato D.R. 12. Sul retro del documento lui disegnò uno schema della bomba e del detonatore e descrisse (...)

 

Dichiarazioni di Freddy Lugo e di Hernan Ricardo

 

“Con una specie di matita con prodotti chimici che si può programmare per 8 minuti, 45 minuti, un’ora, due ore, tre ore, otto ore, dodici ore e 24 ore. Disse che i detonatori fatti a matita erano di vari colori, secondo il tempo programmato per l’esplosione. Prese una matita dalla mia scrivania e mi disse che somigliava a uno dei detonatori che m’aveva descritto. Disse che un certo prodotto chimico si iniettava in tubo di dentifricio vuotato precedentemente. La matita stava nella giusta posizione. Continuò e mi disse che sapeva tutto quello che riguardava l’organizzazione Corou. Mi chiese un altro foglio di carta e disegnò l’organigramma dell’organizzazione. Questo documento è contrassegnato D.R. 13. Lui mi disse che aveva (...)

 

-Dichiarazioni di Freddy Lugo e di Hernan Ricardo:

 

“Poi fece varie rivelazioni in relazione alle operazioni della CIA. Continuò dando una dettagliata relazione su come era stata collocata la bomba nel settembre del 1976 alle 10.00, nell’ufficio del consolato della Guyana, a Puerto España, da OLEG GUITON RODRÍGUEZ DE LA SIERRA TRATAIKOEF e un altro membro delle organizzazioni. Continuò e disse che era una bomba da una libbra (450 grammi) di C4 che era stata usata per quell’azione (...) Poi specificò che il capo, la testa pensante di El Corou era Orlando Bosch, conosciuto anche come Signor Orlando o Orlando Panyagua e che Luis Posada era il capo (quello che comandava) dell’ICI, Investigaciones Scientificas Industriales. LOZANO rivelò anche che Posada aveva tre passaporti: uno ufficiale degli USA, un passaporto falso venezuelano e uno autentico venezuelano.

 

- Dichiarazioni di Freddy Lugo e di Hernan Ricardo

 

“Il 25 ottobre del 1976 andai a vedere Hernan Ricardo Lozano su sua richiesta e durante la conversazione mi disse che lo avevano pagato venticinque mila dollari (25000) per il lavoro. Lui ne aveva ricevuto sedicimila (16000) e Lugo 8000 (ottomila). Gli altri mille dollari erano stati spesi in vario modo...”.