Provocazioni

 

Oltraggeranno Martì, a

 

Miami, il prossimo sabato

 

 

28 gennaio 2012 - di Edmundo Garcia  http://cambiosencuba.blogspot.com/

 

 

Agli estremisti di Miami non era sufficiente  preparare banchetti per quanti  politicanti promettano di porre fine al governo cubano e ai suoi leader. Non era sufficiente chiedere la benedizione per protettori di terroristi che hanno attentato contro la sicurezza del popolo e dei visitatori dell'isola. Non era sufficiente comparare Antonio Maceo o Mariana Grajales a qualche  improvvisato parvenu arrivato a Miami parlando male dei medici della sua Patria, degli atleti della sua Patria, dei maestri della sua patria. A quanto pare non erano soddisfatti di tutto questo e hanno preparato un mostruoso insulto all'Apostolo di Cuba, José Martí per sabato 28 gennaio, il giorno della sua nascita.


Ogni quindici minuti, nella caverna di Miami di Radio Mambi, il presentatore Armando Perez Roura enfatizza la voce in un ridicolo spot commerciale per invitare ad un imbarazzante incontro, alle tre del pomeriggio di quel giorno, in un teatro a Miami.  L'imbarazzante, l'oltraggiante è perché, in nome di Martì, il servile presentatore vuole guadagnar punti con i capetti della mafia anticubana. Ogni dodici o quindici minuti l'unto di Perez Roura, dopo aver citato male Martì e sviato sulla sua ideologia, diventa viscido e  ripete, senza importagli  del rispetto: "Non c'è data più importante per i cubani di quella della nascita di José Martí, per questo stiamo convocando al Teatro Artime dove anche daremo il nostro sostegno ai combattenti
Luis Posada Carriles, Gaspar Jiménez, Guillermo, Pedro Remón, Cesar Matamoros e José Hurtado, che il regime comunista vuole rispedire a Panama perché nuovamente li processino".


Il collegamento di José Martí con questa banda è talmente offensivo che a Miami si commenta che perfino la congressista
Ileana Ros-Lehtinen ha detto che non prometteva di partecipare all'infamia perché, quel giorno, andava a dare un'intervista a Fox News sulle elezioni e inoltre deve parlare a un tributo a Marco Rubio. Lo dice perché calcola la dimensione dello scandalo, ma sappiamo che starà lì, insieme al congressista Mario Diaz-Balart e suo fratello Lincoln. E con David Rivera, che è invitato solo a queste cose.

 

Oltre a loro e la corte di torturatori e assassini che vanno a omaggiare, non credo che assisteranno molte altre persone. I buoni cubani di Miami ricorderanno Marti nelle loro case, nei parchi, nelle passeggiate, con le loro famiglie e amici. Lontano da questa connubio di candidati al letamaio della storia, di coloro di cui la Patria non ha bisogno, di coloro che non hanno ritorno.


L'oltraggio a José Martí preparato per sabato prossimo a Miami non ha niente da invidiare alla viltà di quei marines USA che, nel 1949, profanarono il monumento all'Apostolo  nel Parco Centrale di Havana urinandogli sopra. E' uguale per oscenità ciò, che ora, promuove Radio Mambi. Curiosamente è la stessa stazione dove ogni giorno Antúnez si vanta di patriottismo, dove Yoani Sánchez esaspera la comunità cubana di Miami riportando crimini e bambini intrappolati sotto le macerie di un crollo, la stessa stazione in cui Martha Beatriz Roque fa previsioni fatali sull'economia cubana e gongola raccontando i problemi quotidiani dei suoi vicini.