No ingerenze

 

 

Condanna contro lo spagnolo coinvolto

in un incidente stradale

 

 

16.10.2012 www.cubadebate.cu traduzione di Ida Garberi

 

 

La Prima sala del Procedimento Penale di questo Tribunale di granma ha dettato sentenza dichiarando Carromero responsabile del delitto di Omicidio Colposo, in occasione di condurre il veicolo per la via pubblica.

 

Angel Carromero

“Dopo aver analizzato un ampio materiale probatorio ed il compimento delle garanzie legali stabilite, secondo la gravità dei fatti in cui si è prodotta la deplorevole morte di due persone come conseguenza della sua condotta imprudente, abbiamo imposto la sanzione di quattro anni di reclusione”, precisa la fonte.

 

Questa decisione giudiziale può essere impugnata tanto per l’accusato come per il pubblico ministero mediante un ricorso in cassazione davanti alla Sala del Procedimento Penale della Corte Suprema Popolare.

 

Carromero ha subito un giudizio orale e pubblico nella città di Bayamo - 744 chilometri all’oriente della capitale – in si sono presentate le prove documentali, dei periti e si sono proposte le sentenze dell’accusa e della difesa.

 

In presenza del console generale della Spagna in Cuba e di mezzi di stampa nazionali e stranieri, l’accusato ed il suo avvocato hanno esposto gli elementi che hanno considerato opportuni, in sintonia con le garanzie previste nella Legge del Procedimento Penale vigente sull’isola, ha concluso la fonte.

 

 

"autista di Paya" conoscerà la

sentenza entro dieci giorni

 

 

 06.10,2012 - www.contrainjerencia.com/

 

 

Il processo allo spagnolo Angelo Carromero si é concluso questa notte dopo quasi undici ore di seduta in un tribunale provinciale installato nella città orientale di Bayamo.

La procura cubana ha mantenuto la sua richiesta di una pena detentiva di sette anni per Carromero per un reato  di "omicidio colposo" come conducente del veicolo che ha ucciso gli oppositori Oswaldo Paya e Harold Cepero.

Nel presentare le sue conclusioni, la procuratrice cubana Isabel Bárzaga
ha attribuito a Carromero tutta la responsabilità dell'incidente per l'eccesso di velocità (tra 100 e 132 chilometri all'ora, secondo gli esperti) e per non rispettare, tra gli altri, un segnale precedente che informava che parte della strada era in costruzione.

La rappresentante dell'accusa ha ricordato gli antecedenti d'infrazioni stradali del giovane in Spagna (45 multe e tre di loro per eccesso di velocità) e ha aggiunto che questa storia lo rende un conducente "spericolato".

"Siamo in presenza di una persona francamente spericolata" come pilota, ha sottolineato  la procuratrice che considera che con questi antecedenti la condotta di Carromero al volante non può essere considerato come fatto "isolato", ma "abituale".

Da parte sua, l'avvocata cubana del giovane spagnolo, Dorisbel Rojas, ha sostenuto che Carromero non è responsabile della causa che gli si imputa e secondo il legale furono principalmente le cattive condizioni del tratto stradale in riparazione dove si verificò l'incidente e la sua scarsa segnaletica.

Secondo i calcoli che la difesa dice di aver controllato con alcuni esperti, Carromero viaggiava ad una velocità al di sotto di quella che segnalano gli esperti del pubblico ministero.

Concluso il processo, il giudice dovrà emettere la propria sentenza entro i prossimi dieci
giorni lavorativi.

 

 

Cuba: “chofer de Paya” conocerá sentencia dentro de diez días

El juicio del español Ángel Carromero concluyó esta noche y quedó visto para sentencia tras casi once horas de sesión en un tribunal provincial instalado en la ciudad oriental de Bayamo.
La fiscalía cubana mantuvo su petición de una pena de prisión de siete años para Carromero por un delito de “homicidio imprudente” como conductor del vehículo que ocasionó la muerte a los opositores Oswaldo Payá y Harold Cepero.
En la presentación de sus conclusiones, la fiscal cubana Isabel Bárzaga atribuyó a Carromero toda la responsabilidad del accidente por circular a exceso de velocidad (entre 100 y 132 kilómetros por hora, según los peritos) y por no atender entre otras, una señal previa que informaba de que esa parte de la carretera estaba en obras.
La representante del ministerio público recordó los antecedentes de infracciones de tráfico del joven en España (45 multas y tres de ellas por exceso de velocidad) y agregó que este historial le convierte en un conductor “temerario”.
“Estamos en presencia de una persona francamente temeraria” como conductor, recalcó la fiscal, quien considera que con ese antecedente la conducta de Carromero al volante no puede considerarse como un hecho “aislado” sino “habitual”.
Por su parte, la abogada cubana del joven español, Dorisbel Rojas, defendió que Carromero no es responsable de las causas que se le imputan y que según la letrada fueron principalmente las malas condiciones del tramo de la carretera en obras donde se produjo el accidente y su deficiente señalización.
Según los cálculos que la defensa dice haber revisado con diferentes expertos, Carromero circulaba a una velocidad inferior a la que señalan los peritos del ministerio fiscal.
Finalizado el juicio, el tribunal deberá emitir su sentencia dentro de los próximos diez días hábiles.

 

 

Fissato il processo per il cittadino

spagnolo coinvolto in un incidente mortale

 

 

18.09.12 - www.granma.cubaweb.cu

 

 

Angel Carromero

Il Tribunale Provinciale Popolare dell’orientale provincia cubana di Granma ha fissato per il prossimo 5 ottobre l’inizio del giudizio orale e pubblico dello spagnolo Angel Francisco Carromero, coinvolto in un incidente dove persero la vita due persone.

 

Il giudizio comincerà alle 09:00, ora locale, nella città di Bayamo - 744 chilometri all’oriente di questa capitale – e corrisponde alla causa numero 455 del 2012, eseguita per il delitto di omicidio.

 

Nella stessa è accusato Carromero, autista dell’automobile implicata in un incidente successo il passato 22 luglio nel chilometro 724 della strada Las Tunas-Bayamo.

 

In un’intervista alla fine di luglio, l’accusato ha fatto dichiarazioni che coincidevano con la versione dei periti e testimoni oculari del fatto, che hanno stabilito come causa dell’incidente l’eccesso di velocità.

 

 

Svedese ha consegnato quattromila euro

ad organizzazione illegale a Cuba

 

 

31.07.2012 - con informazioni di Prensa Latina  traduzione di Ida Garberi

 

 

Lo svedese Jens Aron Modig, coinvolto in un incidente di transito con saldo di due morti, ha rivelato che ha consegnato quattromila euro ad un’organizzazione illegale in violazione delle leggi cubane.

 

“Non realizziamo questo tipo di finanziamento ad organizzazioni in altri paesi”, ha riconosciuto Modig in una conferenza stampa con i giornalisti nella Direzione di Relazioni Internazionali e Cooperazione del Ministero dell’Interno.

 

Spiegando che questo è il suo secondo viaggio nel paese caraibico, il presidente della Gioventù Democratica Socialista Svedese del Partito Democratico Cristiano ha assicurato che entrambi si sono svolti con istruzioni del dipartimento internazionale dell’organizzazione politica.

 

Lo svedese ha assicurato che tra gli obiettivi del suo viaggio si trovavano quello di riunirsi con Oswaldo Payà, dirigente di un’organizzazione illegale, e deceduto nell’accidente nella provincia orientale di Granma, a circa 800 chilometri da qui.

 

Doveva riunirsi anche con membri del movimento di Payà ed appoggiarlo in qualche viaggio che volesse fare ed accompagnarlo.

 

“Voglio scusarmi per essere venuto a questo paese per realizzare attività illecite”, ha continuato Modig, che interrogato per la stampa sulla questione, ha detto che le sue scuse erano oneste.

 

In questo caso le mie scuse sono oneste, tutti i cubani che ho trovato sono stati gentili, mi hanno trattato bene. Questa è la mia risposta.

 

“Ho capito quanto grave erano le attività realizzate quando parlai con la polizia”, ha manifestato il politico, che già nel 2009 consegnò denaro e strumenti ai giornalisti controrivoluzionari, d’accordo con le sue stesse dichiarazioni.

 

Riferendosi all’incidente del passato giorno 22, Modig ha espresso che non ricorda di avere visto un’altra auto coinvolta nel tragico avvenimento.

 

 

Spagnolo sollecita ad evitare uso politico

dell’incidente automobilistico a Cuba

 

 

 

Lo spagnolo Angel Carromero ha sollecitato l’opinione pubblica internazionale ad evitare di usare per fini politici l’incidente di transito che ha sofferto nell’orientale provincia cubana di Granma, con il saldo di due persone morte.

 

“Chiedo alla comunità internazionale che si concentrino nel tirarmi fuori da qui e non ad utilizzare l’incidente di transito - che aveva potuto succedere a qualunque altra persona – con fini politici”, ha detto Carromero in un video per i giornalisti.

 

Durante l’intervista, il dirigente giovanile del Partito Popolare, della Spagna, ha negato che qualche altro veicolo lo colpisse nella parte posteriore dell'auto che stava conducendo, il passato 22 luglio, quando sono deceduti i cubani Harold Cepero ed Oswaldo Payà, membri di un’organizzazione illegale.

 

Le dichiarazioni di Carromero coincidono con la versione dei periti e dei testimoni oculari cubani che hanno stabilito come causa dell’incidente l’eccesso di velocità.

 

“L’ultima volta che ho guardato il contachilometri andavo ad 80 all’ora” ha detto l’autista dell’auto dopo spiegare che non faceva attenzione al contachilometri quando è successo l’incidente a circa 800 chilometri de L’Avana, dove era arrivato il passato giorno 19 con visto da turista.

 

“Semplicemente continuavo a condurre, ho notato un buco sulla strada e ho preso le precauzioni di qualunque automobilista di azionare il freno, ho perso il controllo e non ricordo di avere visto dei segnali”, ha spiegato nel video di poco più di cinque minuti.

 

Mentre, il suo accompagnatore, lo svedese Jens Aron Modig, riferì che ha alcuni vaghi ricordi dell’incidente, perché stava dormendo durante parte del viaggio.

 

“Il primo ricordo che ho dell’incidente è che avevamo perso il controllo dell’auto, e già fuori dalla strada, avanzava contro un albero, ed a partire da questo momento, tutto é rimasto bianco”, ha manifestato.

 

Nel secondo ricordo, ha aggiunto, mi trovavo in una specie di ambulanza ed il terzo quando sono arrivato all’ospedale.

 

“Ho visto una nuvola di polvere, poco dopo che un’auto mi ha superato a tutta velocità”, ha segnalato Josè Antonio Duque, che ha ricordato che ha visto l’incidente mentre stava entrando nel suo campo di riso.

 

“Ho corso, ho buttato di lato la bicicletta e sono andato ad aiutare a tirare fuori i feriti” ha affermato Duque, un lavoratore dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche.

 

I media occultano dato chiave nell'incidente di Payà:

il funzionario spagnolo è responsabile

 

 

25.07.12 - http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/

 

 

I media in Spagna e Miami, che hanno dato spazio a tutte le speculazioni sull'incidente in cui é deceduto Oswaldo Paya, non hanno voluto accorgersi di una informazioni rivelatrice fornita da un cablo dell'agenzia EFE che solo é stata riprodotta da elmundo.es e evidenza che il funzionario del Comune di Madrid e leader del Partito Popolare, che guidava l'auto in cui stava viaggiando Paya, è il responsabile dell'incidente, per sua stessa ammissione.

 

Il dato, nascosto dai media come El País e El Nuevo Herald che hanno diffuso molti articoli cercando di seminare dubbi sull'incidente, è in due frasi di un cablo di EFE riprodotto da elmundo.es: "Secondo le dichiarazioni di Carromero, non vide un segnale stradale per ridurre la velocità. Per questo motivo perse il controllo del veicolo ed è caduto giù per una scarpata"; il neretto sono de elmundo.es.

 

El Herald, ansioso di "informare" circa l'incidente ha utilizzato, come corrispondente al fatto, una foto di un mese fa che una pubblicazione, finanziata dai governi degli Stati Uniti e Spagna, come Diario de Cuba, ha cercato di attribuire ad una falsa pagina del Partito Comunista di Cuba, ma né El Herald né i funzionari del Diario di Cuba sono stati in grado di accorgersi di una dichiarazione che annulla tutte le loro speculazioni.

 

Sotto il PrintScreen con il risultato nella ricerca di Google News, in cui vi é un solo risultato - quello di elmundo.es - per le due frasi di cui sopra.

 

 

 

 

Medios ocultan dato clave en accidente de Payá: funcionario español es responsable

Los medios de comunicación de España y Miami, que han dado espacio a todas las especulaciones sobre el accidente en que falleció Oswaldo Payá, no han querido enterarse de una reveladora información aportada por un cable de la agencia EFE que sólo ha reproducido elmundo.es y evidencia que el funcionario del ayuntamiento de Madrid y dirigente del Partido Popular que conducía el auto en que viajaba Payá es el responsable del accidente, según propia confesión.
El dato, escamoteado por medios como El País y El Nuevo Herald que han difundido numerosos trabajos tratando de arrojar dudas sobre el accidente, está en dos oraciones de un cable de EFE reproducido por elmundo.es: ”Según las declaraciones de Carromero, no llegó a ver una señal de tráfico de reducción de velocidad. Por este motivo perdió el control del vehículo y cayó por un terraplén”; las negritas son de elmundo.es.
El Herald, ansioso de “informar” sobre el accidente utilizó como correspondiente al hecho una foto de hace un mes que una publicación financiada por los gobiernos de Estados Unidos y España, como Diario de Cuba, trató de atribuir a una falsa página del Partido Comunista de Cuba, pero ni El Herald ni los funcionarios de Diario de Cuba han podido enterarse de una declaración que hecha por tierra todas sus especulaciones.
Abajo el printscreen con resultado en el buscador de noticias de Google, donde sólo hay un resultado -el de elmundo.es- para los dos oraciones citadas.

 

 

Un incidente d'ingerenza?

 

 

24.07.12  - Jorge Angel Hernandez  Tratto da Blog Ogún Guerrero

 

 

paya

 

Lo stato cubano non è mai stato terrorista: la morte di Payà

di Ida Garberi da http://blog.libero.it/idagarberi/11465948.html
 

Credo, personalmente, che sia molto triste che la stessa famiglia del cittadino cubano Oswaldo Payà voglia vendere la sua morte cercando di far passare lo stato cubano come terrorista e assassino.
La prima domanda che si dovrebbero fare i detrattori del governo di Raul Castro: supponendo che la macchina che lo seguiva fosse davvero della sicurezza e supponendo per assurdo che avesse come compito di uccidere Payà, perché terminare con la vita dei due passeggeri cubani e lasciare vivi due scomodi testimoni stranieri?
L’altra domanda: perché uccidere un avversario che negli ultimi tempi era passato di moda, che non rappresentava certo un pericolo nella nuova cyberg-guerra finanziata da Washington contro Cuba?
La più inquietante: come mai Yoani Sanchez, dopo poche ore dalla scomparsa di Payà, aveva già una maglietta commemorativa?

Secondo lo standard di lavoro della dissidenza cubana, ogni decesso avvenuto attorno ai suoi membri è investito dal sospetto. Per questo si conta tanto sull'appoggio di media sovvenzionati ad hoc come dei monopoli dell'informazione.

 

Scioperanti di elementare senso pratico e di facile manipolazione psicologica, come Zapata Tamayo, o malatti gravi come Soto Garcia e Laura Pollan, si convertono in "sospette vittime". E così è successo, di nuovo, con l'incidente d'auto che é costata la vita dei cubani Oswaldo Paya e Harold Cepero, risultante dalla negligenza dello spagnolo Carromero Angel, che ha appena ricevuto una ferita, senza gravi conseguenze, alla testa. La prima di tutti è stata Yoani Sanchez, che dal suo account Twitter ha lanciato la possibilità del tema. Escludo al momento le reazioni che possono essere dietro le dichiarazioni familiari, perché il dolore della perdita improvvisa di una persona cara spesso offuscano la volontà e la ragione.

 

Tuttavia, media che in altre occasioni hanno accettato come possibili le false invettive della Sanchez, hanno preferito prendere precauzioni e citare, sempre con il qualificativo che si trattava d'informazione "ufficiale" o "di fonte ufficiale", le fonti di notizie cubane come una variabile, lasciando le "prove" per quando si concreti l'uscita dal paese dei sopravvissuti. Neppure é un segreto che, con una simile tecnica di manipolazione, si cerca di garantire l'irrazionalità incredula di coloro che così si sono comportati, soprattutto se vivono al di fuori di Cuba.

 

Le dichiarazioni di Carromero riconoscono, secondo la EFE, sempre accomodante con queste informazioni, che ha superato il livello di velocità ammesso per quel tratto di strada e che ha perso il controllo del veicolo. Così, il membro dell'organizzazione di destra Nuove Generazioni, del PP spagnolo, riconosce il più elementare dei suoi delitti. Il suo compagno straniero, Jens Modig Aron, presidente della Lega della Gioventù Democratica Cristiana di Svezia (KDU) e, dopo essere stato curato nell'ospedale di Granma, é partito per L'Avana con l'intenzione di ritornare immediatamente nel suo paese. E Carromero, per parte sua, lo aspettava con impazienza un diplomatico spagnolo, inoltre, secondo dichiarazioni stampa, perché tornasse in Spagna il più presto possibile.

 

Perché tanta fretta?

 

Perché oltre alla contravvenzione legale di non rispettare il limite di velocità permesso per il tratto di strada, debitamente segnalato a quanto pare, erano entrati nel Paese come turisti quando, in realtà, sviluppavano un'attività di sovversione politica. Ciò che la stessa agenzia di stampa EFE considera un sotterfugio per evitare che fosse negato l'ingresso nell'isola, diventa un atto in violazione della legge e può ricadere, in pieno, su queste persone e le loro organizzazioni. Si tratta, inoltre, di un altro atto di ingerenza. E' questo signore, allora, il vero colpevole della morte dei due cubani. Ha l'onere di una irresponsabilità che, per i meticolosi esaltatori di Paya e accusatori predeterminati di Cuba, come la Yoani Sánchez, non dovrebbe rimanere impunito.

 

Tuttavia, e per adempiere al modello standard che l'ingerenza mediatica applica per Cuba, non si fa assolutamente notare. E perfino  si preferisce la complicità con il colpevole delle morti, piuttosto che cedere sulla strategia di ingerenza.

 

 

¿Un accidente injerencista?

Por Jorge Ángel Hernández

De acuerdo con la norma de trabajo de la disidencia cubana, toda muerte que ocurra alrededor de sus miembros será investida de sospechas. Para ello se cuenta tanto con el apoyo de medios subvencionados ad hoc como de monopolios de la información.

Huelguistas de elemental sentido práctico y fácil manipulación psicológica, como Zapata Tamayo, o enfermos graves como Soto García y Laura Pollán, se convierten en “sospechosas víctimas”. Y así ha ocurrido otra vez con el accidente de tránsito en que perdieran la vida los cubanos Oswaldo Payá y Harold Cepero, producto de la negligencia del español Ángel Carromero, quien solo recibió una herida sin consecuencias graves en la cabeza. La primera de todos fue Yoani Sánchez, quien desde su cuenta de twitter lanzó la posibilidad del tema. Descarto de momento las reacciones que pueda haber detrás de las declaraciones familiares, pues el dolor de la repentina pérdida de un ser querido suele nublar la voluntad y la razón.

Sin embargo, medios que en otras ocasiones han aceptado como posibles las invectivas falaces de Sánchez, prefirieron tomar precauciones y citar, siempre con el calificativo de que se trata de información “oficial” u “oficialista”, las fuentes noticiosas cubanas como una variable, dejando las “comprobaciones” para cuando se concrete la salida del país de los sobrevivientes. Tampoco es un secreto que, con semejante técnica de manipulación, se busca garantizar la irracionalidad incrédula de quienes así se han comportado, sobre todo si viven fuera de Cuba.

Las declaraciones de Carromero reconocen, de acuerdo con la agencia EFE, siempre complaciente con estos entramados informativos, que sobrepasó el nivel de velocidad admitido para ese tramo de la vía y que perdió el control del vehículo. De este modo, el integrante de la organización derechista Nuevas Generaciones, del PP español, reconoce el más elemental de sus delitos. Su acompañante extranjero, Jens Aron Modig, preside la Liga de la Juventud Demócrata Cristiana de Suecia (KDU) y, tras ser atendido en el hospital granmense, partió para La Habana con la intención de regresar de inmediato a su país. Y a Carromero, por su parte, lo esperaba un diplomático español con impaciencia, también, según declaraciones de prensa, para que retornara a España lo más pronto posible.

¿Por qué el apuro?

Porque además de la contravención legal de no respetar la velocidad permitida para el tramo de vía, debidamente señalizado al parecer, habían ingresado al país como turistas cuando en verdad desarrollaban una actividad de subversión política. Lo que la propia agencia de noticias EFE considera un subterfugio para evitar que le negaran su ingreso en la Isla, se convierte en un acto violatorio de la ley y puede recaer de lleno sobre estas personas y sus organizaciones. Se trata, por demás, de un acto más de injerencia. Es este señor, entonces, el verdadero responsable de las muertes de los dos cubanos. Carga sobre sí una irresponsabilidad que, para los esmerados exaltadores de Payá y acusadores predeterminados de Cuba, como la propia Yoani Sánchez, no debiera quedar impune.

Sin embargo, y para cumplir el patrón estándar que el injerencismo mediático aplica para Cuba, no se hace notar en lo más mínimo. Y hasta se prefiere la complicidad con el culpable de las muertes, antes que ceder en la estrategia de injerencia.

Tomado del Blog Ogún Guerrero

 

 

Rappresentanti di partiti di destra europei 

accompagnavano "dissidente" nell'incidente mortale

 

 

23 luglio 2012 - J.G.Allard www.contrainjerencia.com

 

 

Il capo della Lega della Gioventù Democratica Cristiana (KDU) di Svezia, destra anticomunista, Jens Aron Modig, e un rappresentante del Partito Popolare spagnolo, di destra, Angel Carromero, accompagnavano Oswaldo Paya al momento dell'incidente d'auto che é costata la vita al "dissidente" cubano, oltre al cittadino cubano Harold Cepero Escalante.

 

Secondo la stampa cubana, i quattro uomini stavano viaggiando in un'auto a noleggio, domenica alle 15.00, quando il conducente - Carromero - "ha perso il controllo e si é schiantato contro un albero". Mentre Paya e Cepero sono morti al momento dell'impatto, Modig e Carromero hanno già ricevuto la certificazione dell'ospedale, dove sono stati trasportati.

 

Il partito a cui è legato il gruppo di Modig, il Partito Democratico Cristiano  è una formazione di destra, molto vincolata con gli Stati Uniti. A proposito di Cuba, ha sempre assunto posizioni ostili e allineate con il Dipartimento di Stato.

 

Per inciso, la principale accusatrice  di Julian Assange, davanti alla svedese, apparteneva a questo stesso gruppo. Anna Ardin stava sull'isola, lavorando in collaborazione con le Dame in Bianco, finanziate da organismi sovvenzionati dall'USAID.

 

Carromero è vice segretario generale delle Nuove Generazioni del PP a Madrid.

 

L'organizzazione collabora frequentemente con la presidente della Comunità di Madrid, Esperanza Aguirre, d'estrema destra, associata all'Ambasciata degli Stati Uniti, che sovvenziona ogni anno, con decine di migliaia di euro, gruppuscoli anticubani nella capitale spagnola.

 

Modig e Carromero erano entrati con visto turistico a Cuba prima di contattare Oswaldo Paya che li guidava verso la città orientale di Bayamo, a 750 chilometri a est di L'Avana.

 

Secondo l'agenzia spagnola EFE "entrambi volevano approfittare di questo trasferimento per intavolare contatti con l'opposizione cubana, sebbene all'aeroporto avevano solo detto che erano in viaggio solo per motivi di turismo".

 

Nel dicembre 2008, l'allora presidente di Nuove Generazioni del PP di Madrid, Pablo Casado, si vantava, sulla stampa spagnola, di aver fatto un viaggio a L'Avana per incontrarsi in "forma clandestina" con Oswaldo Paya e "rappresentanti delle Dame in Bianco".

 

 

Cuba: Representantes de partidos de derecha europeos acompañaban “disidente” en accidente fatal

JEAN-GUY ALLARD – El jefe de Liga de la Juventud Demócrata Cristiana (KDU) de Suecia, derecha anticomunista, Jens Aron Modig, y un representante del derechista Partido Popular español, Ángel Carromero, acompañaban a Oswaldo Payá en el momento del accidente de transito que costó la vida al “disidente” cubano, además del ciudadano cubano Harold Cepero Escalante.
Según la prensa cubana, los cuatro individuos viajaban en un auto de alquiler, ayer domingo a las 15.00 horas, cuando el conductor de éste – Carromero – “perdió el control y se impactó contra un árbol”. Mientras Paya y Cepero murieron en el impacto, Modig y Carromero ya recibieron el acta del hospital donde se les llevo.
El partido al cual está vinculado el grupo de Modig, el Partido Demócrata Cristiano, es una formación de derecha, muy comprometido con Estados Unidos. Acerca de Cuba, siempre ha adoptado posiciones hostiles, alineadas sobre el Departamento de Estado.
Casualmente, la principal acusadora de Julian Assange ante la justicia sueca pertenecía a este mismo grupo. Anna Ardin estuvo en la Isla, trabajando junto a las llamadas Damas de Blanco, financiadas por organizaciones subsidiadas por la USAID.
Carromero es vicesecretario general de Nuevas Generaciones del PP en Madrid. La organización colabora con frecuencia con la presidenta de la Comunidad de Madrid, Esperanza Aguirre, de extrema derecha, asociada a la Embajada de EEUU, que subsidia anualmente con decenas de miles de euros grupusculos anticubanos de la capital española.
Modig y Carromero habían entrado con visa turística en Cuba antes de establecer contacto con Oswaldo Payá quién los guió hacia la oriental ciudad de Bayamo, a 750 kilómetros al este de La Habana.
Según la agencia española EFE “ambos querían aprovechar este desplazamiento para entablar contactos con la oposición cubana, si bien en el aeropuerto sólo dijeron que viajaban por motivos de turismo”.
En diciembre del 2008, el entonces presidente de Nuevas Generaciones del PP de Madrid, Pablo Casado, se jactaba en la prensa española de haber efectuado un viaje a La Habana para reunirse con “de forma clandestina” con Oswaldo Payá y “representantes de las Damas de Blanco”.