Condannano il senatore cubano-americano

Marco Rubio per appropriazione indebita

 

 

1 maggio 2012 - Prensa Latina traduzione di Ida Garberi

 

 

Un’agenzia federale degli Stati Uniti ha multato il senatore cubano-americano Marco Rubio per illegalità vincolate con la possibile appropriazione di capitali destinati a campagne elettorali nel 2010.

 

Un comunicato della Commissione Federale Elettorale (CFE) ha condannato la condotta del politico repubblicano perché eccessiva ed impropria ed il legislatore per la Florida dovrà pagare una multa di ottomila dollari.

 

Le contribuzioni ricevute da Rubio sono ammontate a 210173 dollari, ma la sua campagna “non ha distribuito l’inventario dei fondi col procedimento corretto “, ha indicato la CFE.

 

Il congressista meridionale é emerso negli ultimi anni come figura prediletta del conservatore Tea Party ed il suo nome è stato menzionato come potenziale vicepresidente con il candidato Mitt Romney.

 

Rubio, di genitori cubani e nato negli Stati Uniti, ha vinto il seggio alla camera alta di 100 membri nei comizi in Florida nel 2010 quando ha sconfitto l’indipendente Charlie Crist ed il democratico Kendrick Meek.

 

Alla fine del 2011, il legislatore è stato il bersaglio di critiche della stampa piana e satire di televisione quando si è scoperto che aveva mentito al pubblico circa il passato politico dei suoi progenitori.

 

Un reportage del quotidiano Washington Post ha rivelato che i genitori di Rubio sono arrivati negli Stati Uniti più di due anni prima che il leader rivoluzionario Fidel Castro prendesse il potere nel 1959, contraddicendo una versione che il senatore della Florida aveva raccontato con insistenza.

 

Durante la sua ascensione politica, il repubblicano della Florida aveva descritto la sua famiglia come esiliati politici con l’obiettivo di presentare una risonanza speciale davanti ai suoi patrocinatori.

 

In molteplici occasioni ha affermato che fosse il “figlio di una coppia di esiliati cubani obbligati ad abbandonare la loro patria” dopo che Fidel Castro arrivò al governo della nazione caraibica.

 

Documenti ufficiali incontrati dal Washington Post hanno rivelato che la storia del congressista di 41 anni è stato un racconto fiorito per l’auditorium ultraconservatore ed estremista della Florida, dove radicano i gruppi anticubani più radicali.