“Me muero como viví”: esposizione di 15 acquarelli

di Tony Guerriero, inaugurata a Washington

 

 

20.05.2013 - www.granma.cu

 

 

L’esposizione “Me muero como viví” composta da 15 acquarelli realizzati in prigione dall’ Eroe della Repubblica di Cuba Antonio (Tony) Guerrero, è stata inaugurata il 15 maggio della sede della Casa Maryland, istituzione comunitaria creata nel 1985, che costituisce la maggior organizzazione latina in questo Stato.

 

Nelle sue parole di benvenuto ai partecipanti dell’inaugurazione, il direttore esecutivo della Casa, Gustavo Torres, ha ringraziato gli organizzatori della mostra per aver scelto la sede come primo luogo in cui gli acquarelli di Tony sono esposti al pubblico negli Stati Uniti.

 

Il capo della Sezione d’Interesse di Cuba a Washington, José R. Cabañas, ha segnalato nell’occasione la coincidenza storica dell’anniversario dell’uscita di prigione di Fidel, Raúl e degli altri moncadisti nel 1955, quando la pressione popolare obbligò la dittatura di Fulgencio Batista a lasciare in libertà gli attaccanti della caserma Moncada e Carlos Manuel de Céspedes.

 

Cabañas ha insistito che così come allora, solo la pressione dell’opinione pubblica internazionale e soprattutto quella nordamericana, faranno sì che Ramón, Gerardo, Tony y Fernando potranno ritornare in Patria.

 

Il funzionario cubano ha spiegato il significato di ognuna delle quindici immagini concepite da Tony in piena comunicazione con i suoi quattro compagni di reclusione, con l’obiettivo di riflettere momenti dei diciassette mesi d’isolamento che precedettero il processo politico e manipolato a Miami, dove ricevettero ingiuste condanne.

 

Cabañas ha riferito anche dettagli sulla tecnica e lo studio dell’autore per eseguire questi disegni.

 

Il rappresentante cubano ha parlato poi delle attività organizzate dal Comitato Internazionale per la Liberazione dei Cinque nella “Giornata annuale”, che comincerà a Washington il 30 maggio.

 

All’inaugurazione della mostra hanno partecipato giovani dirigenti, membri della Casa, del Comitato Internazionale di Solidarietà con i Cinque, dirigenti di base di varie organizzazioni latine radicate negli USA e personale diplomatico delle rappresentazioni di Cuba , Venezuela e di El Salvador.