"Madre, io ho realizzato

il tuo sogno”

Il 18 maggio René González ha reso omaggio alla madre di Ramón Labañino, compiendo un indispensabile desiderio di Ramón, suo fratello in causa.

 

 

20.05.2013 - Nyliam Vázquez García www.granma.cu

 

 

Ramón Labañino Salazar no sa quando potrà rendere omaggio alla tomba di sua madre, un rito necessario della sua esistenza. Paradossalmente sta scontando 15 anni d’ingiusta reclusione per aver protetto la vita degli altri, a Cuba e negli stessi Stati Uniti, possibili vittime dei terresti che vivono e operano a Miami. Calcolando freddamente gli manca ancora tempo.

 

Le lunghe condanne imposte a lui e ai suoi quattro fratelli lo hanno privato di momenti molto importanti, i più felici e i più dolorosi. Li ha vissuti con tenerezza e aspetta l’istante in cui potrà rendere omaggio a sua madre, sulla sua tomba.

 

Nereida voleva che fosse medico e Ramón fu al punto di studiare medicina per compiacerla, ma anche se questo non è avvenuto, lui ha svolto il suo dovere di salvatore in modo eccellente.

 

Per dieci anni, altri hanno posto i fiori a nome di Ramón, altri le hanno raccontato, davanti al freddo marmo, una storia di dignità e valore di cui qualsiasi madre sarebbe orgogliosa.

 

Lui, nella sua nobiltà, sente la necessità di saldare il suo debito personale come figlio.

In una intervista di alcuni anni fa, data alla rivista Bohemia, Ramón aveva commentato che al suo ritorno, tra i tanti piani, aveva una necessità essenziale.

 

Il gigante, il figlio di Nereida deve andare in questo luogo dove riposa la donna che lo ha messo al mondo, portale fiori e comunicarle il messaggio che tiene nel petto da 15 anni: “Madre, io ho realizzato il tuo sogno. Ti ama eternamente il tuo Ramoncito”.

 

Questo 18 maggio non sono giunti nè i fiori, nè questo sussurro di conforto nella voce di suo figlio, ma senza dubbio Ramón è stato lì ai suoi piedi, fermo nei suoi principi, come lei aveva sempre voluto. E non solo in essenza, ma nella presenza di uno dei suoi fratelli di causa.

 

René González è andato davanti alla tromba di Nereida ed anche Ramón Labañino Salazar si è avvicinato così a sua madre. In qualche modo ha realizzato una parte del rito.