Nuestra America - CELAC

 

 


CELAC: disarmo ed ambiente

 

 

 04.04.2013 - www.granma.cu

 

 

Foro dei Ministri dell’Ambiente della CELAC
 

 

Il Foro dei Ministri dell’Ambiente dell’America Latina e i Caraibi si sta svolgendo in Ecuador con il fine di creare una politica ambientale regionale.

Per due giorni esperti e autorità in materia di ambiente, rappresentanti dei 33 stati membri della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (Celac), definiscono le priorità della regione in questo senso.

Questa è la prima riunione del Gruppo di Lavoro della CELAC e del Foro dei Ministri dell’Ambiente dell’America Latina e i Caraibi.

Nell’incontro si vuole dare un impulso all’integrazione regionale nell’asse strategico ambientale, fomentare il lavoro realizzato dai paesi membri e ottimizzare le risorse.

Inoltre servirà per coordinare le linee d’azione partendo da un’agenda ambientale che articolerà le attività tra i paesi, i blocchi regionali e sotto-regionali dando priorità alle necessità di vita degli esseri umani e al rispetto della natura.

Gli esperti dibattono su temi strategici, tra i quali la biodiversità, il cambio climatico, la produzione sostenibile, la gestione delle risorse marine e costiere, e le risorse idriche.

Durante l’apertura dell’ incontro, avvenuta ieri, mercoledì 3, la ministra ecuadoriana dell’Ambiente, Lorena Tapia ha detto che i nostri paesi stanno seminando nuove iniziative e paradigmi nello sviluppo sostenibile, il cambio climatico e la diversità biologica.

“Le azioni costanti dei nostri paesi offrono l’opportunità di creare un mondo più equo e giusto che riconosce la natura”, ha aggiunto.

La CELAC, costituita il 3 dicembre del 2011 a Caracas, in Venezuela, raggruppa 33 paesi dell’America Latina e dei Caraibi, è il maggior meccanismo regionale del dialogo e l’accordo politico con cui si rinforzano i vincoli per consolidare la sovranità e l’integrazione.

Dal gennaio scorso Cuba svolge la presidenza pro tempore della CELAC

 

 

La CELAC a favore del disarmo nucleare

 

 

03 - La Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi - CELAC - ha nuovamente ratificato il suo sostegno nelle Nazioni Unite al disarmo nucleare e alla non proliferazione in tutti i suoi aspetti, con la speranza di un pianeta libero da queste armi.

Ugualmente, ha sottolineato la minaccia che rappresenta la continua esistenza di armi nucleari e il loro possibile uso o minaccia di uso, sostenendo che la sola garanzia contro questo pericolo è la totale eliminazione di questi strumenti.

La posizione della CELAC è stata esposta dal rappresentante permanente alterno di Cuba nella ONU, Oscar León, all’inizio dei dibattiti della Commissione di Disarmo dell’Organismo mondiale. Il diplomatico ha ratificato l’appoggio del meccanismo regionale al “disarmo nucleare completo, trasparente, verificabile e irreversibile” alla non proliferazione nucleare in tutti i suoi aspetti.

Inoltre ha chiamato gli stati membri della ONU a mostrare la necessaria flessibilità e volontà politica per avanzare nelle raccomandazioni per il nuovo ciclo de discussioni.

León ha ricordato la lunga tradizione di partecipazione dell’America Latina e dei Caraibi nelle questioni di disarmo, tema che costituisce “una componente fondamentale negli sforzi per promuovere e mantenere la pace e la sicurezza internazionali”.

Su questo ha aggiunto che questa regione è “la prima area densamente popolata nel mondo che si è dichiarata Zona Libera dalle Armi Nucleari”, per mezzo del Trattato di Tlatelolco, ed ha incitato gli stati che possiedono questa armi a ritirare le loro riserve ai Protocolli di questo trattato e a rispettare il carattere denuclearizzato della regione latinoamericana e caraibica.

L’uso o la minaccia di uso del armi nucleari costituiscono un crimine contro l’umanità e una violazione del diritto internazionale, ha avvertito il rappresentante della CELAC, che ha ratificato l’impegno di questa organizzazione regionale con il Trattato di Non Proliferazione delle Armi Nucleari (TNP) e l’applicazione dei suoi tre assi fondamentali: disarmo nucleare, non proliferazione e uso pacifico dell’energia nucleare.

Poi ha confermato il diritto inalienabile degli Stati di sviluppare l’investigazione, la
produzione e l’uso pacifico dell’energia nucleare senza discriminazione e in conformità con gli Articoli pertinenti del TNP.

 

Riunito a Quito il Gruppo della
CELAC sull’Ambiente


 

01 - La Prima Riunione del Gruppo di Lavoro e la Riunione Intersessioni del Foro dei Ministri dell’Ambiente dell’America Latina e i Caraibi si svolgerà sino a mercoledì 3, a Quito.

 

Con l’auspicio del Ministero ecuadoriano dell’Ambiente, della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) e del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Pnuma), la riunione rivedrà gli accordi adottati dai ministri il 3 febbraio del 2012.

 

L’obiettivo dell’incontro è disegnare politiche e priorità ambientali della regione, attraverso il rafforzamento delle capacità nazionali, sub-regionali e regionali in questa materia

 

In questo senso l’Ecuador, come presidente pro-temore del Foro dei Ministri dell’ Ambiente dell’America Latina e i Carabi, ha guidato il processo di costruzione delle politiche, degli obiettivi strategici e le linee prioritarie.

 

La riunione si svolge in due tappe di lavoro: da oggi, lunedì, e sino a mezzogiorno di domani si svolgerà la riunione di lavoro degli Esperti, mentre da mercoledì si svolgerà il Foro dei Ministri e le Ministre dell’Ambiente.

 

Questa riunione internazionale darà forza all’integrazione regionale nell’asse strategico ambientale e fomenterà il lavoro realizzato dai paesi membri, eviterà la duplicità degli sforzi e ottimizzerà le risorse.

 

Inoltre coordinerà le linee d’azione partendo da un’agenda ambientale che articolerà le attività tra i paesi, i blocchi sub-regionali e regionali, dando priorità alle necessità di vita degli esseri umani e ai diritti della Natura.

 

I temi strategici su cui si lavora sono la bio diversità, il cambio climatico, il consumo e la produzione sostenibile, la gestione delle risorse marine costiere e le risorse idriche.

Le Ministre e i Ministri dell’Ambiente definiranno e approveranno la politica ambientale regionale, mentre il gruppo di lavoro darà un seguito agli impegni da compiere presenti nell’agenda.

 

La CELAC, costituita il 3 dicembre del 2011 a Caracas, Venezuela, raggruppa i 33 paesi dell’America Latina e dei Caraibi, è il maggiore meccanismo regionale di dialogo e accordo politico in cui si rinforzano i vincoli per consolidare la sovranità e l’integrazione.