Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa ha annunciato che questa nazione non riconoscerà le misure cautelari imposte dalla Commissione Interamericana dei diritti umani (CIDH), per considerarla senza autorità per farlo.
“Ignoreremo queste misure imposte dalla CIDH, perché sono illegali”, ha condannato il mandatario.
Ha osservato che la Corte Interamericana dei diritti umani che è l’organo giudiziale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) che sì ha il diritto di farlo, secondo quanto stabilito dalla lettera di questa entità regionale.
La CIDH ed i suoi differenti relatori dovrebbero promuovere i diritti umani in America Latina, ha commentato.
In un incontro con i mezzi di stampa nella città di Guayaquil, Correa ha messo in chiaro che l’Ecuador non è contro le misure cautelari, ma sì esige che si facciano in forma legale e non per attribuzioni della CIDH che non ha questa facoltà. È un abuso ed un’illegalità, ha affermato.
Sull’ultima riunione straordinaria dell’OSA, celebrata a Washington, negli Stati Uniti, Correa ha sottolineato che è il punto di partenza, perché è già storico che si discutano le proposte fatte dall’Ecuador.
“Perché dobbiamo mantenere la sede della CIDH a Washington se questa nazione non è parte di questa commissione, né ha firmato nessun strumento sui diritti umani?”, si è interrogato.
Ha insistito sul fatto che non può essere che la sede sia in un paese che non ha firmato la Convenzione o tutti gli strumenti; inoltre, ha reclamato che “o cambino la sede ad uno Stato parte o firmino tutti i trattati di protezione dei diritti umani negli USA”.
Ha qualificato come “neocolonialismo il fatto che gli Stati Uniti che non riconoscano la CIDH, siano i suoi finanziatori e paghino per controllare il resto dei paesi”, ha esclamato.
“È insostenibile che il giudizio di un giornalista vada alla Commissione”, ha affermato, “mentre dove sta il bloqueo contro Cuba, che è il maggiore attentato ai diritti umani del continente?”.
E poi si è interrogato “dove sta il pronunciamento della CIDH per il colonialismo contro le Isole Malvine, che sono argentine?”.
“Queste organizzazioni sono quelle che devono fare rispettare sempre i diritti umani e non farlo solo selettivamente”, ha concluso Correa.