Nuestra America - Ecuador

 

 

 

Correa: la nuova Patria Grande non è

più il cortile posteriore di nessuno

 

 

  24.07.2013 -  www.granma.cu

 

 

Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa,  ha segnalato il ruolo del suo omologo boliviano, Evo Morales, nella nuova Bolivia e la Patria Grande, che  "già non è più il cortile posteriore di nessuno”.

 

Al termine della sua conversazione  privata con Morales, che ha realizzato la sua prima visita ufficiale in Ecuador, Correa  ha sottolineato  la dignità del primo presidente indigeno del Sudamerica,  che ha recuperato per il suo popolo le risorse naturali  del ricco paese delle Ande, ha informato PL.

 

Correa  ha definito inaudita la proibizione  del permesso di sorvolare, fatta all’aereo del presidente Morales da vari paesi dell’Europa,  per il sospetto che portasse a bordo l’ex tecnico della CIA, Edward Snowden ed ha segnalato che Evo non deve sentirsi umiliato, ma orgoglioso, perchè ha innalzato Nuestra America con una risposta degna e sovrana.

 

Il capo dello Stato boliviano ha segnalato che il prossimo vertice dell’ALBA  sarà una riunione di presidenti antimperialisti.

 

Poi ha risaltato le enormi coincidenze di lavoro del suo governo e di quello ecuadoriano, dopo la firma di una dichiarazione congiunta e di vari accordi in materia di protezione e conservazione del patrimonio culturale, la salute, la cura dell’ambiente, lo sfruttamento delle risorse naturali con sostenibilità, la giustizia e la comunicazione.

 

Dopo un incontro con i movimenti sociali, denominato “Tutti siamo Evo Morales”, ha assicurato che l’unità è lo strumento di risposta di fronte alle provocazioni delle potenze straniere.