Il traduttore si scusa per gli errori |
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Venezuela: ABC segue
la strada della falsa informazione |
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12.02.2013 - Laura Bécquer Paseiro www.granma.cu
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Il trattamento giornalistico senza rispetto da parte della stampa di destra sul tema della salute del Presidente venezuelano, Hugo Chávez, continua a crescere.
Non è stata sufficiente la figuraccia che ha fatto il quotidiano spagnolo El País, quando ha diffuso una foto falsamente attribuita al leader bolivariano.
Al ‘circo’ montato dai media di massa per la diffusione della diffamazione - si dovrebbero chiamare così - si è sommato un altro giornale spagnolo: ABC.
Stavolta affermano che “i medici hanno comunicato alla famiglia di Chávez, che non guarirà e stando alle fonti in contatto con lo staff medico, è stata firmata la condanna a morte del leader bolivariano che, dicono, non è più in condizione di tornare a fare il Presidente del Venezuela. Non è la prima volta che i media come ABC diffondono false notizie su temi tanto delicati come questo.
Il Governo Bolivariano ha respinto categoricamente ed energicamente tutte le menzogne che circolano ogni giorno sulla salute del Presidente Chávez.
Il ministro degli Esteri venezuelano, Elías Jaua, non solo ha denunciato la pubblicazione costante di notizie"che partono da dati fornito da fonti senza maggior identificazione ed ha anche ratificato che il Capo dello Stato continua ad essere il presidente del Governo Bolivariano e che un esempio di questo sono le decisioni di carattere strategico che ha preso da L’Avana, in accordo con la AVN.
Inoltre ha chiesto, dalla rete sociale Twitter, rispetto per il Presidente, che sta sferrando una battaglia con molta fede, afferrato alla vita, all’amore del popolo e con la convinzione che vincerà questa battaglia.
Il ministro di Comunicazione e Informazione, Ernesto Villegas ha denunciato che "l’informazione di ABC sul Presidente Chávez è tanto vera quanto la foto (falsa) di El País".
Questa continuata sfilza di menzogne non solo è una mancanza di rispetto per i familiari del Presidente e per il popolo venezuelano, ma dimostra anche che in questa tappa sensazionalista e calunniosa, la prima vittima è sempre la verità.
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