HOME AMERICA LATINA

Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

 

Raúl è in Venezuela, per rendere

omaggio al Presidente Chávez

 

 

 

 

8.03.2013 - www.granma.cu

http://www.youtube.com/watch?v=ywtPRBLm8uQ&feature=player_embedded

http://www.libera.tv/videos/4313/coloro-che-muoiono-per-la-vita-non-posso-morire-omaggio-al-presidente-chavez-da-parte-del-consolato-del-venezuela-di-mi.html

 

 

 

 

Raúl è in Venezuela, per rendere omaggio al Presidente ChávezIl Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz è giunto in terra venezuelana per rendere omaggio al Presidente Hugo Chávez nelle esequie funebri che il popolo e il governo bolivariano rendono al loro leader.

 

Le immagini di Telesur hanno mostrato l’arrivo del Presidente cubano che porta un sentito messaggio di condoglianze e solidarietà del popolo cubano che, in migliaia e migliaia di compatrioti, ha reso omaggio in tutta Cuba al caro amico Hugo Chávez.
 

 

Raúl rende omaggio a Chávez nella cappella ardente installata nell’Accademia Militare

 

 

Il Presidente Cubano Raúl Castro Ruz ha reso omaggio al leader bolivariano Hugo Chávez Frías davanti al suo feretro installato nell’Accademia Militare.

 

Raúl rende omaggio  a Chávez nella cappella ardente installata nell’Accademia MilitareRaúl, accompagnato dal Vicepresidente Esecutivo del Venezuela Nicolás Maduro, ha abbracciato e trasmesso le sue condoglianze alla madre, ai figli e ai fratelli del caro amico di Cuba, Hugo Chávez.

 

Inoltre ha salutato il presidente dell' Uruguay José Mujica e sua moglie, lì presenti.

 

Il presidente cubano si è fermato davanti al feretro di Chávez e lo ha salutato militarmente. La folla presente ha applaudito il gesto di Raúl, che ha portato la forza del popolo cubano che ha mostrato il suo enorme rispetto per il Comandate Hugo Chávez in tutte le città del paese.

 

Raúl aveva aperto la mattina l’omaggio popolare dei cubani in Piazza della Rivoluzione Antonio Maceo di Santiago di Cuba, dove aveva dichiarato per la televisione nazionale che: “La cosa più importante è che Chávez se n’è andato invitto, se n’è andato invincibile, vittorioso, e questo nessuno lo potrà mai cancellare! Questo è fissato nella storia, è entrato già nella storia! La cosa più importante è che ora il nostro popolo, con quanto siamo riusciti ad avanzare grazie alla sua influenza, non retroceda. Che si lotti per l’unità, l’unita di ogni popolo, del popolo venezuelano e del popolo cubano.

 

Lui è già entrato per la porta grande della storia e nessuno la potrà chiudere questa porta, nè dimenticare quello che è successo. Il popolo venezuelano saprà difendere le sue conquiste e noi, com’‘è avvenuto sino ad ora, staremo uniti a loro, ginocchio a terra”, ha aggiunto il presidente di Cuba.

 

 

Il ministro degli Esteri di Cuba è

in Venezuela per onorare Chávez

 

 

Il ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, è a Caracas per partecipare alle onoranze funebri del presidente venezuelano, Hugo Chávez, hanno informato le fonti ufficiali.

 

Bruno Rodríguez è stato ricevuto dall’ambasciatore cubano in Venezuela, Rogelio Polanco, e da rappresentanti della direzione del protocollo di questa dipendenza governativa della nazione anfitrione.

 

Il ministro delle Relazioni Estere del Venezuela, Elías Jaua, ha segnalato che è già stata confermata la presenza di 22 capi di Stato o di Governo nelle onoranze funebri del presidente Chávez.

 

In una dichiarazione alla stampa ha indicato che saranno presenti 54 delegazioni d’alto livello nell’omaggio postumo al Presidente e leader della Rivoluzione Bolivariana.

 

 

La Cappella Ardente del presidente Hugo Chávez

resterà aperta altri sette giorni

 

 

Il vicepresidente Nicolás Maduro ha informato che oggi, venerdì 8, si svolgeranno i funerali di Stato con la presenza di almeno 33 delegazioni di tutto il mondo.

 

Il grande leader venezuelano Hugo Chávez sarà trasportato in un luogo speciale: la Caserma della Montagna dove lui diresse la rivoluzione del 4 febbraio.

 

Maduro ha spiegato che il presidente Hugo Chávez starà nella Cappella Ardente per altri 7 giorni, per far sì che tutto il popolo lo possa vedere come risposta all’immensa fila di cittadini attorno all’Accademia Militare, per dare l’addio al corpo fisico del leader della Rivoluzione Bolivariana.

 

Il Vicepresidente venezuelano ha segnalato che tutte queste misure si stanno prendendo per far sì che il popolo possa stare con il suo leader ed ha annunciato che il corpo di Chávez sarà imbalsamato “per far sì che la sua immagine si possa vedere per sempre”.

 

“Per ora abbiamo stabilito queste misure, perchè anche se Chávez non c’è più fisicamente, lui continua a vivere nei nostri cuori”.

 

Inoltre Maduto ha richiamato i venezuelani a continuare a lavorare per la costruzione del legato di Hugo Chávez.

 

“Diciamo a tutti che è l’ora di serrare le fila per garantire che questo paese marci meglio (... siamo Chávez solo se stiamo uniti, se stiamo insieme”, ha reiterato, ed ha sottolineato che il governo continuerà a lavorare per migliorare l’educazione, il sistema di salute, l’economia; a garantire la casa e l’alimentazione di tutti i venezuelani.

 

In materia finanziaria ci sono buone notizie annunciate dagli indici emessi dal Banco Centrale del Venezuela (BCV) nel mese di febbraio.

 

 

Il popolo del Venezuela ha accompagnato il

percorso per dire addio al Presidente Chávez
 

Nel corteo c’era anche il presidente della Bolivia, Evo Morales

 

 

7.03.2013 - www.granma.cu

http://www.telesurtv.net/el-canal/senal-en-vivo

 

 

Alle 11:00 di mattina di ieri, mercoledì 6, è cominciato il trasferimento dei resti del leader della Rivoluzione bolivariana, Hugo Chávez Frías, dall’Ospedale Militare ‘Dottor Carlos Arvelo’ all’Accademia Militare, a Fuerte Tiuna, in Caracas.

 

Il popolo del Venezuela ha accompagnato il percorso per dire addio al Presidente ChávezIl feretro coperto con la Bandiera del Venezuela è uscito portato a braccia dai membri della Casa Militare. A un lato c’era sua madre, Elena Frías.

 

Dopo le orazioni dirette da un sacerdote e accompagnate dal popolo, che ha riempito tutto lo spazio circostante di questo ospedale, il sarcofago è stato collocato sul tetto di un veicolo circondato da corone di fiori.

 

Il carro funebre ha cominciato così il suo percorso scortato da una folla e dai membri del suo gruppo di Governo: il vicepresidente Nicolás Maduro; il ministro di Energia e Petrolio, Rafael Ramírez; il ministro degli Esteri, Elías Jaua; il presidente dell’Assemblea Nazionale (AN), Diosdado Cabello;iel titolare dell’Ufficio dello Sport, Héctor Rodríguez e la vicepresidentessa del Parlamento, Blanca Eekhout, tra i tanti.

 

Il popolo ha salutato il suo passaggio con le bandiere, con grida, canti d’amore e intonando l’Inno Nazionale. Le persone si abbracciavano, si facevano coraggio tra di loro, si stringevano le mani, mentre si ascoltavano le interpretazioni della Banda Marziale e le composizioni del cantautore del popolo, Alí Primera.

 

Nel corteo dell’addio c’erano anche il presidente della Bolivia, Evo Morales; il governatore dello stato Aragua, Tareck El Aissami; la Procuratrice Generale della Repubblica, Cilia Flores e la ministra per la Gioventù, Maripili Hernández.

 

Dagli edifici vicini la gente mostrava il tricolore nazionale, le foto del leader rivoluzionario e il popolare ‘cuore di Chávez’, l’immagine della sua recente campagna elettorale per le elezioni in cui aveva vinto in maniera schiacciante.

 

Il percorso ha compreso l’avenida San Martín, la Plaza O'Leary, l’avenida Bolívar, il Paseo Colón sino al Paseo Los Ilustres de Los Próceres.

 

 

Una marea rossa ha percorso le strade di Caracas

per accompagnare il presidente Chávez

 

 

Il rosso, colore distintivo dell’amore e della rivoluzione Bolivariana, ha percorso ieri le strade di Caracas nel quartiere di San Juan, dove si trova l’Ospedale Militare, lì dov’è morto nel pomeriggio di martedì 5, il presidente della Repubblica del Venezuela, Hugo Chávez Frías.

 

Una marea rossa ha percorso le strade  di Caracas per accompagnare il presidente ChávezI balconi degli edifici circostanti mostravano le bandiera nazionale in segno di rispetto. I clacson dei veicoli suonavano in continuazione, in solidarietà con le persone riunite nelle vicinanze dell’ospedale.

 

La voce di Alì Primera saliva a tutto volume assieme ai clacson, in avenida San Martín, mentre il popolo cantando faceva ondeggiare le bandiere tricolori.

 

Nei visi del popolo il dolore era evidente. Questo popolo del massimo leader che non lo ha abbandonato nemmeno nel suo ultimo viaggio, dimostrando con forza il suo appoggio a questo sogno di Patria, che è divenuto una realtà da 14 anni.

 

"Chávez ci ha aperto gli occhi ci ha svegliato ed è nostro dovere continuare a costruire la Patria. Noi, il popolo, non lo tradiremo, continuiamo con il suo sogno, che è lo stesso di Simón Bolívar", ha detto uno dei tanti, Eli Monasterios.

 

Il capo dello Stato è stato accompagnato dal popolo in una marcia all’Accademia Militare, a Forte Tiuna, dove sino a venerdì gli si renderanno gli onori per il suo addio.

 

La marcia è partita dall’Ospedale Militare di Caracas ed ha percorso l’avenida San Martín, poi ha continuato il percorso a lato del teatro Junín a El Silencio (di fronte a piazza O'Leary), e quindi ha percorso tutta l’avenida Bolívar e il Paseo Colón, scendendo poi per il Paseo Los Ilustres, a Los Próceres ed è giunta tardi ai monoliti che si alzano nel Paseo de Los Próceres, a Fuerte Tiuna.

 

Finalmente ha raggiunto l’Accademia Militare, dove Chávez è stato ricevuto dall’Alto Comando Militare e dell’Alto Comando Politico.

 

 

Chávez e la sua impronta
nella Patria Grande
Odalys Troya

 

 

Un’ondata gigantesca di messaggi di costernazione, di coraggio di esaltazione dell’opera del leader venezuelano, Hugo Chávez, si muove dal Pacífico all’Atlantico e dal Rio Bravo alla Patagonia.

 

Presidenti, legislatori, organizzazioni sociali e politiche, donne, studenti, indigeni, gente semplice e comune piangono la perdita fisica di Chávez, un uomo di dimensioni straordinarie che ha saputo far rivivere il legato degli Eroi dell’indipendenza.

 

L’integrazione latinoamericana è uno dei suoi maggiori apporti in questa lotta di secoli. L’attuale mappa geopolitica ha come centro il Venezuela del presidente e leader della chiamata Rivoluzione Bolivariana.

 

La Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi, l’Unione delle Nazioni Sudamericane e l’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América, portano la sua impronta.

 

"Con grande tristezza ho ricevuto la notizia della morte del presidente Hugo Chávez. Sono orgoglioso d’aver vissuto e lavorato con lui all’integrazione dell’America Latina e per un mondo più giusto" ha affermato l’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva.

 

In un’altra manifestazione di riconoscimento alla sua tenace battaglia per l’unità dei popoli della regione, il presidente Juan Manuel Santos, ha risaltato l’appoggio di Chávez ai dialoghi di pace, per porre fine alla guerra in Colombia.

 

"Se stiamo avanzando in un processo solido di pace, con progressi chiari e concreti, come non eravamo mai riusciti a realizzare con la guerriglia, è anche grazie alla dedizione e all’impegno senza limiti del presidente Chávez e del governo del Venezuela” ha segnalato.

 

Per il cancelliere uruguaiano, Luis Almagro, Chávez è stato uno dei maggiori statisti e degli analisti politici di nuestra América".

 

Il presidente del Cile, Sebastián Piñera, lo riconosce come "un uomo profondamente impegnato con l’integrazione dell’America Latina".

 

Per il suo ruolo nella realizzazione del sogno integrazionista, è stato definito il Simón Bolívar dei secoli XX e XXI.

 

"Se n’è andato un immenso latinoamericano", ha assicurato il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, valutando l’essenza di questo "uomo straordinario".

 

Tra i riconoscimenti latinoamericani del suo legato, Evo Morales ha assicurato che Hugo Chávez è stato "un fratello solidale, un compagno rivoluzionario, un latinoamericano che ha lottato per la sua Patria, per la Patria Grande, come aveva fatto anche Simón Bolívar".

 

Per Chávez però, la realizzazione di questo ideale passava essenzialmente per i popoli, per eliminare flagelli come la povertà e l’analfabetismo, la mancanza d’accesso ai servizi essenziali come la salute o l’educazione.

 

La portata delle sue conquiste si trova negli uomini e le donne del continente – non importa di dove, ma sì importa la loro origine umile – che hanno riacquistato la vista grazie all’Operazione Miracolo, senza alcuna spesa per le loro già povere tasche.

 

Il suo legato passa per indici sempre più ridotti della povertà nel suo paese, che aveva ricevuto tanto pieno di petrolio e con tante tavole senza alimenti.

 

È stato un esempio nell’applicazione dei programmi sociali con nomi molto venezuelani, ma tutti messi a fuoco sulla riduzione del numero dei poveri.

 

Sarebbe facile far terminare la povertà nel mondo, ma per questo necessitiamo molti Hugo Chávez", ha assicurato il presidente de Uruguay, José Mujica, valutando l’opera del processo dei cambi iniziata dal governante venezuelano, la cui genesi si vide nei giorni del Caracazo.

 

L’America Latina piange, l’America Latina è in lutto, ma la Patria Grande porta in sé più che una semente, porta il germoglio di quest’uomo imprescindibile che, parafrasando il drammaturgo Bertolt Brecht, ha lottato per tutta la sua vita.
 

 

Uomini di scienza del mondo rendono

omaggio a Hugo Chávez da Cuba

 

 

Uomini di scienza di vari paesi del mondo hanno firmato a L’Avana il libro delle condoglianze in omaggio al presidente del Venezuela, Hugo Chávez, testimoniando che che questo paese sudamericano non è il solo che piange il suo leader.

 

I partecipanti al XII Congresso della Società Cubana di Chirurgia, al IV Simposio Regionale della Federazione Latinoamericana dei Chirurghi e al Congresso Internazionale degli Investigatori sulla Gioventù, hanno reso omaggio a Chávez, in un’ iniziativa del Gruppo Palco, l’entità che organizza gli eventi nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana.

 

Il direttore di Palco, Abraham Masiques, ha ricordato che il presidente venezuelano aveva partecipato in moltissime occasioni agli aventi nel Palazzo che tradizionalmente accoglie molti dei grandi fori che si realizzano in Cuba e che in quelle occasioni aveva sviluppato un vincolo speciale con i lavoratori.

 

Inoltre ha sottolineato la relazione di padre e figlio che univa Chávez con il leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, e il grande apporto che ha realizzato lo sviluppo del Venezuela a tutta l’America Latina.

 

Il presidente del Comitato Organizzatore degli incontri sulla chirurgia, José Miguel Goderich, ha affermato che è impossibile trasmettere il dolore di tutti i presenti come esseri umani, medici e scienziati.

 

A questi tre Congressi, che si svolgono in maniera parallela nel Palazzo delle Convenzioni partecipano giovani di diversi paesi formati come universitari nei programmi orientati da Chávez e Fidel Castro.

 

Le parole inaugurali del Foro sulla Gioventù sono state dedicate al presidente del Venezuela, deceduto ieri a Caracas.

 

Questo incontro riunisce 230 persone di 13 paesi, mentre al Congresso di Chirurgia partecipano circa 400 delegati di 16 nazioni.