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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

 

Chávez è tornato dove cominciò tutto:

 

alla Caserma della Montagna

 

 

16.03.2013 - www.granma.cu

 

 

 

Una lacrima di fuoco

e d’amore
Una salva di cannone risuonerà nella Caserma della Montagna ogni giorno e per sempre, nel pomeriggio alle 16.25.

 

18.03 - Una salva d’artiglieria è stata sparata sabato nella Caserma 4 Febbraio, come omaggio al defunto capo dello Stato venezuelano, Hugo Chávez, con la presenza del presidente incaricato della República, Nicolás Maduro.

Questa cannonata è per ricordare che alle 16.25 di marzo è passato alla vita eterna il nostro Comandante Hugo Chávez, ha affermato Maduro durante l’omaggio.
Il Presidente Incaricato ha segnalato che: “Ascoltando questa cannonata si sente che Chávez sta lì, perchè lui era questo, energia, la tromba che risvegliava le coscienze, ed ha aggiunto, siamo compiaciuti del nostro popolo e della Forza Armata Nazionale Boliviariana”.
“In omaggio alla memoria di Chávez, una salva di cannone risuonerà nella Caserma della Montagna ogni giorno e per sempre, nel pomeriggio alle 16.25, l’ora esatta in cui è passato alla vita eterna il nostro Comandante”, ha informato Nicolás Maduro.

Il Presidente Incaricato del Venezuela, Nicolás Maduro, ha segnalato ieri, venerdì 15, il legato del leader della Rivoluzione Bolivariana, Hugo Chávez, ed ha affermato che i suoi ideali e il suo esempio saranno sempre presenti nel cammino della regione latinoamericana per la sua indipendenza.

 


Il leader venezuelano è stato trasportato con una carovana che ha percorso gran parte della capitale, dalla sede dell’Accademia Militare, dov’è stata realizzata la Cappella Ardente, sino alla Caserma della Montagna

Maduro, che ha aperto il corteo funebre dall’Accademia Militare sino alla Caserma della Montagna, ha reiterato che: “Qui staremo per continuare il suo lavoro assieme al popolo, per dare vita al suo legato”.

 

A proposito della scelta di questo luogo, dove starà il feretro del leader bolivariano, ha detto che lì, nella Caserma dove iniziò la ribellione civico-militare del 4 febbraio del 1992, è iniziata la trasformazione più importante della storia del Venezuela dopo il 19 aprile del 1810. Il Presidente Incaricato ha aggiunto che: “Questa è la prima volta che ci troviamo riuniti in questo recinto senza di Lei, Presidente, ma con lei al fronte”.

 

Maduro ha risaltato che da oggi e per sempre il nome di Hugo Chávez starà al fronte delle grande cause della Patria venezuelana, la Patria latinoamericana e la Patria caraibica".

 

Il presidente boliviano, Evo Morales, che ha partecipato all’omaggio, ha detto che: “Dopo la dipartita di Chávez, seguiremo i suoi passi per realizzare una liberazione definitiva dei nostri popoli”, ed ha segnalato che dopo Bolívar, Liberatore della Patria Grande, adesso abbiamo avuto Hugo Chávez, redentore dei poveri del mondo”.

Adán Chávez, fratello del Comandante, ha ringraziato il popolo per l’enorme mostra d’appoggio e d’amore per il capo dello Stato, ed ha dichiarato che il popolo venezuelano

 

non fermerà il suo cammino verso la vera indipendenza, perchè è giunto ad un punto di non ritorno. Inoltre ha segnalatola presenza dello statista boliviano negli omaggi, ed ha indicato che questo dimostra l’unione di Nuestra America e l’unione di due popoli fratelli.

 

 

Parlare di Chávez è parlare di Bolívar

 

 

Nelle onoranze funebri celebrate la mattina di venerdì 15, nell’Accademia Militare da dove è partito il feretro di Chávez verso la caserma della Montagna, il Maggiore generale della Forza Armata Nazionale Bolivariana, Jacinto Pérez Arcay, ha segnalato che era inevitabile vincolare la figura di Bolívar con quella del Comandante Chávez, " che ha tracciato il suo destino nella ragione d’essere dei sogni del Liberatore”.

 

“Parlare di Hugo Chávez è parlare di Bolívar e parlare di Bolívar è parlare di Hugo Chávez, figure inseparabili nella mente di molti popoli”, ha detto, riportato dalla AVN.

“Il Comandante era uno straordinario essere umano, ha detto, ed ha insistito che 200 anni dopo, con la figura di Chávez: “Sono riapparsi lo stesso raziocinio e gli ideali del Liberatore, trasformati nell’albero gigantesco della sua Accademia Militare, il tuo rovere, il tuo cedro e il tuo spazio d’onore”.

 

Da questo stesso luogo il presidente del Parlamento, Diosdado Cabello, ha incitato il popolo venezuelano a difendere, ogni giorno e ogni ora, l’opera e il legato del leader bolivariano, trasformando ogni lacrima in una fortezza.

 

Il compagno di lotta di Chávez ha ricordato il momento in cui lui osò, quando nessuno era capace di farlo, dichiarare: “Andiamo verso il socialismo, e per questo dobbiamo seguire questo mandato con tutto il popolo e i dirigenti della Rivoluzione”.

 

 

Omaggio nell'OSA

 

 

“Non è necessario cercare il bronzo o il marmo, già (Hugo) Chávez, lo statista e militare che ruggisce, ride, canta e sorride è scolpito nella carne viva, nella pelle di tutti i colori, nei capelli di tutte le strutture, nelle ossa di tutti venezuelani liberati da lui” ha dichiarato l’ambasciatore del Venezuela presso l’Organizzazione degli stati latinoamericani (OSA), Roy Chaderton.

 

Durante la sessione straordinaria realizzata da questo ente emisferico in omaggio al leader venezuelano, Chaderton ha detto che Chávez continuerà a vincere battaglie ed elezioni.

 

Altri rappresentanti di paesi della regione hanno parlato per segnalare il prezioso legato di Hugo Chávez, ha segnalato la AVN.

 

 

Una marea rossa ha accompagnato Chavez

fino alla Caserma della Montagna

 

 

15.03.2013 - www.cubadebate.cu

 

 

 

 

Migliaia di venezuelani con magliette, bandiere ed articoli di colore rosso -il preferito dello scomparso presidente Hugo Chavez – hanno salutato oggi nelle strade di Caracas il leader della Rivoluzione Bolivariana.

 

Il corteo funebre, scortato dalla polizia motorizzata, ha coperto un tragitto di 18 chilometri, che va dall’Accademia Militare fino alla Caserma della Montaña, nella parrocchia “23 gennaio”.

 

Una vera marea rossa ha accompagnato lo statista nel suo ultimo viaggio, come giusto tributo al presidente della Repubblica che negli ultimi 14 anni è stato il propulsore di programmi di ampio impatto sociale.

 

Al suo passaggio, la carovana ha ricevuto fiori lanciati dal pubblico che si trovava ad entrambi i lati della strada, in omaggio a Chavez, scomparso fisicamente il 5 marzo scorso.

 

La cerimonia di questo venerdì è cominciata nell’Accademia Militare dove per nove giorni è stata mantenuta la Cappella Ardente, abilitata per permettere al popolo di salutare il suo leader.

 

Dopo gli onori della Forza Armata Nazionale Bolivariana al suo Comandante in Capo, il corteo è partito verso il recinto di riposo dello statista.

 

 

Oggi portano i resti mortali di Chávez

alla Caserma della Montagna

 

 

15.03.2013 - www.granma.cu

 

 

Un corteo funebre trasporterà oggi il feretro del Comandante venezuelano Hugo Chávez Frías, dall’Accademia Militare sino alla Caserma della Montagna, dove riposerà momentaneamente.

Il clamore popolare è che Chávez sia portato al Pantheon Nazionale assieme al Libertador Simón Bolívar e per questo è necessario modificare la Costituzione.

Dalla Caserma della Montagna il leader bolivariano comandò le operazioni della ribellione civico-militare del 4 febbraio del 1992, che iniziò il processo rivoluzionario attuale.