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Il traduttore si scusa per gli errori

 

Maduro reclama giustizia per le

vittime del golpismo in Venezuela

 

 

1.02.2013 - M.Esquivel www.granma.cu

 

 

Il vicepresidente esecutivo del Venezuela, Nicolás Maduro, ha reclamato giustizia per le vittime del colpo di Stato dell’11 aprile del 2002, indirizzato in quel momento contro il presidente della Repubblica, Hugo Chávez.

 

Maduro ha ricevuto ieri , giovedì 31 gennaio, i familiari delle persone assassinate quel giorno a Puente Llaguno, la zona vicina al Palazzo di Miraflores, attuale sede del Governo, ed ha ricordato quel giorno, quando un gruppo di venezuelani fu bersaglio degli spari dei gruppi di golpisti, che volevano far apparire il presidente come responsabile di un massacro.

 

“Come Governo continuiamo a chiedere giustizia per quei gravissimi crimini contro i diritti umani, perchè queste azioni vanno condannate sempre, per evitare l’impunità”, ha affermato.

 

“La recente visita in Cile, all’ufficio dove s’immolò nel 1973 l’allora presidente Salvador Allende, ci ha fatto ricordare quello che noi abbiamo vissuto nell’aprile del 2002.  In quel giorno si pretendeva d’imporre in Venezuela una dittatura fascista con le stesse caratteristiche e quei crimini di Puente Llaguno furono fatti passare in second’ordine per giustificare il colpo di Stato”.

 

Maduro ha avvisato che una cosa è il confronto politico di idee e un’altra è premeditare crimini contro uomini e donne innocenti e che non può esserci impunità in questi casi.

 

“Grazie a Dio, qui abbiamo un Comandante Hugo Chávez, che ha educato il popolo e la forza armata ad agire come hanno fatto il 13 aprile del 2002, difendendo la Rivoluzione!

 

Le sequele delle pallottole assassine e traditrici, ci ricordano quello che è capace di fare l’oligarchia con gruppi che agirono in accordo con l’ambasciata degli Stati Uniti”.

 

Per la partecipazione ai fatti avvenuti a Puente Llaguno, la Procura Generale, su richiesta dell’Associazione delle Vittime dell’11 aprile, ha accusato diversi funzionari della Polizia Metropolitana di Caracas.

 

Gli implicati sono stati ritenuti responsabili dei delitti di omicidio detto consumato, omicidio detto frustrato, lesioni gravissime, lesioni gravi, lesioni meno gravi, lesioni lievi, uso indebito delle armi da fuoco e da guerra.