Miami: scandalo mostra la putrefazione

 

della democrazia nord americana

10.06.2013 - - Jean-Guy Allard www.cubadebate.cu

Il capo dell'ufficio del congressista cubano americano Joe Garcia, politicante della Florida, ha appena rinunciato all'incarico per essere stata scoperta la sua attiva partecipazione  in quello che lo stesso Miami Herald descrive come "un sofisticato piano per manipolare le elezioni".

Mentre gli Stati Uniti continuano a mettere in discussione il sistema elettorale venezuelano che l'ex presidente nord americano Jimmy Carter qualifica come il "migliore del mondo", lo scandalo avvenuto a Miami rivela lo schifo dietro la "democrazia" degli Stati Uniti, supposto "modello" per tutti i popoli del mondo.
 

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Gli Stati - componenti gli  USA - variano nel determinare chi ha diritto di votare in assenza / votare per posta. Alcuni stati richiedono che gli elettori registrati presentino una ragione accettabile per cui non possono votare il giorno delle elezioni. Tuttavia, altri stati permettono che i votanti registrati votino tramite una scheda di assenza / voto per posta, senza dover presentare una ragione. Lo stato dell'Oregon gestisce le sue elezioni interamente per posta.

Pochi giorni fa, Joe Garcia - un membro della fauna mafiosa di Miami - ha detto che "ha chiesto" al suo braccio destro, Jeffrey Garcia - senza legami familiari - di dimettersi, dopo essersi attribuita la piena responsabilità del fraudolento piano d'inviare centinaia false richieste di schede di voto in assenza.

La verità è un'altra: gli investigatori della polizia avevano già perquisito le abitazioni di un membro del suo "staff" e di un ex assistente della campagna: Giancarlo Sopo, 30 anni direttore delle comunicazioni di Joe Garcia, e di John Estes, 26 anni il suo 'manager' della campagna nel 2012.

Joe Garcia allora si é precipitato per dire ai quattro venti, come non sapesse nulla del complotto che lo ha beneficiato, che era "totalmente sorpreso e deluso di fronte a ciò" e che lui "non era a conoscenza del piano".

"Questa è una cosa che mi ha colpito come uscito dal nulla. Fino ad oggi, non avevo la minima idea di ciò che stava accadendo", ha detto il politico al Miami Herald con apparente emozione. Ciò che Hollywood si é persa.

L'incidente è solo uno di una lunga serie di irregolarità segnalate in questa stessa città di Miami, "perla" dello strano universo della cosiddetta democrazia USA  che tanto è lodata nel mondo dallo stesso meccanismo mediatico che ripete le elucubrazioni del Dipartimento di Stato.
 


SI VENDE: SCHEDE DI ASSENTI A 50 $
 


La Florida ha concepito l'uso sistematico delle cosiddette schede di assenti per deviare i risultati elettorali. Inventate - presumibilmente -  a favore delle persone che non potevano andare alle urne il giorno delle elezioni, le s
chede vendute a $ 50 ciascuna rappresentano oltre il 30% dei voti e sono diventate un pezzo chiave della democrazia rappresentativa stile Rockefeller.

Nelle zone più abbandonate della Little Havana, gli organizzatori delle elezioni vanno persino a raccogliere centinaia di anziani nei loro alloggi in scuolabus per garantirsi, in cambio di un "po 'di soldi", un pane con formaggio e una bibita il loro voto a favore dei candidati designati dalla mafia.

Tutto questo è poca cosa rispetto alla lunga lista di reclami, denunce che si esprimono, invano, in tutto il paese nei giorni successivi alle elezioni. Normale: la nazione apparentemente più sviluppata del mondo manca di un sistema elettorale centralizzato che standardizzi e gestisca in modo trasparente il processo.

Le critiche di Washington verso il sistema elettorale venezuelano muovono al riso se si considera che negli Stati Uniti ogni stato o comune determina le modalità di votazione: carta con matita, cartone con penna, tessera perforata, benché sempre più si favorisca il voto computerizzato, gestito da società dominate da interessi repubblicani.

In ogni elezione, migliaia di elettori, anche se formalmente iscritti, sono dopo esclusi dalle liste elettorali, attraverso una serie di trucchi come il "caging" che permette eliminare un elettore se non risponde ad una richiesta fatta - tra l'altro - per posta al suo indirizzo.

Più di quattro milioni di nordamericani non possono votare perché sono in galera, in libertà vigilata o, semplicemente, per avere un antecedente penale per un grave reato. Alcuni stati vietano il voto a vita  agli ex detenuti.

Mentre in stati come la Florida, più del 30% degli uomini neri non possono votare a causa di un precedente penale ... tuttavia il Washington Post ha stimato a più di sei milioni, in tutto il paese, il numero di persone conteggiate più di una volta.

Lo scandalo che tocca ora a Joe Garcia non sorprende nessuno: la frode diffusa è parte del concetto di "democrazia" ​​introdotto dalla macchina elettorale degli eredi cubano americani del regime di Fulgencio Batista.

Nel distretto di
Ileana Ros-Lehtinen,  nemica numero uno nel Congresso dell' America Latina progressista gli investigatori dell'FBI hanno recentemente scoperto che si aveva un fenomeno, generalizzato, di vendita di schede grazie al quale un politico può comprare "pronto cassa" la sua "popolarità ".

 

 

Miami: Escándalo exhibe putrefacción de la democracia norteamericana

El jefe de despacho del congresista cubanoamericano Joe García, politiquero de la Florida, acaba de renunciar por ser descubierta su participación activa en lo que el propio Miami Herald describe como “un sofisticado plan para manipular las elecciones”.
Mientras EE.UU. sigue cuestionando el sistema electoral venezolano que el ex presidente estadounidense Jimmy Carter califica de “mejor del mundo”, el escándalo ocurrido en Miami pone al descubierto lo asqueroso detrás de la “democracia” norteamericana, supuesto “modelo” para todos los pueblos del mundo.
Hace unos días, Joe García – un miembro más de la fauna mafiosa de Miami – dijo que “le pidió” a su brazo derecho, Jeffrey García – sin lazo familiar – que renunciara, después de atribuirse toda la responsabilidad del plan de fraude para enviar cientos de solicitudes falsas de boletas de voto en ausencia.
La verdad es otra: investigadores policiales hacían ya redadas en las casas de un miembro de su “staff” y un ex asistente de campaña: Giancarlo Sopo, de 30 años, el director de comunicaciones de Joe García, y John Estes, de 26, su “manager” de campaña en 2012.
Joe García se precipitó entonces al balcón para decir, como si ignoraba todo del complot que lo benefició, que era “totalmente sorprendido y decepcionado ante esto” y que “no estaba al tanto del plan”.
“Esto es algo que me golpeó como salido de la nada. Hasta hoy, no tenía ni la menor idea de que esto estaba pasando”, dijo el político al Miami Herald con aparente emoción. Lo que Hollywood se perdió.
El incidente es solo uno de la larga serie de irregularidades señaladas en esta misma ciudad de Miami, “perla” del extraño universo de la llamada democracia norteamericana que tanto se alaba en el mundo por el mismo mecanismo mediático que traslada las elucubraciones del Departamento de Estado.

SE VENDE: BOLETAS DE AUSENTES A 50 DÓLARES

La Florida concibió el uso sistemático de las llamadas boletas de ausentes para desviar los resultados electorales. Inventadas –supuestamente – a favor de las personas que no podían acudir a las urnas el día de las elecciones, las boletas vendidas a 50 dólares cada una representan más de 30% del voto y se han convertido en pieza clave de la democracia representativa al estilo Rockefeller.
En las zonas más abandonadas de la Pequeña Habana, los organizadores de elecciones van hasta recoger cientos de ancianos en sus asilos en autobuses escolares para asegurarse, en cambio de un “dinerito”, un pan con queso y un refresco de su voto a favor de los candidatos designados de la mafia.
Todo esto es poco al lado de la larga lista de quejas, denuncias que son expresadas inútilmente a través de todo al país en los días que siguen las elecciones. Normal: la nación supuestamente más desarrollada del mundo carece de sistema electoral centralizado que uniformiza y rige de manera abierta el proceso.
Las críticas de Washington hacia el sistema electoral venezolano dan risa cuando se considera que en Estados Unidos cada estado o municipio determina el método de votación: papel con lápiz, cartón con bolígrafo, tarjeta perforada, aunque cada vez más se favorece el voto computarizado, manejado por empresas dominadas por intereses republicanos.
En cada elección, miles de votantes, aunque formalmente inscritos, son luego excluidos de las listas electorales, mediante una serie de trucos como el “caging” que permite eliminar a un elector si no contesta a una solicitud hecha – a propósito – por correo a su dirección.
Más de cuatro millones de norteamericanos no pueden votar por estar presos, bajo libertad vigilada o, simplemente, por tener un antecedente penal de un delito mayor. Algunos estados prohíben votar de por vida a los ex penitenciarios.
Mientras en estados como la Florida, más del 30% de los hombres negros no pueden votar por tener antecedentes penales… sin embargo, el Washington Post calculó en más de seis millones, en todo el país, la cantidad de personas contabilizadas más de una vez.
El escándalo que le toca ahora a Joe García no sorprende a nadie: el fraude generalizado es parte del concepto de “democracia” introducido por las maquinarias electorales de los herederos cubanoamericanos del régimen de Fulgencio Batista.
En el distrito de Ileana Ros-Lehtinen, enemiga número uno en el Congreso de la América Latina progresista, los investigadores del FBI descubrieron recientemente que se había generalizado el fenómeno de venta de boletos gracias al cual un político puede comprar “cash” su “popularidad”.

 

 

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Estados varían en determinar quien es elegible para votar en ausencia/votar por correo. Algunos estados requieren que los votantes registrados presenten una razón aceptable por al cual no pueden votar en personal el día de la elección. Sin embargo, otros estados permiten que los votantes registrados voten por medio de una boleta en ausencia/voto por correo sin tener que presentar alguna razón. El estado de Oregón administra sus elecciones totalmente por correo.